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Anonimo
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Ges al meu grat non sui ioglar,
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Non sono affatto giullare di mia
volontà, anzi lo sono per la soperchieria di gente
malvagia, che mi ha sottratto gioia e denari: per questo
mi è necessario fare tale mestiere. Pertanto colui che
conosce bene la verità mi dovrebbe rendere onore e far
doni molto meglio che quello a cui non l’ho fatta
conoscere. E Dio lo terrebbe in maggiore approvazione. |
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anz per esforz de mala gens,
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qe m’an tolgutz ioi e argens:
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per qe·m conve tal mester far.
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5 |
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Donc, sil qi ben sa la vertat
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assaz miels mi douria far
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e de l’onrar e del donar
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qe sil cui non sui acontat.
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E Dieus l’auria mais a grat.
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Testo: Giorgio Barachini, Rialto 28.ix.2018.
8. Acointar significa ‘essere in
relazione, in rapporto, in contatto’, come traducono De Bartholomaeis e Petrossi.
Ma poiché con colui con cui si ha un rapporto si può anche entrare in
confidenza, il significato traslato è «faire connaître» (PD, s.v.).
L’autore crea quindi un’opposizione tra il destinatario, a cui ha raccontato la
verità sulla propria condizione di giullare, e chi non ne sa niente. Se
quest’ultimo è generoso, a maggior ragione deve esserlo il primo.
[GB]

BdT
Anonimi
IdT
Testo
Circostanze storiche
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