I.
II.
III.
IV.
V.
VI.
VII.
VIII.
IX.
Edizione: Saverio Guida 1983; note: Saverio Guida. – Rialto 10.ix.2002.
R 78r.
Edizione critica: Saverio Guida, Jocs poetici alla corte di Enrico II di Rodez, Modena, 1983, p. 238.
Altra edizione: S. L. H. Pfaff, «Guiraut Riquier», in Carl August Friedrich Mahn, Die Werke der Troubadours in provenzalischer Sprache, IV, Berlin 1853, pp. 254-255.
Metrica: a10 b10 b10 a10 c10’ c10’ d10 d10 (Frank 557:106). Sei strofe unisonanti di otto versi più tre tornate di quattro versi.
Non esistono dubbi che il coms di cui è menzione nei versi 1, 7, 8, 13, 29, 51, 56 adombri la figura di Enrico II di Rodez; ciò comporta, in base agli incrociati dati biografici in nostro possesso (vd. l’Introduzione al mio menzionato volume) sui protagonisti dello scambio di cobbole, l’assunzione del 1280 come terminus post quem per la composizione del dialogo in versi; l’esame complessivo del testo, con la considerazione delle vicende e degli stati d’animo rappresentati, suggerisce poi di spingere la datazione più avanti di qualche anno. – Enrico II si rivolge ad Austorc d’Alboy adoperando il nomignolo Rainart in segno di affettuosa amicizia ed evidentemente riconoscendo in lui il carattere e le qualità del ‘virtuoso’ dell’astuzia, dell’ardimento, della malizia assurto a celebrità anche nel Sud della Francia alla fine del XIII secolo.