I. 1 razon] razons Da 2 qan] quades L; ben vuoill] vuelh L, vuelh be R, vueg; far manca a E 3 malvestatz] malvestat DaR 4 que] car A, qui CL; cazut] cazutz R II. 9 joven] iove ER 10 dars] dar L; teners] tener L 11 setz] etz C, es DaEL, res R; avar] avars Da, avair L; ni] e DaEL 12 q’un] c’om E, quns L 13 ni que] ne qui Da 14 remembre] membre R (-1) 15 q’aqui] quar qui Da; thesaurs] tezor E, thezor R 16 ni chastels, palaitz] ni palaitz chastels A, ni castels ni palais E (+1), ni castels i palais R (+1) III. 17 Alixandres] Alixadre Da 18 Daires] Daris A, Daire CELR 19 teners] tener Da; sostrais] sofrais E 20 sa] sas; C gen] gens C 21 Carles] Carle Da; Baivieira] Bainieyra C, Baneyra R 22 Androine·l] Androin lo A (+1) 23 c’anc] anc A; princes] prince A 24 nais] ven R
Nota al testo I sei manoscritti che trasmettono il componimento non presentano errori significativi. I mss. C ed E sono lacunosi a causa dell’ablazione di alcune miniature. Sono presenti varianti adiafore al v. 19 (sostrais/sostrays ADaLCR, sofrais E), al v. 21 (Baivieira/Baviera/Bavieira ADaL, Bainieyra/Baneyra CR), al v. 22 (lo A, el CDaELR), al v. 24 (nais/nays ADaELC, ven R). Il ms. adottato come base è A.
Testo: Chiara Cappelli, Rialto 1.iv.2019. Mss.: A 199r (peire delamula?), C 357v (peire de la mula), Da 197r (peire dela mulla), E 131r (folquet deroman), L 7v (anonimo: siruentes), R 22r (p. de mula). Edizioni critiche: Hermann Suchier, «Der Trobador Marcabru», Jahrbuch für romanische und englische Sprache und Literatur, 14, 1875, pp. 119-160, p. 152; Giulio Bertoni, I trovatori d’Italia. Biografie, testi, traduzioni, note, Modena 1915, p. 249; Carlo Pulsoni, «Ia de razon no·m cal metre en pantais (BdT 352,2)», El criticón, 87-88-89, 2003, pp. 719-728, p. 723. Altra edizione: Ernesto Monaci, Testi antichi provenzali raccolti per un corso accademico nella R. Università di Roma, Roma 1889, p. 71. Metrica: a10 b10 a10 b10 c10’ d10 d10 c10’ (Frank 421:8), a10 b10 b10 a10 c10’ d10 d10 c10’ (Frank 624). Il primo schema è relativo alla prima e alla terza cobla, il secondo alla seconda. La differenza risiede nell’ordine delle rime: nel secondo schema le rime dei primi quattro versi passano dall’essere alternate a baciate. Lo schema corrispondente per Frank dovrebbe essere, quindi, il 624, ma l’autore del Repertoire métrique non lo riporta; d’altronde, sia Suchier sia Bertoni non sembrano essersi accorti dell’errore. Pulsoni, che è stato il primo ad individuarlo, afferma che la ragione di tale variazione potrebbe essere spiegata immaginando che «l’autore volesse forse realizzare un componimento più lungo a coblas alternadas» (Pulsoni, «Ia de razon no·m cal metre en pantais (BdT 352,2)», p. 720). Tre coblas alternadas di otto versi. Rime: -ais, -os, -ieira, -als. Nota: Sirventese, indatabile su base interna, contro i giovani ricchi aristocratici, accusati di essere preda dell’avarizia e della cupidigia e, di conseguenza, di incarnare la malvestatz. [CC] |