Traduzione

 

 

 

 

 

1-11]  Il canto e il grido degli uccelli non rallegra il mio cuore triste e irritato, e non so perché io debba cantare, e perda le mie parole, perché ben le perderei se dicessi che mi debbano essere d’aiuto presso la mia signora preghiere e suppliche, perché non si conviene che da parte mia le sia richiesto il perdono, tanto ho mancato verso di lei.

 

12-22]  Dunque, da chi sarà udito il mio canto, dal momento che non si conviene che mi perdoni? Perché? Perché io possa pregarla di vendicarsi di me, perché già mi è accaduto che inganno e slealtà e pregare un’altra mi piacesse, tanto da togliermi lei, da cui è giusto che sia disprezzato, perché non le sono stato riconoscente per i suoi doni.

 

23-33]  E poiché una ingannatrice, nella quale possa nascere bellezza malvagia, mi ha fatto fallire, conviene che subito mi impicchi quella che dal niente mi aveva messo sulla via di ogni bene; tuttavia, se si uccidessero tutti quelli che sono caduti in errore, cosicché non fosse signore e guida mercé, molti ne sarebbero distrutti.

 

34-44]  Ma sarò tanto interamente ardito che umile, con le mani giunte, devoto, andrò a pregarla ai suoi piedi che mi doni questo dono: che mi perdoni o mi uccida; mi piacerebbe che mi uccidesse, ma io non credo che farebbe qualcosa che io voglia, anzi so che sarà sua la scelta che io muoia o viva dolente.

 

45-55]  Però non sono tanto separato da gioia né tanto vicino a tristezza da non poter sopportare e celare, se mi mostrasse il suo senno e la sua cortesia, giacché avrebbe su di me il sopravvento se la sua umile, cortese persona, nobile, ben educata, nutrita di joi e d’amore, fosse disposta a perdonarmi.

 

56-66]  Perché in questo caso sarei guarito: se lei si umiliasse tanto da non impegnarsi nella vendetta, dopo vedrebbe come il mio peccato mi castiga, se solamente le piacesse che è così; e poiché già ho commesso nei suoi confronti un’azione che le è dispiaciuta, mi è andata tanto male che con lei ho perduto più di un bene perfetto, e qui sono tradito.

 

67-70]  Al signore che possiede Poitiers mando a dire che non gli dispiaccia se da me è udito un «no» che vale cento «sì» promessi.