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Guillem Augier Novella, Per vos, bella dous’amia (BdT 205.4a)

Guillem Augier Novella, Toz temps serai sirvens per deservir (BdT 205.7)


 

Circostanze storiche

 

 

 

La mancanza di generosità di Federico II nei confronti dei poeti viene criticata dagli esponenti della folla di trovatori e giullari occitani giunta in Italia in seguito alla crociata antialbigese. Fra i detrattori di Federico va annoverato Guillem Augier Novella, attivo per tutto il primo quarto del XIII secolo (Guida - Larghi 2014), la cui appartenenza al mondo della giulleria ci è confermata dalla sua vida, secondo la quale egli «si fo un joglars de Vianes qu’estet lonc temps en Lombardia» (Boutière - Schutz - Cluzel 1973, p. 488). I componimenti di Guillem Augier relativi all’imperatore non sono databili con precisione nonostante la presenza di riferimenti alla realtà storica contemporanea (Meliga 2005).

Per vos, bella dous’amia (BdT 205.4a) è una canzone d’amore che contiene in tornada una critica al comportamento dell’imperatore, generoso soltanto a parole ma nei fatti parco nelle concessioni (vv. 46-50). Il riferimento va ricondotto a Federico II anche sulla base del confronto con Toz temps serai sirvens per deservir (BdT 205.7). Müller 1899, p. 73, ipotizza senza addurre motivazioni che la canzone sia stata composta presso la corte imperiale tra il 1226 e il 1231. De Bartholomaeis rifiuta in un primo momento la tesi (De Bartholomaeis 1911-1912, pp. 119-120) ma poi la fa propria, ipotizzando che le accuse del trovatore nascessero da un’esperienza personale e che il componimento sia stato dunque ideato in Italia settentrionale, presso Federico, probabilmente durante la primavera del 1226 (De Bartholomaeis 1931, p. 58). In realtà nessun elemento interno al testo sembra giustificare queste ipotesi (cfr. Calzolari 1986, pp. 50-51) e l’assenza di elementi dirimenti ai fini della datazione consente esclusivamente di collocare il componimento tra la data dell’incoronazione imperiale di Federico, il 22 novembre 1220, e quella della sua morte, il 26 dicembre 1250.

Il sirventese Toz temps serai sirvens per deservir (BdT 205.7) fu composto probabilmente nel sud della Francia, come sostiene lo stesso trovatore (vv. 37-39) e come sembra provare la menzione di Raimondo Berengario V (Calzolari 1986, pp. 45-48; Calzolari 1989). Il componimento si configura come una critica ai ricchi avari e colpisce il Federico II, un tempo valente e generoso, ma divenuto meschino dopo aver ottenuto il titolo imperiale (vv. 29-32). Anche questo testo, indirizzato a Federico II, fu composto dunque in seguito alla sua incoronazione imperiale e prima del 19 agosto 1245, data della morte del conte di Provenza. Nonostante il riferimento a importanti personaggi storici, la datazione del sirventese risulta tuttavia difficile da precisare. Müller 1899, p. 52, seguito da De Bartholomaeis 1931, p. 95, colloca il componimento al 1228, ovvero tre anni dopo il rientro del trovatore nel Viennois, come affermato al v. 39. Secondo Müller, il ritorno di Guillem Augier nel sud della Francia sarebbe avvenuto nel 1225, quando egli compose il partimen Bertran, vos c’anar soliatz ab lairos (BdT 225.1 = 79.1a). Quest’ultimo componimento fu però ideato da Guillem Augier e da Bertran d’Aurel più probabilmente in Italia settentrionale intorno al 1220 (cfr. Calzolari 1986, pp. 43-45; Harvey - Paterson 2010, pp. 543-544). La datazione proposta da Müller e De Bartholomaeis non risulta dunque adeguatamente motivata e, come evidenziato da Calzolari 1986, p. 46, anche il riferimento ai tre anni trascorsi dal trovatore nel Viennois non va forse considerato un’informazione affidabile, in quanto il numero tre figura come elemento di una delle tante sequenze allitteranti di cui Guillem Augier si serve nel suo sirventese. L’incertezza relativa alla datazione del componimento non consente di identificare con precisione il marchese di Monferrato citato nell’ultima cobla (vv. 33-36). Potrebbe dunque trattarsi tanto di Guglielmo VI, marchese tra il 1207 e il 1225, quanto del suo successore Bonifacio II, al potere tra il 1225 e il 1253.

 

 

Bibliografia

 

Boutière - Schutz - Cluzel  1973

Jean Boutière - Alexandre H. Schutz - Irénée M. Cluzel, Biographies des troubadours. Textes provençaux des XIIIe et XIVe siècles, Paris 1973.

 

Calzolari 1986

Monica Calzolari, Il trovatore Guillem Augier Novella, Modena 1986.

 

Calzolari 1989

Monica Calzolari, «Guillem Augier Novella, Bertran del Pojet e Peyre Cathala: un altro caso di intertestualità nella Provenza del XIII secolo», in Miscellanea di studi in onore di Aurelio Roncaglia a cinquant'anni dalla sua laurea, Modena 1989, pp. 257-261.

 

De Bartholomaeis 1911-1912

Vincenzo De Bartholomaeis, «Osservazioni sulle poesie provenzali relative a Federico II», Memorie della R. Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna. Classe di Scienze morali: Scienze storico-filologiche, s. I, 6, 1911-1912, pp. 97-124.

           

De Bartholomaeis 1931

Vincenzo De Bartholomaeis, Poesie provenzali storiche relative all’Italia, 2 voll., Roma 1931.

 

Guida - Larghi 2014

Saverio Guida - Gerardo Larghi, Dizionario biografico dei trovatori, Modena 2014.

 

Harvey - Paterson 2010

Ruth Harvey and Linda Paterson, The Troubadours “Tensos” and “Partimens”. A Critical Edition, Cambridge 2010.

 

Meliga 2005

Walter Meliga, «Trovatori provenzali», in Federico II. Enciclopedia Fridericiana, Roma 2005 versione in rete (www.treccani.it).

 

Müller 1899

Johannes Müller, «Die Gedichte des Guillem Augier Novella», Zeitschrift für romanische Philologie, 23, 1899, pp. 47-78.

 

Francesco Saverio Annunziata

26.i.2018


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