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Peire Raimon de Tolosa, Ab son gai plan e car (BdT 355.1)


 

Circostanze storiche

 

 

   

Il descort di Peire Raimon de Tolosa, l’unico della sua produzione, tratta il tema dell’amore non corrisposto e sofferente come spesso avviene in questo genere poetico.

Dal punto di vista storico, l’interesse per il testo risiede nella menzione del comte valen / de Savoia (vv. 45-46) nella strofa VIb (che distinguo dalla strofa VIa per ragioni di comodità e perché entrambe le metà della strofa VI svolgono il ruolo che nei testi isostrofici è quello delle tornadas). Il conte in questione è sicuramente Tommaso I di Savoia, nato nel 1178 e conte dal 1189 al 1233, dati i riferimenti sparsi in altri componimenti di Peire Raimon, che lo attestano attivo tra la Provenza (cfr. Totz afars es niens, BdT 84.1 = 335.19) e l’Italia settentrionale nel primo terzo del XIII secolo (cfr. Era pos l’ivernz fraing los broz, BdT 355.4, corte dei Malaspina; De fin’amor son tuit mei pensamen, BdT 355.6 dedicato a Rambertino Buvalelli; Pus vey parer la flor el glay, BdT 355.13, dedica a Guglielmo Malaspina; Si com celui q’a servit son seingnor, BdT 355.16, dedica a Corrado Malaspina; Tostemps aug dir qu’us jois autre n’adutz, BdT 355.18, dedica a Beatrice d’Este; nonché le coblas a lui rivolte da Uc de Saint Circ: Raimonz, en trobar es prims, BdT 457.32; Pei Ramonz ditz, BdT 457.27): si veda Canettieri 1995, pp. 79-82, 105-106.

La corte sabauda non fu tra i centri maggiormente frequentati dai trovatori (o quanto meno non dai trovatori di cui abbiamo notizia e che rappresentano probabilmente il vertice della produzione trobadorica); ad ogni modo, essa fu visitata con certezza da Pistoleta, che al coms de Savoia dedicò Manta gent fas meravelhar (BdT 372.5). Nella comtessa de Savoia di Albertet (Ab son gai e leugier, BdT 16.2, canzone che ha qualche affinità con il nostro descort) è incerto se si debba vedere la moglie di Tommaso I, Margherita Beatrice di Ginevra, o la figlia Beatrice, moglie di Raimondo Berengario V di Provenza; non è comunque sicuro che il testo sia stato composto alla corte sabauda. Lo stesso discorso vale per Bon’aventura don Dieus (BdT 132.6) di Elias de Barjols, la cui tornada è molto vicina alla tornada di Albertet. Un riferimento indiretto a tale corte è stato visto anche nel Carros di Raimbaut de Vaqueiras (Truan, mala gerra, BdT 392.32) dove si chiama a raccolta anche midons de Savoia, che è qui per cronologia Margherita Beatrice, senza che ciò significhi una partecipazione di questa donna molto schiva alla vita cortese del Piemonte.

Certamente nei domini sabaudi trovò occasione di esibirsi anche Peire Raimon de Tolosa, in un momento imprecisato, probabilmente nei primi decenni del XIII secolo; rivolse al conte «un compliment d’une banale élégance» (Jeanroy 1934, p. 237).

È noto che sotto il nome di Peire Raimon de Tolosa i manoscritti potrebbero aver confuso due personaggi omonimi ma operanti in tempi e luoghi diversi: uno tra Spagna e Aquitania negli ultimi decenni del XII secolo, l’altro in Italia all’inizio del XIII (Diez 1882, p. 97, Chabaneau 1885, p. 166, Anglade 1919-1920, p. 161, Jeanroy 1930, pp. 7-8 nota 6, Jeanroy 1934, p. 238, Lewent 1940, pp. 12-17 su considerazioni linguistiche, Manetti 1998, Guida - Larghi 2014, pp. 406-407; contro Bertoni 1915, p. 14 nota 2 e Cavaliere 1935, pp. VIII-IX). In questo caso il nostro trovatore sarebbe il più giovane dei due, ma si veda quanto si dice nelle Circostanze storiche di Era pos l’ivernz fraing los broz (BdT 355.4).

 

 

Bibliografia

 

Anglade 1919-1920

Joseph Anglade, «Poésies du troubadour Peire Raimon de Toulouse», Annales du Midi, 31-32, 1919-1920, pp. 157-189 e 257-304.

 

Bertoni 1915

Giulio Bertoni, I Trovatori d’Italia. Biografie, testi, traduzioni, note, Modena 1915.

 

Canettieri 1995

Paolo Canettieri, “Descort es dictatz mot divers”. Ricerche su un genere lirico romanzo del XIII secolo, Roma 1995.

 

Cavaliere 1935

Alfredo Cavaliere, Le poesie di Peire Raimon de Tolosa, Firenze 1935.

 

Chabaneau 1885

Camille Chabaneau, Les biographies des troubadours en langue provençale, Toulouse 1885.

 

Guida - Larghi 2014

Saverio Guida, Gerardo Larghi, Dizionario biografico dei trovatori, Modena 2014.

 

Diez 1882

Friedrich Diez, Leben und Werke der Troubadours, Leipzig 1882.

 

Jeanroy 1930

Alfred Jeanroy, «Les troubadours dans les cours de l’Italie du Nord aux XIIe et XIIIe siècles», Revue Historique, 164, 1930, pp. 1-25.

 

Jeanroy 1934

Alfred Jeanroy, La poésie lyrique des troubadours, 2 voll., Toulouse - Paris 1934.

 

Lewent 1940

Kurt Lewent, «À propos du troubadour Peire Raimon de Tolosa», Romania, 66, 1940, pp. 12-31.

 

Manetti 1998

Roberta Manetti, «Per una nuova edizione di (o dei?) Peire Raimon de Tolosa», in Toulouse à la croisée des cultures. Actes du Ve Congrès international de l’Association internationale d’études occitanes (Toulouse, 19-24 août 1996), Pau 1998, pp. 193-203.

 

Giorgio Barachini

25.ii.2020


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