Rialto    IdT

461.126

 

   

Anonimo

 

 

 

 

   
   

Ges al meu grat non sui ioglar,

 

Non sono affatto giullare di mia volontà, anzi lo sono per la soperchieria di gente malvagia, che mi ha sottratto gioia e denari: per questo mi è necessario fare tale mestiere. Pertanto colui che conosce bene la verità mi dovrebbe rendere onore e far doni molto meglio che quello a cui non l’ho fatta conoscere. E Dio lo terrebbe in maggiore approvazione.

   

anz per esforz de mala gens,

 
   

qe m’an tolgutz ioi e argens:

 
   

per qe·m conve tal mester far.

 
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Donc, sil qi ben sa la vertat

 
   

assaz miels mi douria far

 
   

e de l’onrar e del donar

 
   

qe sil cui non sui acontat.

 
   

E Dieus l’auria mais a grat.

 

 

 

 

Testo: Giorgio Barachini, Rialto 28.ix.2018.


8. Acointar significa ‘essere in relazione, in rapporto, in contatto’, come traducono De Bartholomaeis e Petrossi. Ma poiché con colui con cui si ha un rapporto si può anche entrare in confidenza, il significato traslato è «faire connaître» (PD, s.v.). L’autore crea quindi un’opposizione tra il destinatario, a cui ha raccontato la verità sulla propria condizione di giullare, e chi non ne sa niente. Se quest’ultimo è generoso, a maggior ragione deve esserlo il primo.

[GB]


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Testo    Circostanze storiche