Apparato Vida

 

1, 7 enfantivols] enfantinols.

1, 15 noyrimen] voy vivien.

2, 4 pue[s]ca] della -s- si intravvede forse un piccolo tratto.

2, 15 et ela] en ela.

3, 15 endressar] endressat.

3, 16 cogitar] cogitat.

4, 10 defendut] degut 4, 12 sees] se es.

5, 1 ensaghat] ensaghac.

 7, 2 cochavo] cuolcavo, con la -u- ripassata > -o-, la -o- biffata, e il nesso -lc- ripassato > -h-.

8, 3 amorosa] amorosa amorosa, con il primo aggettivo cassato.

10, 2 fengen] feugen.

10, 6 no vol] se vol.

12, 2 las lor letras] las letras lors letras, con il primo letras espunto; letras et] con et inserito nell’interlinea — 12, 3 ela forec] et la forec.

13, 5 gauch] ganch; una emagena] que una emagena — 13, 8 anan] avan.

14, 11 que, per] per que.

17, 6 dictar] dictan 17, 8 tant] cant.

18, 5 gauchs] con le due lettere centrali parzialmente leggibili.

19, 6 resplanden] resplander.

21, 4 gauch] ganch 21, 13 ela donc] ala donc.

22, 1 fengen] feugen.

22, 10 gauch] ganch.

24, 4 cadieyras] cadieyras de paradis, con de paradis biffato 24, 7 et gran re de autras] et gran re de autras et aucunas de las autras 24, 10 nota] vota 24, 11 no soy ieu ges] no soy ies ges.

24, 14 esser] es a ce.

25, 1 se era] sero era, con ro biffato.

27, 1 recontar] rerecontrar recontar, con il primo verbo biffato — 27, 7 crots] rappresentata dal disegno di una croce.

27, 9 de las causas] de las cauas causas.

28, 2 mastre] mastret.

29, 3 anor] alor.

31, 4 sanats] sauats.

32, 2 de la Candelieyra] de la Candelieyra que 32, 3 contemplava] contemplan 32, 4 recordava] recordan 32, 7 sobrefort] fobre fort.

33, 6 am nostra Dona] am nostra Dana; avia] avian — 33, 7 e las] et elas, con et biffato.

34, 3 de luox] de luox non pas ses ras.

35, 14 vestimentas] vestimentas vestits cridet, con vestits cridet biffati.

37, 3 anc] auc 37, 7 que avia] que avia mes que.

38, 1 fervor] fermor.

39, 2 anan] avan — 39, 6 fugi] fugio — 39, 11 per Dieu] per Dieus.

41, 7 En les autras] et les autras.

42, 10 l’entorn] l’entorn de ela, con de ela biffato; enrevironada] enrevironava.

 


Apparato Miracles

 

2, 1 Una autra] una bets autra, con bets biffato.

6, 1 nuech] miech.

20, 1 rauchos] rauchos s, con la seconda -s biffata.

20, 3 Issandalut] issaudalut.

21, 2 tant] lauc.

22, 3 anc] auc.

30, 1 d’Aina] dauia 30, 3 et ces] et ces en.

32, 3 degues] degnes; dejunar] dejunes.

33, 2 dones] donec, con la -c corretta in -s.

34, 2 Angles] angeles, con la prima -e- espunta.

37, 1 tres] tres te, con te espunto; liech] luech 37, 3 encontenen et] con et soprascritto a un que biffato.

40, 1 Gramat] Gramat que, con que biffato.

41, 1 metgues] mergues.

45, 2 a la cal] a la cal a facha.

46, 2 el’ero fora] con ero soprascritto tra el e fora, con l’asta della f- che copre in parte la -o.

57, 2 soa] seona.

61, 2 susari] fusari.

62, 3 d’Avalhac] daualhac.

63, 4 si foret] si ssets.

65, 4 son estedal] son testedal; susari] fusari.

66, 3 tantost gueri, con gueri biffato.

68, 1 la cal estava] lo cal estava.

69, 2 endevenc li] endevenc se lj, con se biffato.

69, 3 anc tanta] auc tanta.

78, 1 en devocio] con alcune lettere cassate tra en e devocio.

82, 3 susari] fusari.

84, 3 que ac] que auc.

95, 3 d’aquesta] aggiunto nell’interlinea.

96, 3 que anc] que auc.

97, 3 el li redria buou] aggiunto nell’interlinea.

100, 3 a las preguarias] della a si intrevvedono solo due tratti della base.

104, 1 en lo cap] g en lo cap, con g espunto.

106, 3 que per les escarnimens] que prep.per les e., con prep.cancellato.

107, 3 en que] et que — 107, 4 crots] rappresentata dal disegno di una croce; anc] auc.

109, 1 bona] bets bona, con bets biffato 109, 4 en que portava] et que p.

109, 5 sa perda] sa fauta perda, con fauta biffato.

 

 


Note Vida

 

1, 1 ac: qui, come anche in V 20, 1, vale ‘ci fu’.        Amaurts: ma Maurts M 28, 1; M 29, 1 etc.

1, 7 enfantivols: Brunel, «Vida e miracles de sancta Flor».

1, 7 vas: la versione francese Vie de sainte Flore (1879) traduce il termine con bas ‘bassi’, presupponendo il passaggio b- > v-.

1, 15 noyrimen: Brunel, «Vida e miracles de sancta Flor».

2, 7 [...]: manca il verbo principale del periodo, un presumibile ‘la misero’, ‘fu messa’ o simili. La traduzione francese Vie de sainte Flore (1879) aggiunge un ‘mettiamola’ («mais metons la dans un convent de religieuses de l’ordre ...»), ma rimane in questo modo sospesa la frase che segue.

2, 8 Belluoc: il toponimo è molto comune e in Francia sono moltissime le località che si definiscono un ‘beau lieu’; in francese bon lieu aveva preso il senso di ‘monastero, abbazia’.

2, 12 ac ... acoustumat lo mostier: il verbo acoustumar può essere transitivo e reggere direttamente un oggetto, letteralmente ‘ebbe preso in abitudine il monastero’, quindi ‘si abituò alla vita monastica’.       se conoc: ‘ci si riconosceva’ (nel monastero), ‘vi si orientava (spiritualmente)’.

2, 15 et ela: Brunel, «Vida e miracles de sancta Flor».

3, 6 ret: seconda persona singolare dell’imperativo presente di rendre.

3, 10 car [si] aitals servisso … en lo seo servici: ‘Se costoro non avessero abbondanza prima che l’amore di Dio tocchi il loro cuore, non sarebbero perseveranti nel suo servizio’.

3, 15-16 endressar … cogitar: Brunel, «Vida e miracles de sancta Flor». 

4, 8 Cressite ... et replete terram: Cf. Genesi I, 22; VIII, 17; IX, 7.

4, 10 defendut: Brunel, «Vida e miracles de sancta Flor».

5, 1 ensaghat: Brunel, «Vida e miracles de sancta Flor».

7, 6 entre totas: sottinteso aquestas cauzas, ‘in tutto ciò’ (cf. V, 24, 1).

8, 5 So forec: ‘la cosa capitò’.

8, 6 am care plorava: l’espressione ricorda formule di origine epica del tipo plorer des oeilz, che ricorre anche nella lirica provenzale. Secondo Brunel, «Vida e miracles de sancta Flor», al sintagma mancherebbe un aggettivo quale ad es. atristada.

 9, 2 seclar: tradotto da Brunel, «Vida e miracles de sancta Flor», nel gloss. con ‘chercher’.

10, 6 se hom no vol: la lezione manoscritta (se hom se vol) è probabilmente dovuta alla ripetizione meccanica da parte dell’amnuense del primo se.

11, 1 batalhet: Brunel, «Vida e miracles de sancta Flor», batalhat.

11, 5 glavi: la spada è simbolo di autorità e di giustizia (Cristo la impugna nella scena del Giudizio finale. La spada è anche uno degli attributi della Legge e della Forza, con la seconda che deve far rispettare la prima), e a tale titolo è spesso in mano ai rappresentanti di Dio; nel nostro contesto il glavi rappresenta metaforicamente la parola di Dio.

13, 1 jour de Tots Sanhs: Ognissanti, che cade il primo novembre. Cf. anche Touts S. V 13, 10 Vidi turbam magnam: è il privilegio di San Giovanni. Questo passo dell’Apocalisse è stato inserito come prima lettura nel Propre des messes de l’Ordre de Malte per la festa di santa Flora.

13, 6 Domine, ante te omne desiderium meum: citazione del Salmo XXXVII, 10.

13, 10 la feste de sancta Cesselia: il 22 novembre.

14, 11 que, per: ho invertito l’ordine dei due elementi nel manoscritto. Brunel, «Vida e miracles de sancta Flor», espunge il que.

15, 3 et era: corretto da Brunel, «Vida e miracles de sancta Flor», in et ela, ma era può essere l’esito guascone di illa (§ 2.7.1, 4).

15, 5 dis: ‘recitò’, con oggetto il precedente las matinas, ‘il mattutino’.

15, 8 comial: vale a dire cominal, comunal, corretto da Brunel, «Vida e miracles de sancta Flor», in divinal.

18, 3 discreta: Flora era in grado di «discernere» bene ogni cosa.

19, 4 aigle: in quasi tutte le culture antiche l’aquila era l’uccello delle divinità. Il Cristianesimo ne ha fatto un’immagine ora di Dio Padre ora di Cristo. Il fatto che sulla cima del meraviglioso albero visto da santa Flora ci sia un’aquila aiuta a identificare con buona probabilità la pianta con l’albero di Jesse, vale a dire l’albero genealogico di Cristo.

20, 12 les cas evesquals: sono i casi in cui l’assoluzione è riservata al vescovo e non può essere amministrata se non con la sua autorizzazione. Alcuni peccati particolarmente gravi sono infatti colpiti dalla scomunica, la pena ecclesiastica più severa, che impedisce di ricevere i sacramenti e di compiere determinati atti ecclesiastici, e la cui assoluzione, di conseguenza, non può essere accordata, secondo il diritto della Chiesa, che dal Papa, dal Vescovo del luogo o da presbiteri da loro autorizzati. Tuttavia in caso di pericolo di morte, ogni sacerdote, anche se privo della facoltà di ascoltare le confessioni, può assolvere da qualsiasi peccato e da qualsiasi scomunica.

23, 1 venguoro: corretto da Brunel, «Vida e miracles de sancta Flor», in venguero.

23, 7 fossa: corretto da Brunel, «Vida e miracles de sancta Flor», in fosso.

24, 3 raubida: accolgo l’integrazione proposta da Brunel, «Vida e miracles de sancta Flor».

24, 7 aucunas de las autras: espungo il sintagma in apparato.

24, 10 nota: corretto su vota, aggettivo che Brunel giudica non comprensibile. Vie de sainte Flore (1879) «une pauvre femme pécheresse comme moi». Per nota, cf. il glossario.

24, 14 Brunel, «Vida e miracles de sancta Flor», giudica la frase inintellegibile e in effetti mi è parso necessario intervenire sul testo. Anche se si interpreta l’attestato es a ce con ‘è da sé, è fuori di sé, è in estasi’ (e quindi ‘la qual cosa vedendo, Flora rimase in estasi mentre veniva compiuto quel mutamento, e, quando fu tornata in sé, se ne meravigliava’, come fa del resto il traduttore di Vie de sainte Flore (1879) «Flors, voyant cela, demeura en extase»), rimane qualche problema nella consecutio temporum (ci si aspetterebbe un perfetto) e nella disposizione degli elementi del periodo, per cui ho preferito correggerlo in esser.

25, 4 coma se a una autre fos endevengut: secondo un topos di modestia e pudore, nel raccontare la sua visione Flora finge che il protagonista sia qualcun altro.

26, 10 aprochias: Brunel, «Vida e miracles de sancta Flor», denuncia la difficoltà, ma mi pare che il periodo diventi accettabile presupponendo l’integrazione di un verbo, fossatz, prima di exsalces. Vie de sainte Flore (1879) «Dieu veut que toi et ton trône soyez exaltés davantage, et que tu t’approches plus de Dieu».

27, 4-5 ‘Che ciò che a questa vergine è stato misericordiosamente mostrato ampiamente è più di quello che può sapere un essere umano della gloria del Paradiso e dei beati e delle pene del Purgatorio e della miseria dei dannati, e, ciò che più conta, della Divinità, cosa che i mortali, per quanta intelligenza abbiano, non possono comprendere’.

27, 7 en ela ... es estada aportada: Brunel, «Vida e miracles de sancta Flor», ritiene opportuno correggere la preposizione en in an, ma in V 8, 10 si specifica che la croce che faceva soffrire santa Flora era proprio all’interno delle sue viscere.

27, 8 que li [so] garda de l’albre de sabor be et mal: ‘che là sono custodi dell’albero del bene e del male’. L’integrazione pare avvallata dal sintagma (riferito in questi casi a un soggetto singolare) «coma aquela que es garda de virginitat et de totas sanctas obras» V 28, 1; «nostra Senhor, que es garda dels humials» V 30, 1 etc. Brunel, «Vida e miracles de sancta Flor», gardan, ma il verbo dovrebbe reggere l’oggetto diretto.

27, 9-11 Orgoglio è nel nostro contesto uno dei sette peccati capitali.

29, 1 un jocglar de boca: un giullare che recitava o cantava, e non quindi un giullare che si esibiva in acrobazie o altri giochi di intrattenimento.

29, 3 ave: parola iniziale di diverse preghiere cristiane, e in particolare dell’Ave Maria, deriva dal latino ave, imperativo del verbo avēre ‘star bene’, espressione derivata a sua volta da un saluto di origine punica.       anor: la forma è attestata in antico provenzale accanto ad aunor; il manoscritto legge alor, graficamente spiegabile con l’omissione di una stanghetta della lettera -n-.       Brunel, «Vida e miracles de sancta Flor», corregge be, onor et salut. Vie de sainte Flore (1879) «Madame, bien honneur et salut aie en Notre Seigneur».

30, 2 disen alcuns [...] se lo es: il testo è in questo punto lacunoso.

30, 3 faria: Brunel, «Vida e miracles de sancta Flor», interpreta la forma come un imperfetto e pensa a un passaggio s > r, ma il condizionale mi sembra rispondere adeguatamente alle esigenze del contesto.

30, 4 disens: la forma con la -s è isolata (cf. subito prima disen V 30, 2, aven V 30, 3 etc.), ma il gerundio declinato non è così raro.

31, 1 Nicolhau: patrono dei marinai. La speciale devozione di santa Flora si spiega forse con il fatto che all’epoca l’ordine di Saint-Jean-de-Jérusalem era a Rodi e la sua flotta doveva vedersela in mare con i pirati.

31, 4 l’orrible mal: la peste.

32, 2 la festa de la Candelieyra: si tratta della «Madonna candelora», che cade il 2 febbraio per festeggiare la Presentazione di Gesù al Tempio.

32, 3 e 4 contemplava, recordava: Brunel, «Vida e miracles de sancta Flor».

33, 8 Il passaggio è rimasto in latino anche nella versione provenzale.

33, 6 avia: la -n della lezione manoscritta avian è un banale errore di anticipazione della desinenza del verbo seguente, parlan, e va quindi espunta.

35, 2 de comu cors: Vie de sainte Flore (1879) «ordinairement» (cors < cŭrsus).

35, 3 los grans clerx: ‘i dottori, gli universitari’.

38, 1 fervor: Brunel, «Vida e miracles de sancta Flor».

38, 4 coma forec dit al comensament: cf. V 8, 10.

38, 8 Ordre de la crots: come ricorda Janninck negli Acta sanctorum si tratta molto probabilmente dell’Officium de Passione Domini composto da san Bonaventura.

39, 5 se no segon la paraula de Jesu Christ: il riferimento è probabilmente al Vangelo di Matteo 26, 41 «Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione».

39, 8 Vidi Dominum facie ad faciem: responsorio tratto dal Salmo XXIII, che cadeva nella seconda domenica di Quaresima.

40, 1 atendia: sottinteso en oracio, come in V 39, 3 (e 39, 7), quindi ‘pregava’.      

41, 7 En les autras: Brunel, «Vida e miracles de sancta Flor».

42, 3 fruicio: in questo punto il manoscritto si legge con difficoltà, ma la traduzione francese Vie de sainte Flore (1879) a c. 319rº rende il termine con jouissance.

42, 6 en la mort … amava: si noti la costruzione preposizionale di amar, attestata con una certa frequenza e probabilmente costruita sul modello di entendre en.

42, 11 Et an aquel regardamen seo que ela fets: ‘e con la vista di ciò che ella fece’.

 

  


Note Miracles

 

1, 1 mal de san Nauffari: si tratta dell’epilessia, guarita per intercessione del santo. San Nauphary (conosciuto anche come Namphrase, Namphasius, Namphisius) era amico di Carlomagno e prese parte ai combattimenti contro i Saraceni nel Sud della Francia; divenne poi un monaco benedettino eremita nei pressi di Marcillac, località molto vicina a Beaulieu. Il suo corpo è onorato in una cripta della chiesa di Caniac (cant. de Labastide-Murat, arr. di Gourdon) e la sua festa cade il 12 novembre.

3, 1 estedal: il termine designa originariamente una misura, quella della statura umana, e passa poi a indicare un cero di grandi dimensioni oppure un «rouleau de cire filée». Si procedeva di solito in questo modo: si misurava la persona che formulava il voto con un filo (qualche volta si faceva venire per questo il curato), operazione che permetteva in seguito di far confezionare un cero della lunghezza del suo corpo e che il pellegrino poteva portare arrotolata attorno al collo (come in M 41, 2). Si conoscono anche casi di ceri realizzati secondo la lunghezza delle mura di una chiesa o di una città.

6, 4 emagena: si tratta dell’effige del prigioniero.

21, 2 tant: la congettura presuppone il banale fraintendimento paleografico di lettere graficamente simili (t > l, n > u, t > c). 

28, 5 Il parallelismo con gli altri episodi rivela qui la probabile presenza di una lacuna: manca infatti la descrizione dell’avvenuto miracolo. 

31, 3 letras que enaissi era son fach promes: ‘delle lettere che assicuravano la sua proprietà’.

32, 3 dejunar: come Brunel, «Vida e miracles de sancta Flor», ho ritenuto opportuno coreggere la lezione manoscritta dejunes, la cui desinenza -es potrebbe essere dovuta all’indebita ripetizione del precedente degues. Volendo considerare il termine un sostantivo, bisognerebbe allora integrare un verbo all’infinito quale far, ma il sintagma far dejunes non mi pare attestato.

39, 1 Un gran senhor de Guascuenha, que era evesque de Santas: Bernardo de Saux, vescovo di Saintes.

42, 3 per lo cas meseys la meteys[a]: l’ultimo pronome mi pare sottintendere un generico «cosa», oppure si riferisce al sostantivo sanetat della frase che precede.

44, 5 que … trobavo: la congiunzione que priva il periodo del suo verbo principale ed è dovuta a un cambiamento di strategia sintattica del narratore che, dopo aver iniziato un periodo del tipo gran re d’autras personas … trobavo sanetat, deve aver pensato a qualcosa del tipo gran re d’autras personas endevenc … que  trobavo sanetat.

45, 2 a facha: espungo il sintagma, probabile anticipazione del seguente a fayts.

45, 4 lo jour de san Barnabe: l’11 giugno.

45, 8 bonaaurada: la presenza delle due vocali -aa- si spiega forse con il fatto che la parola si tova tra due righe, bona- / -aurada.

50, 2 candela benecha: può trattarsi del cero che si accendeva al momento del Sanctus durante la messa, ma potrebbe essere anche la candela votiva.

51, 2 octava: è il periodo di sette giorni che segue una solennità, di cui costituisce un prolungamento.

54, 1 Rosieyras: vicino a Maurs si trova Rouziers, mentre il Rosières più vicino all’Hôpital è quello a Le Puy en Velay. I luoghi che derivano il proprio nome da rosière ‘terreno coperto di rose’ o rosier ‘arbusto di rose’ sono numerosissimi, ed è quindi possibile che nel Medioevo esistesse un’altra località con lo stesso nome. Brunel, «Vida e miracles de sancta Flor», identifica la località con Rueyres (cant. La Capelle-Marival), vicinissimo all’Hôpital.

57, 2 vestimenta soa: l’aggettivo possessivo è ricavato dalla lezione manoscritta seona; Brunel, «Vida e miracles de sancta Flor», legge scona.

59, 2 Puer natus est: è l’introit della terza messa di Natale, quella del giorno.

64, 5 octava: cf. M 51, 2 e nota.

65, 1 non fets conte [de] sa vida: il sintagma non faire conte regge di solito una preposizione; cf. infatti il gloss. s.v. e «non fasia conte de sa vida» M 77, 1; M 87, 2.

70, 1 l’an de la mortalitat: durante la peste degli anni 1346-48.

81, 1 Autres dos homes ... que ero toquadas: Brunel, «Vida e miracles de sancta Flor», osserva la sbagliata concordanza tra il participio passato toquadas e il soggetto dos homes, ma è presumibile che dopo gran re sia caduto il sintagma de autras personas che in contesto analogo ricorre in M 25, 1; M 29, 5 etc.

100, 3 [a] las preguarias: per il sintagma, cf. M 7, 3; M 15, 3 etc.

105, 1 que ela [s’en anava] per: come in M 107, 1. Brunel, «Vida e miracles de sancta Flor» espunge ela e lascia a testo que per.

109, 7 aquo [que ] portava: l’omissione del pronome que si spiega con la posizione di aquo alla fine di c. 294v; cf. infatti «aquo que portava am se» M 85, 4; «aquo que era seo» M 109, 11.