Rialto    IdT

461.126

 

   

Anonimo

 

 

 

 

   

Ges al meu grat non sui ioglar,

   

anz per esforz de mala gens,

   

qe m’an tolgutz ioi e argens:

   

per qe·m conve tal mester far.

5  

Donc, sil qi ben sa la vertat

   

assaz miels mi douria far

   

e de l’onrar e del donar

   

qe sil cui non sui acontat.

   

E Dieus l’auria mais a grat.

 

 

1 Ges] Es P2    2 esforz] esfors P2    4 per] pe P2    5 vertat] uertatz P1P2    8 qe] E P2    9 Dieus] dieu P1, dieu P2 con ultima lettera non chiara

 

Nota al testo

La cobla è trascritta due volte sullo stesso foglio: la prima trascrizione (P1) è separata dalla seconda (P2) da nove righe erase.

 

 

 

Testo: Giorgio Barachini, Rialto 28.ix.2018.


Ms.: P 63v (adespoto).

Edizioni critiche: Ernesto Monaci, Testi antichi provenzali, Roma 1889, c. 95; Vincenzo De Bartholomaeis, Poesie provenzali storiche relative all’Italia, 2 voll., Roma 1931, vol. II, p. 301 (insieme a Per zo no·m voil desconortar, BdT 461.193 e Va, cobla, al Iuge de Galur, BdT 461.246, che tuttavia costituiscono un altro testo); Antonio Petrossi, Le “coblas esparsas” occitane anonime. Studio ed edizione dei testi, Tesi di dottorato, Università degli Studi di Napoli Federico II, 2009, p. 298; Giuseppe Noto, «Anonimo, Ges al meu grat non sui joglar (BdT 461.126) con Anonimi, Per zo no·m voil desconortar (BdT 461.193), Va, cobla: al Juge de Galur (BdT 461.246), Seigner Juge, ben aug dir a la gen (BdT 461.217), Ges per li diz non er bons prez sabuz (BdT 461.133)», Lecturae tropatorum, 5, 2012, pp. 1-23, a p. 12.

Metrica: a8 b8 b8 a8 c8 a8 a8 c8 c8 (Frank 540:1; unicum). Cobla di nove ottosillabi. Rime: -ar, -ens, -at. La formula metrica in questa precisa fattura è un unicum nell’intero panorama romanzo, benché esistano altre strofe di nove ottosillabi maschili in ambito trobadorico e trovierico, con schema rimico differente e nessuna coincidenza di rime.

Nota: Il testo, copiato due volte sullo stesso foglio, ha un tema simile ai due dei tre componimenti che seguono (Va, cobla, al Iuge de Galur, BdT 461.246; Seigner Iuge, ben aug dir a la gen, BdT 461.217); il terzo (Per zo no·m voil desconortar, BdT 461.193) ha invece un tema moraleggiante differente. Qui l’invito a essere liberale è rivolto al destinatario con argomenti che fanno leva sulla pietà: l’autore è divenuto giullare a causa di gente malvagia che gli ha tolto tutto e, poiché ha informato di ciò il destinatario che quindi conosce la verità, questi dovrebbe aiutarlo, ricevendone peraltro un merito presso Dio. Si tratta, probabilmente, di un gioco letterario e cortigiano. Ammettendo che la cobla sia effettivamente riconducibile su base tematica agli altri componimenti, anche se essa non contiene elementi di datazione, la si può accostare al contesto delle restanti poesie, in particolare le prime due, dove viene nominato il Giudice di Gallura, Nino Visconti, regnante dal 1275 al 1296. Cfr. le Circostanze storiche.

[GB]


BdT    Anonimi    IdT

Traduzione e note    Circostanze storiche