I.
II.
III.
I. Messer Enrico, non mi aggrada né mi piace né mi è gradito ciò che sento dire di voi: che voi siete così tanto innamorato di madonna Selvaggia, l’eccellente, che lei non prova dolore che anche voi non proviate, ma del piacere non sentite niente; così mi sembra un gioco disarmonico, per questo io vorrei maggiormente armonia, perché lei, piena di pregio, è malata, fatto di cui mi dispiaccio, perché mi spavento per voi.
II. Per questo mi sono rivolto a Dio e l’ho pregato spesso e con insistenza e prego che la Santa Trinità la guarisca per voi velocemente e presto: sì, purché le venga la volontà di amarvi, perché altrimenti non capisco come potreste vivere a lungo. E dato che io ho animo e desiderio che lei viva e voi viviate, prego Dio che torni in salute in modo tale che vi faccia gioioso d’amore.
III. Messer Enrico, può facilmente guarire se le piace, purché voi e lei e amore abbiate tutti e tre una stessa volontà.
Edizione: Francesco Branciforti 1954; traduzione e note: Giorgio Barachini. – Rialto 24.ix.2018.
H 57v.
Edizioni critiche: Francesco Branciforti, Il canzoniere di Lanfranco Cigala, Firenze 1954, p. 114; Gilda Caïti-Russo, Les troubadours et la cour des Malaspina, Montpellier 2005, p. 300.
Metrica: a8 b8 a8 b8 a8 b8 a8 b8 a8 a8 b8 (Frank 227:2). Due coblas unissonans (o doblas) di undici versi e una tornada di tre versi (ultimi tre della strofa). Rime: -atz, -en. È catalogato come «sirventes» da Frank e come «eine Art Sirventes» da BdT, ma poiché il modello metrico è una canzone in coblas doblas dello stesso Lanfranc Cigala, Un avinen ris vi l’autrier (BdT 282.25) è preferibile vedervi due coblas con tornada. In coblas doblas è anche un ulteriore contrafactum, cioè la tenzone bilingue tra Jeuseume e il conte di Bretagna, Jeuseume, quel vos es semblant (BdT 178.1).
Per l’identificazione di Anric e Selvaja, la datazione e il contesto si vedano la Circostanze storiche.