Testo: Di Luca 2008. – Rialto 10.xii.2009. Ms.: E 223r. Edizioni critiche: François-Just-Marie Raynouard, Choix de poésies originales des troubadours, Paris 1816-1821, 6 voll., V, p. 241 (edizione della prima cobla); Ludwig Selbach, Das Streitgedicht in der Altprovenzalischen Lyrik und sein verhältniss zu ähnlichen dichtungen anderer litteraturen, Marburg 1886, p. 104; William P. Shepard, Les poésies de Jausbert de Puycibot, Paris 1924, p. 52 (XVI); Paolo Di Luca, Il trovatore Peire Bremon Ricas Novas, Modena 2008, p. 319. Metrica: a10 b10 b10 a10 c10 d10 d10 c10 e10 e10 (Frank 635:1). Quattro coblas unissonans di dieci decenari; si rileva la presenza di cesure liriche ai vv. 7, 26, 35, 39. Nota: Partimen di argomento amoroso che ambisce a dimostrare se sia più fortunato l’amante al quale la dama dimostra di accettare il suo amore apertamente tramite un bacio, col rischio di incorrere nelle calunnie dei lauzengiers, oppure l’amante che dalla stessa dama riceve solo un discreto contegno cortese, sottilmente definito semblan amoros, che non prevede esplicite manifestazioni di affetto. Benché la rubrica di E indichi che il componimento è una tenso, il suo carattere dilemmatico lascia piuttosto credere che si tratti di un partimen. – L’identità dei due interlocutori è ignota. Shepard, editore delle poesie di Gausbert de Poicibot, pur pubblicandola in appendice, afferma che «il n’y a rien dans la tenson qui montre que ce Josbert soit notre troubadour plutôt que Gausbert Amiel ou un autre» (Les poésies, p. x). Egli tuttavia non mostra dubbi nell’affermare che il Peire Bremon della tenzone sia da identificare con Peire Bremon lo Tort. Ma anche l’identità del secondo tenzonatore è indimostrabile su base interna. Jean Boutière (Les poésies du troubadour Peire Bremon Ricas Novas, Toulouse-Paris 1930, p. vii), ricordando che Peire Bremon Ricas Novas è quasi sempre nominato nelle rubriche dei manoscritti soltanto col suo soprannome, ed escludendo parimenti la paternità di Peire Bremon lo Tort, ipotizza che la tenzone coinvolga un altro trovatore di nome Peire Bremon. Di fronte alla mancanza di elementi utili a identificare con più precisione i due tenzonatori, l’attribuzione del partimen è destinata a rimanere incerta. [PDL] |