Nota testuale

 

Sebbene lattacco della cobla ricalchi evidentemente il v. 29 di 155.1 (vd. Modello in G), «il v. 3 è rapportabile alla chiusa del v. 37 [secondo della prima tornada]: mas so quieu lais quieu no dic per no-sen, mentre la parte finale trasforma i [tre ultimi versi (19-21)] della strofa III: que·l cor plora quan vezetz los oils rire, | mas per paor que no·us semblenoios | engan mi eis e trac mal emperdos (Squillacioti 1992, p. 204). Il v. 2 riecheggia invece, come segue ad osservare lo studioso, il decenario que ses vengutz e mon fin cor assire, che occupa la stessa posizione nella cobla iniziale di un altro celebre componimento folchettiano, Tant mabellis lamoros pensamens (155.22, tràdito da ben 23 testimoni diretti); anche i rimanti albire 4 e rire 5 si trovano in questultimo componimento (rispett. ai vv. 30 e 22): cfr. Squillacioti 1999, p. 136 (155.22) e 181 (155.1). La parodia, pur prendendo avvio dallattacco della V cobla di 155.1, investe insomma lintero componimento folchettiano, utilizzando persino alcuni luoghi di un altro testo dello stesso autore.

Lemendamento proposto dubitativamente da Appel (1898, p. 126 n. 7) sulla forma retes 7, prodotta da un aggiustamento dello stesso copista (vd. apparato), è difficilmente migliorabile.