Rialto

Repertorio informatizzato dell’antica letteratura trobadorica e occitana

 

 

Il Repertorio informatizzato dell’antica letteratura occitana si propone di immettere in rete, in edizioni critiche affidabili, l’intero corpus letterario occitano medievale. Nato da un’idea di Luigi Milone e di Costanzo Di Girolamo come parte delle ricerche di occitanistica cofinanziate dal Ministero italiano dell’istruzione, dell’università e della ricerca e da singoli atenei (Bari, Firenze, L’Aquila, Messina, Napoli Federico II, Padova, Pisa, Salerno, Torino e Venezia Ca’ Foscari), il progetto è aperto alla collaborazione attiva dell’intera comunità scientifica internazionale.

Nella prospettiva della filologia informatica, il Rialto può definirsi una biblioteca digitale dinamica: i testi ad esso consegnati o appaiono in nuove edizioni o sono riveduti, quando è il caso, dagli stessi editori o da collaboratori, che indicano in nota ogni modifica introdotta, o possibile, rispetto alle edizioni già apparse a stampa; le edizioni più antiche sono anch’esse oggetto di revisione, mediante ritocchi a errori materiali, concisi aggiornamenti bibliografici o la segnalazione di soluzioni testuali alternative avanzate da altri. Ciascuna edizione potrà essere nuovamente corretta o modificata in futuro dall’editore o dal revisore, ma resterà comunque traccia, nel sito, della versione precedente in modo da permettere rinvii bibliografici non ambigui. Ogni versione è datata all’anno, al mese e al giorno. Di alcuni autori si forniranno inoltre due o più edizioni, com’è già il caso di Folquet de Marselha e come lo sarà tra poco di Guglielmo di Poitiers e di Arnaut Daniel, e ciò anche allo scopo di evitare l’ ‘effetto internet’, cioè la tendenza a citare i testi immediatamente disponibili in linea, normalmente offerti in un’unica edizione.

Così concepita, una biblioteca digitale dinamica non si sostituisce né si contrappone all’editoria cartacea, stabilendo piuttosto con essa una relazione di complementarità. La rete può anticipare la pubblicazione (perché a tutti gli effetti, anche legali, di pubblicazione si tratta) di edizioni che poi appariranno a stampa; non avendo limiti di spazio, può contenere una documentazione improponibile in un libro, a cui però dal libro è possibile rimandare; per le edizioni già impresse, rende agli editori viventi il servizio di aggiornare e eventualmente correggere i propri lavori o di rispondere a dubbi e obiezioni sollevate (è superfluo ricordare che le ristampe a breve termine di edizioni critiche sono un’eccezione).

Il Rialto ha un’articolazione interna variabile in ragione dello stato editoriale dei singoli testi. Di costante c’è una pagina, che chiamiamo pagina-madre, contenente il testo critico, senza apparato, accompagnato da una scheda riassuntiva (manoscritti, edizioni, metrica, eventuale melodia, note). Il testo proposto [1] può risultare da una nuova edizione critica; [2] può riprendere una precedente edizione con modifiche, anche minime, dettagliatamente giustificate; [3] può riprodurre senza variazioni, ma con un’opportuna annotazione, un’edizione giudicata eccellente o comunque non migliorabile nell’immediato. Nei casi [1] e [2], la pagina-madre è accompagnata da altre pagine, secondo un modello sostanzialmente libero: nella pagina-madre il lettore troverà il menù di quanto offerto. L’offerta può comprendere una premessa, l’apparato critico (ineludibile per le nuove edizioni), l’edizione diplomatica, note interpretative, la traduzione, altro ancora. Le schede riassuntive sono siglate in maiuscolo se ne sono autori gli editori, in minuscolo se sono redatte da collaboratori.

Per i testi dei trovatori di cui sopravvive la melodia, si prevede l’esecuzione cantata della prima stanza: una prova già realizzata è la canzone di Rigaut de Berbezilh, Atressi com lo leos (BdT 421.1), ascoltabile cliccando sul tetragramma posto accanto al nome del poeta.

Lingue veicolari del Rialto sono tutte le lingue romanze, l’inglese e il tedesco.

Come avviene per una rivista scientifica o una biblioteca di classici, il Rialto ha una data di nascita (per l’esattezza, il sito è stato creato il 19 dicembre 2001), ma non è prevedibile una data di completamento: è dunque un progetto aperto, oltre che collettivo, che ci auguriamo possa essere continuato da successive generazioni di studiosi. Tuttavia, a differenza di una rivista o di una collezione editoriale, non è sembrato opportuno fissare un comitato direttivo stabile(*). Il coordinamento scientifico e tecnico, che ha sede a Napoli, riflette gli orientamenti e le scelte del gruppo di ricerca di occitanistica ed è inoltre sensibile a suggerimenti e proposte di altri studiosi ad esso esterni. In tal senso, la stessa direzione del Rialto può dirsi aperta a tutti quanti intendano offrire il loro contributo proponendo edizioni, seguendone la revisione o in altro modo.

Il Rialto intrattiene stretti rapporti di collaborazione con altri due importanti progetti di occitanistica: la Com, Concordance de l’occitan médiéval, di Peter T. Ricketts (in CD-Rom, première tranche, Turnhout, Brepols, 2001), e la BEdT, Bibliografia elettronica dei trovatori, di Stefano Asperti.

Ringraziamo tutti gli editori che hanno acconsentito alla riproposta delle loro edizioni e in particolare quanti ne hanno curato in prima persona l’annotazione o la revisione.

14 gennaio 2003 

Costanzo Di Girolamo

(*) Questa decisione è stata successivamente riconsiderata. A partire dal 2019 la Direzione del Rialto corrisponde al Comitato direttivo allargato della rivista Lecturae tropatorum [31 dicembre 2019].


Corrispondenza  Costanzo Di Girolamo, Università di Napoli Federico II, Porta di Massa 1, 80133 Napoli, Italia


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