Rialto

461.230

 

 

 

Anonimo

 

 

 

 

 

 

Tant es gay’es avinentz

 

 

midonz que fin pres ampara,

 

 

es a beutats si plasens

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per qu’ieu l’am e la tenc cara.

 

 

 

 

 

Tant la say de ioy complida

 

 

que non a par, ses mentire.

 

 

Gaya, proz es exernida,

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per qu’ieu l’am ses comtradire.

 

 

Que par eslumenamentz

 

 

tant a fresca color c‹l›ara,

 

 

e a tots bons compliments

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e valor qu’en re no·s vara.

 

 

 

Testo: Radaelli 2004 (XVII). – Rialto 12.xii.2005.


Ms.: W 78v.

Edizioni critiche: Carl Appel, Provenzalische Inedita aus pariser Handschriften, Leipzig 1890, p. 331; Anna Radaelli, «Dansas» provenzali del XIII secolo. Appunti sul genere ed edizione critica, Firenze 2004, p. 235.

Metrica: C7 D7’ C7 D7’ || a7’ b7’ a7’ b7’ | c7 d7’ c7 d7’ (Frank 407:24). Dansa monostrofica con respos di quattro versi + una cobla di otto versi, senza tornada.

Melodia: Il testo è corredato di notazione melodica mensurale.

Note: La dansa è trascritta di seguito a una serie di addizioni, in latino e musicate, che iniziano al f. 77r e terminano al f. 78r, tutte per mano dello stesso copista. Questa pièce è scritta su due colonne al f. 78v da un diverso amanuense. Le maiuscole incipitarie non sono rubricate e l’inchiostro risulta sbiadito. A ultimare la colonna b, per mano di altro copista è aggiunta la prima strofe della canzone di Blacasset Ben volgra que·m venques merces, anch’essa fornita di notazione mensurale.

[AR]


Premessa

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