4 que·l[s]] quel – Tra prima e seconda strofa è ripetuta la rubrica peire, successivamente erasa – 11 un[s]] un 15 conselh [a sels] del] conselh del (-2) (lacuna segnalata nell’intercolumnio da una mano posteriore).
Nota al testo Il testo è trasmesso dal solo ms. C. Si rimanda alle note al testo per i singoli interventi effettuati.
Testo: Giorgio Barachini, Rialto 28.ix.2018. Ms.: C 45r (Peire. Vidal). Edizione critica: Karl Bartsch, Peire Vidal’s Lieder, Berlin 1857, p. 135. Altre edizioni: François Juste Marie Raynouard, Choix des poésies originales des troubadours, 6 voll., Paris 1816-1821, vol. IV, p. 186; Carl August Friedrich Mahn, Die Werke der Troubadours in provenzalischer Sprache, 4 voll., Berlin 1846-1886, vol. I, p. 235 (testo Raynouard); Friedrich Schirrmacher, Die letzten Hohenstaufen, Göttingen 1871, p. 657 (testo Bartsch); Ernesto Monaci, Testi antichi provenzali, Roma 1889, c. 94; Vincenzo De Bartholomaeis, Poesie provenzali storiche relative all’Italia, 2 voll. Roma 1931, vol. II, p. 225 (testo Bartsch); Francesco Ugolini, La poesia provenzale e l’Italia, Modena 1949, p. 119 (testo Bartsch). Metrica: a10 b10 a10 b10 c10’ d10 d10 c10’ (Frank 421:14). Due coblas unissonans di otto versi in sé concluse (cfr. BEdT). Rime: -ós, -ens, -anha, -uèlh. Il testo non ha alcuna designazione interna di genere; BdT lo indica come «Miei-Sirv.» ‘mezzo sirventese’, ma niente permette di pensare che il testo fosse più esteso di quel che ci è pervenuto. Inaccettabile anche la designazione di Frank «sirventes». Il modello metrico è rintracciabile in una canzone di Pons de Capdolh, Lejals amics cui amors te jojos (BdT 375.14), imitata anche da Pujol, Cel qui salvet Daniel dels leos (BdT 386.1a; canzone?), da Sordello, No·m meraveill si·l marit son gilos (BdT 437.20b; cobla con tornada) e da Uc de Saint-Circ, Mesier Albric, so·m prega Ardisos (BdT 457.20a; cobla con risposta: N’Uc de San Sir, tot per amor de vos, BdT 16a.1). Tutti i testi presentano le stesse rime. Nota: Le due coblas sono state scritte dopo il 1260, com’è evidente per via del ricordo della battaglia di Montaperti. Una data più precisa può essere posta tra il 1263 e il 1265 o probabilmente proprio nel 1265, mentre Carlo d’Angiò si trovava a Roma e si accingeva a marciare contro Manfredi in Campania. Qualche cautela è d’obbligo, perché questa interpretazione si fonda sull’integrazione della lacuna del v. 15 fornita da Raynouard. Per i dettagli si vedano le Circostanze storiche. – L’attribuzione a Peire Vidal è certamente errata, perché le coblas sono troppo tarde rispetto alla produzione del tolosano. All’insorgere dell’errore attributivo hanno concorso più fattori: tipo di tradizione, composizione dei materiali di copia, somiglianze tematiche, raffronti intertestuali. Si vedano anche in questo caso le Circostanze storiche. [GB] |