Rialto    IdT

76.17 = 184.3

 

   

Bertran d’Alamano  ·  Coms de Proensa

 

 

 

 

   

I.

   
   

Seign’En Coms, e·us prec qe·m dijatz

 

Signor Conte, vi prego che mi diciate della palizzata, come ve ne consolate e se la prenderete o meno con la forza. Perché ci vedo onore e valore per voi, purché vi ci ficchiate per primo, perché dalla breccia da cui vi sarete introdotto entreranno agilmente i compagni.

 

   

del palenc, co·us en conortatz

 
   

e si·l penres per forsa o no:

 
4  

qe·us i conosc honor e pro,

 
   

ab sol qe primiers vos metatz,

 
   

car pe·l trauc on seretz passatz

 
   

intraran leu li conpaigno.

 
   

 

   
   

II.

   
8  

Bertram, be cre qe conoscatz

 

Bertran, credo proprio che sappiate che io sono così esperto in fatto d’armi da saper scegliere il mio vantaggio, a condizione che mi talloniate da vicino. Perciò assalterò armato di tutto punto quando vedrò entrati i cremonesi, sempre che il custode non dica di no.

   

q’eu soi ab armas tan senatz

 
   

qe be saubrai triar mon pro,

 
   

a tal qe·m siatz a talo.

 
12  

Q’eu envaïrai totz armatz

 
   

can veirai Cremones intratz,

 
   

si·l porteniers no dis de no.

 

 

 

 

Testo: Cesare Mascitelli, Rialto 23.x.2017.


1. Senh’en Coms: si tratta di Raimondo Berengario IV, conte di Provenza e Forcalquier, che prese parte attivamente all’assedio di Brescia del 1238 al fianco delle schiere imperiali guidate da Federico II: si vedano le Circostanze storiche.

2. palenc: il termine utilizzato da Bertran potrebbe alludere alle fortificazioni fatte erigere dai bresciani e progettate da Calamandrino, ingegnere militare di origine iberica, per cui si vedano le Circostanze storiche. Per il significato di ‘recinto, palizzata’, cfr. DOM, s.v. palẹnc: «palissade».

11. a tal qe·m siatz a talo: entrambi i canzonieri propongono soluzioni equipollenti e metricamente corrette. La lezione di P (a tal qe·m siaz a talo) sembra caratterizzata da una maggior aderenza al contesto di generale ilarità suscitato dall’esitazione di Raimondo dinanzi al palenc, ma potrebbe anche celare un invito scherzoso a partecipare all’impresa che lo stesso Bertran sta ridicolizzando. Quanto al testo di H (ab que no·m metatz a razo, cioè ‘a condizione che non mi interroghiate’), esso può essere inteso come il risultato di un’accurata manipolazione, che punta a edulcorare la risposta del conte a fronte della pungente provocazione di Bertran. Si è deciso pertanto di accogliere a testo la lezione di P (conformemente alla scelta editoriale di Salverda de Grave) proprio in virtù della maggiore coerenza con il registro generale dello scambio di battute tra i due contendenti (con Raimondo che raccoglie sportivamente la sfida e preconizza il proprio successo, purché il suo fedele, ma forse tremebondo interlocutore lo segua dappresso al momento dell’attacco).

13. Cremones: la partecipazione delle milizie cremonesi al fianco delle forze imperiali è certificata dalla limpida testimonianza della Chronica di Salimbene de Adam: si vedano le Circostanze storiche.

[CM]


BdT    Bertran dʼAlamano    Coms de Proensa    IdT

Testo    Circostanze storiche