Rialto

Vidas dalle edizioni critiche

 

Vida di Berenguier de Palazol

 

 

 

 

 

Berengiers de Palazol si fo de Cataloigna, de la terra del comte de Rossillon. Paubres cavalliers fo, mas adreichs et enseignatz e bons d’armas. E trobet ben cansos e cantava de N’Ermesen d’Avignon, moiller d’En Arnaut d’Avignon, que fon fills de Na Maria de Peiralada. 

 

 

 

Testo: Beretta Spampinato 1978. – Rialto 17.ix.2007.


Mss.: A 170r; I 140r; K 126r.

Edizioni critiche: Bernard Alart, «Berenguer de Palazol», Bulletin de la societé des Pyrénées-Orientales, X, 1856, p. 56;  Manuel Milà y Fontanals, De los trovadores en España, Barcelona 1861, p. 464; Guido Favati, Le biografie trovadoriche. Testi provenzali dei secc. XIII e XIV, Bologna 1961, p. 122; Jean Boutière e Alexander H. Schutz, Biographies des troubadours, Paris 19733, p. 523; Margherita Beretta Spampinato, Berenguer de Palol, Modena 1978, p. 67.

Altre edizioni: Camille Chabaneau, Les biographies des troubadours en langue provençale, Toulouse 1885, p. 304; Martín de Riquer, Los trovadores, Barcelona 1975, I, p. 303; Martín de Riquer, Vidas y retratos de trovadores, Barcelona 1995, p. 287.

Note: Le notizie sul luogo di nascita e sul ceto sociale sono attendibili. In particolare l’accenno al comtat de Rossillon ha indotto Alart,  Boutière-Schutz-Cluzel e de Riquer a restringere al XII secolo l’attività del poeta, in quanto l’ultimo dei conti del Rossiglione, Jaufre III, morì nel 1175; Beretta Spampinato, invece, considera che la formula «la terra del comte de Rossillon» potrebbe essere stata usata dal biografo per indicare in generale la contea del Rossiglione che non cessò di essere tale anche dopo l’unione alla Corona d’Aragona. Sono verificabili storicamente i personaggi nominati nella vida anche se Francisco Noy (Berenguer de Palou, tesis doctoral leída en la Universidad Autónoma de Barcelona en 1973) ha dimostrato che l’anonimo biografo ha commesso un errore generazionale  in quanto la dama amata dal trovatore rossiglionese sembra sia stata non Ermesenda d’Avignone ma Maria de Petralata, moglie di Bernardo de Navata – come testimonia un documento del 1176 – nominata assieme al marito nelle tornadas di Ab la fresca clardat di Berenguier. Maria, rimasta vedova sposò prima del 1185 proprio l’Arnaut d’Avignon  nominato nella biografia. Saverio Guida («Per il profilo biografico di Berenguer de Palazol», Medioevo romanzo, VI, 1979, p. 22) sulla base di alcuni documenti risalenti al periodo che va dal 1196 al 1209 ha posto sotto una nuova luce  la posizione storica e socioeconomica del trovatore; è venuta fuori l’immagine di un modesto intellettuale di provincia, legato tramite rapporti vassallatici a Poncius de Veneto. Non è remota la possibilità che Berenguier abbia effettivamente cantato Ermessenda probabilmente allo scopo di compiacere Arnaut d’Avignon.

[ts]


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[Berenguier de Palazol]