Traduzione [gb] I. [Guiraut] Sire messer Jordan, se in un solo giorno vi comandassero di venire da loro Livernon e Lautrec solo per vederle e in modo tale che sia nota da entrambe le parti la vostra direzione, verso quale puntereste? E allo stesso modo (comandassero) a messer Raimon Izarn donna Marchesa e donna Saisa la nobile; e a messer Paulet il valoroso re messer Alfonso e colui che tiene la Puglia (cioè: Italia meridionale) sotto il suo governo, con l’intenzione di esser generosi. Ciascuno faccia ora la propria scelta. II. [Jordan] Non mi separai mai da Livernon, Guiraut Riquier, anzi la vedo ovunque io sia, per cui me ne andrò desideroso a Lautrec per vedere colei in cui la gioia si lega al pregio, colei che voglio vedere; perché se non vedessi subito la sua aggraziata persona e le sue piacevoli fattezze, non mi considererei un sincero innamorato; perché con belle parole lega e slega in modo aggraziato ed educa chi non sapesse niente.
III. [Raimon Izarn] Guiraut Riquier,
Guiraudet lo Ros non fu mai tormentato dalla sua signora nel modo in cui lo sono
io per la più nobile che mai vi fosse, e non ne sa niente chi non conoscesse
ciò; e se potessi vedere Marchesa salvando il suo onore, la vedrei volentieri; e
donna Saisa, sebbene abbia belle risposte e parli in modo aggraziato, non mi
piace e non mi piacerebbe come Marchesa, che quanto al fascino non ha pari.
Testo: Harvey - Paterson 2010. – Rialto 7.xi.2016. Ms.: 76r (74r numerazione nuova). Edizioni critiche: S. L. H. Pfaff, «Guiraut Riquier», in Carl August Friedrich Mahn, Die Werke der Troubadours in provenzalischer Sprache, 4 voll., Berlin 1846-1886, vol. IV, p. 233; Emil Levy, «Le troubadour Paulet de Marselha», Revue des langues romanes, 21, 1882, pp. 261-289, a p. 284; Isabel de Riquer, «Las poesias del trovador Paulet de Marselha», Boletín de la Real Academia de Buenas Letras de Barcelona, 38, 1979-1982, pp. 133-205, a p. 178; Maria Pia Betti, «Le tenzoni del trovatore Guiraut Riquier», Studi mediolatini e volgari, 44, 1998, pp. 7-193, a p. 103; Ruth Harvey - Linda Paterson, The Troubadour “Tensos” and “Partimens”. A Critical Edition, 3 voll., Cambridge 2010, vol. II, p. 811. Altre edizioni: Vincenzo De Bartholomaeis, Poesie provenzali storiche relative all’Italia, 2 voll., Roma 1931, vol. II, p. 188 (solo str. I, IV, testo Pfaff, Levy); Carlos Alvar, Textos trovadorescos sobre España y Portugal, Madrid 1978, p. 170 (str. I, IV, testo Levy); Bernard Bonnarel, Las 194 cançons dialogadas dels trobadors, Paris 1981, p. 184 (testo Pfaff); Isabel de Riquer, «Sobre un tornejamen provensal (319,7a)», Anuario de Filología, 9, 1983, pp. 335-341 (testo Riquer); Isabel de Riquer, Paulet de Marselha. Un provençal a la cort dels reis d’Arago, Barcelona 1996, p. 114 (testo Riquer); Maria Pia Betti, Rialto 10.iv.2002. Metrica: a10 b10’ a10 b10’ b10’ a10 a10 b10’ b10’ (Frank 297:4). Quattro strofe unissonans di nove versi. Rime: -os, -ia. Betti, «Le tenzoni», p. 106, sottolinea che la mancanza di interazione tra gli interlocutori rende il testo molto simile ad uno scambio di coblas a quattro voci. Note: Posto che il re di Puglia menzionato nel testo è Manfredi, morto nel 1266, il torneyamen è antecedente a tale data; poiché Paulet, identificabile con Paulet de Marselha, è attivo in Aragona tra il 1262 e il 1267, dove sostenne una politica antiangioina anche qui manifesta, Harvey - Paterson, The Troubadour “Tensos” and “Partimens”, p. 816, adottano una datazione di massima compresa tra il 1262 e il 1266. Joseph Anglade, Le troubadour Guiraut Riquier: étude sur la décadence de l’ancienne poésie provençale, Bordeaux-Paris 1905, pp. 88-96 e Betti, «Le tenzoni», pp. 105-107, propongono con vari argomenti una data gravitante attorno al 1264 (cfr. Circostanze storiche). 1-2. A Jordan (Jordan IV de l’Isle-Jourdain) viene chiesto di scegliere tra la località di Livernon (dép. Lot, arr. Figeac) e quella di Lautrec (dép. Tarn, arr. Castres), vale a dire tra le due dame ivi residenti, di cui solo alla seconda è possibile dare un nome: si tratta infatti di Vaqueira de Montelimart, moglie di Pietro di Lautrec, alla morte del quale sposò proprio Jordan IV (ca. 1270). Su Jordan si vedano le Circostanze storiche. 5. Raimon Yzarn, signore di Launac, è il cugino di Jordan IV (cfr. Circostanze storiche). 6. «Marqueza was no doubt Marqueza of Les Baux, first wife of Enric II of Rodez whom she married in 1256» (Harvey - Paterson, The Troubadour “Tensos” and “Partimens”, p. 816, con precedente bibliografia). Per Na Sayssa Anna Radaelli, “Dansas” provenzali del XIII secolo. Appunti sul genere ed edizione critica, Firenze 2004, pp. 158-159, ha argomentato, con ottime ragioni, che si tratti di Saisa di Montaignon, che compare in una dansa dedicata a Beatrice di Provenza moglie di Carlo d’Angiò (Sa gaia semblansa, BdT 244.12). 7-8. Su Paulet (de Marselha) cfr. Circostanze storiche. Il re menzionato al v. 7 è Alfonso X di Castiglia e León, mai nominato da Paulet de Marselha altrove, ma certo noto come uno dei maggiori mecenati del suo tempo e schierato contro Carlo d’Angiò in diversi momenti, come emerge dai sirventesi di Raimon de Tors. Al v. 8 il rex Apuliae (che ai vv. 30-31 è descritto come ostile alla chiesa) è Manfredi, come evidenzia Betti, «Le tenzoni», p. 107, non Carlo d’Angiò alleato del papa. Paulet de Marselha parteggia per lo svevo anche in L’autrier m’anav’ab cor pensiu (BdT 319.6) e in Ab marrimen et ab mala sabensa (BdT 319.1; per entrambi cfr. Anglade, Le troubadour Guiraut Riquier, p. 89), ciò che sarebbe ben coerente con la richiesta di Guiraut Riquier. 19-20. Guiraudet lo Ros è il trovatore registrato nei repertori come Guiraudo lo Ros (BdT 240); ma egli stesso si firma come Guiraudet in Aujatz la derreira canso (BdT 240.5) nella tornada omessa nell’edizione di Anna Maria Finoli («Le poesie di Giraudo lo Ros», Studi medievali, s. III, 15, 1974, pp. 1051-1106, ma cfr. Giorgio Barachini, Il trovatore Elias de Barjols, Roma 2015, pp. 332-333 e Id., «La tradizione di Peire d’Alvernhe e altri appunti», Carte romanze, 2, 2014, pp. 291-323, a p. 315). Secondo Levy, «Le troubadour Paulet de Marselha», p. 289, Riquer, «Las poesias», p. 182, Betti, «Le tenzoni», p. 107, vi è in questi versi un riferimento all’incipit e ai primi versi di Amors mi destrenh e·m greya (BdT 240.3). 30-31. Su questi versi cfr. Circostanze storiche e la nota ai vv. 7-8. [gb] Jordan Raimon Izarn Paulet de Marselha IdT |