Nota al testo

 

La disposizione testuale non rispetta eccezionalmente la norma del ms., che è la trascrizione katà stíchon (vd. Edizione diplomatica). Probabilmente l’anomalia, in mancanza di condizionamenti codicologici significativi, sarà da riferire al modello copiato.

Si osserva, nella scripta di questo componimento, una singolare concentrazione d’italianismi grafici: çaitiu 7 16 (per c-/ch-), çorn 18 (per i-), angoxos 10 (per -is[s]-), plu 11 12 (per plus), forse anche miior 13 (per meillor). Anche le forme anomale celes 4 (= celas), le 9 18 (= la; per influsso del pronome tonico?) e foter 2 (~ fotre 4 ecc.) potrebbero in teoria ricondursi al sistema linguistico dell’amanuense. Potenzialmente indicativa è, a questo punto, la coupe des mots nel segmento «e sta» 128c23 (= esta 2). Manca tuttavia un elemento di confronto, ovvero un altro testimone, per riferire eventualmente questi tratti grafico-linguistici a fasi precedenti della tradizione.

Al v. 9 il secondo qi sta per qe (cfr. v. 18). Si noti, nel secondo ritornello (r’), vv. 17-18, il movimento sintattico creato dall’anticipazione della relativa (qi no fot … noit e çorn le qe ama) prima della completiva (qe mal viu).