c. 3r1-1: sopra lo specchio di scrittura, di mano più tarda: Caroli strotij. Sulla r. 2, distribuito a sinistra e a destra della rubrica Girald de burnell, c’era il nome del primo possessore, Benedetto Varchi («Di Benedetto Varchi» recitava la nota di proprietà). Potrebbe essere stato lui a cancellare tutta la riga di scrittura assegnando la proprietà del codice all’amico Carlo Strozzi, del quale sempre lui potrebbe aver scritto il nome. 🔗
c. 3r2: la doppia l finale della rubrica è tagliata da un tratto orizzontale puramente esornativo (solo una volta, all’interno di parola a c. 43v, r. 8, abbrevia la e nel nome Guillem). Quanto al codice, risale alla fine del CV secolo se non, forse più probabilmente, ai primi del XVI. La scrittura non è propriamente umanistica: lo scriba cerca di imitare (come testimoniano le numerose correzioni di grafie e addirittura la sostituzione frequentissima di s tonda con s diritta, specie in fine di parola) la littera textualis moderna delle sue fonti antiche (perdute). Sta approntando, in più tempi, una copia tendenzialmente “fotografica”, che rimane incompiuta. 🔗
c. 3r3: tra la letterina e la prima parola del testo c’è un punto non metrico, che serviva forse a delimitare lo spazio in cui tracciare l’iniziale decorata, non realizzata (compare quasi sempre, all’inizio dei testi); sul margine destro, di mano più tarda: 1. 🔗
c. 3r13: h di deshonors in interlinea di mano del copista. 🔗
c. 3r21: chanzios: z corretta su c. 🔗
c. 3v3: la prima a di amars pare ripassata. Sul margine sinistro, di mano più tarda: 2. 🔗
c. 3v8: graçis corretto su graçit. 🔗
c. 3v10: forse la parola finale sarebbe da trascrivere en[-]manz, perché a fine riga pare ci sia un trattino simile a quelli usati per segnalare che bisogna riunire l’ultimo segmento di parola sulla riga sopra con col primo sulla riga sotto; non è comunque certo, anche perché è più distante del solito. 🔗
c. 3v27: in interlinea sopra amors: al(iter) acors, di mano del copista, in inchiostro più chiaro. 🔗
c. 4r9: pais da plais con l erasa. 🔗
c. 4r15: sul margine destro, di mano più tarda: 3, con un segno a forma di croce sotto. 🔗
c. 4v16: sul margine sinistro, di mano più tarda: 4. 🔗
c. 4v26: so(n): trattino d’abbreviazione più corto e più curvo degli altri. 🔗
c. 5r1: macchia accidentale o forse voluta (anche all’inizio della strofa seguente). 🔗
c. 5v6: sul margine sinistro, di mano più tarda: 5. 🔗
c. 5v9: h di chabar in interlinea. 🔗
c. 5v14: su estanz segno accidentale in inchiostro nero diverso da quello del testo. 🔗
c. 5v15: c’è forse un leggero segno obliquo di biffatura sul secondo na di malanananz. 🔗
c. 5v20: chi più sottile, forse su rasura, ma di mano del copista. 🔗
c. 5v23: s di es su correzione (forse s diritta su s tonda). 🔗
c. 6r6: sul margine destro, di mano più tarda: 6. 🔗
c. 6r22: sul margine destro: al(iter) guirenz, di mano del copista, in inchiostro più chiaro, con segno di richiamo in interlinea su ualenz. 🔗
c. 6r23: sul margine destro, su due righe: al(iter) Qeu ren | non pois, di mano del copista, in inchiostro più chiaro (alternativa corrispondente all’intero verso) con segno di richiamo in interlinea su Qe. 🔗
c. 6v12: umilitaz da umiltaz, con seconda i in interlinea. Le ultime sei righe della carta 6v sono bianche, con rigatura. 🔗
c. 7r: contiene l’ultima canzone della sezione di Giraut de Borneill, trascritta in inchiostro più chiaro delle precedenti; seguono la c. 7v bianca e poi Folchet de marseilla in inchiostro più scuro anche della canzone 6 di Giraut de Borneill (trascrizioni effettuate dalla stessa mano in tre momenti diversi). 🔗
c. 7r2: sul margine destro, di mano più tarda: 7. 🔗
c. 7r11: fais con f ripassata (forse da altra mano). 🔗
c. 7r17: lacuna di un verso segnalata da 5 puntini. 🔗
c. 7r22: la trascrizione si interrompe all’inizio della sestultima riga (trascritta la sola prima sillaba del verso); il resto della pagina è bianco; segue c. 7v bianca con rigatura, prima che inizi la sezione di Folchetto di Marsiglia a c. 8r. 🔗
c. 8r1: sul margine destro, di mano più tarda: 1. 🔗
c. 8r10: v (non u) di valor corretta su lettera non più riconoscibile, forse m. 🔗
c. 8r11: z di faiz corretta su t. 🔗
c. 8r14: s di qes su correzione (forse s diritta su s tonda). 🔗
c. 8r22: g di mages corretta su q con inchiostro più scuro, forse da altra mano. 🔗
c. 8v6: fan aggiunto sul margine sinistro, con segno di richiamo dopo semblant. 🔗
c. 8v9: s di qis su correzione; sul margine sinistro, di mano più tarda: 2. 🔗
c. 8v10: z di uenz su correzione. 🔗
c. 8v11: ges corretto su qes. 🔗
c. 8v17: s diritta di si corretta su s rotonda. 🔗
c. 8v20: s finale diritta di sabeis corretta su s rotonda. 🔗
c. 8v27: semblansa appare in inchiostro un po’ più scuro (forse correzione o integrazione successiva, ma di mano del copista). 🔗
c. 9r8: sul margine destro, su due righe: al(iter) Mas eu tenc ben | p(er) probat ço qom ue, con segno di richiamo nel testo sopra Mas, di mano del copista, con inchiostro diverso. 🔗
c. 9r12: sul margine destro, di mano più tarda: 3. 🔗
c. 9r14: s diritta finale di eus su correzione. 🔗
c. 9r20: s diritta finale di pens su correzione. 🔗
c. 9v8: s finale diritta di es corretta su s rotonda. 🔗
c. 9v14: retendrai: prima r corretta forse su n. 🔗
c. 9v21: sul margine sinistro, di mano più tarda: 4. 🔗
c. 10r17: s diritta di qes su correzione (forse su s tonda). 🔗
c. 10r24: sul margine destro, di mano più tarda: 5. 🔗
c. 10v11: escien scritto sconfinando sul margine destro (incidente non abituale, che si ripete alla r. 16 e in qualche altra pagina); s diritta corretta su s tonda. 🔗
c. 10v15: sbarretta verticale in interlinea a indicare la separazione da effettuare fra nom e naire (ce ne sono diverse nel codice, aggiunte posteriormente forse dal copista o, forse più probabilmente, da un lettore successivo). 🔗
c. 11r4: maltraids: sul terzo tratto della m c’è un puntino; il copista di c non usa mettere i puntini sulle i; dunque, se non è accidentale e c’è una correzione incongrua della lezione giusta maltraids, è forse da attribuire a un lettore-revisore; un puntino sulla i è a c. 90v, nella prima riga della seconda strofa di Peirol 6, e sette sono nei due sonetti di Dante da Maiano a c. 138v; le cc. 90v-91r sono le ultime scritte prima delle 94 pagine bianche con sola rigatura che precedono i sonetti di Dante da Maiano a c. 138v. 🔗
c. 11r2: sul margine destro, di mano più tarda: 6. 🔗
c. 11r19: segno verticale (i? segno accidentale?) sulla c di che, probabilmente lasciato da un lettor posteriore. 🔗
c. 11r22: manca un verso a fine strofa, segnalato da puntini. 🔗
c. 11r26: la e di malenansa è di lettura difficoltosa a causa di una macchiolina d’inchiostro. 🔗
c. 11v1: sul margine sinistro, di mano più tarda: 7. 🔗
c. 11v17: sul margine sinistro, con segno di richiamo sopra mon: al(iter) se el nomen · | Li dolçesgard qim fan | semblan paruen · . 🔗
c. 11v22: segno d’inchiostro nero accidentale sopra lais. 🔗
c. 11v25: 2 righe bianche alla fine della c. 11v e una riga bianca all’inizio di c. 12r (forse lasciata per l’unica rubrica mancante di tutto il manoscritto). 🔗
c. 12r1: sul margine destro, di mano più tarda: 8. 🔗
c. 12r8: sul margine sinistro: al(iter) crezensa, con segno di richiamo su pliuensa. 🔗
c. 12r11: s diritta di pos corretta su s tonda. 🔗
c. 12r17: conusc di lettura non certissima (comisc?). 🔗
c. 12r18: su miels, in interlinea, di mano del copista: al(iter) mais. 🔗
c. 12r26: sul margine destro, di mano più tarda: 9. 🔗
c. 12v5: su tanz, in interlinea, di mano del copista: al(iter) cenz. 🔗
c. 12v8: su pres, in interlinea, di mano del copista: al(iter) tes. 🔗
c. 12v9: trop madirat da trop nadirat, con n cancellata e m inserita nello spazio fra le due parole; su Qar, in interlinea, di mano del copista: al(iter) qant. 🔗
c. 12v17: su dinz, in interlinea, di mano del copista: al(iter) en sui. 🔗
c. 12v21: su captel, in interlinea, di mano del copista: al(iter) çab del. 🔗
c. 12v24: su trop, in interlinea, di mano del copista: al(iter) mal. 🔗
c. 12v25: merces sconfina sul margine destro, di mano del copista. 🔗
c. 13r2: sul margine destro, di mano più tarda: 10. 🔗
c. 13r8: l’asta della q di relinqis prosegue leggermente verso sinistra (il copista stava per scrivere g, ma si è accorto in tempo dell’errore). 🔗
c. 13r25: amar da amare con e biffata (forse non dal copista). 🔗
c. 13v2: sul margine sinistro, di mano più tarda: 11. 🔗
c. 13v11: aissa di Laissal in inchiostro più scuro, su rasura, di mano del copista. 🔗
c. 13v12: segno in interlinea sopra la e di deue, ma pare accidentale. 🔗
c. 13v22: ma da mia, con i espunta. 🔗
c. 13v24: dopo cansons il resto della riga e la riga seguente sono vuote; poi c’è la rubrica Folchet, poi l’ultima riga è vuota. 🔗
c. 14r1: sul margine destro, di mano più tarda: 12. 🔗
c. 14r9: su fermaz, in interlinea: al(iter) pausaz. 🔗
c. 14r23: sul margine destro, di mano più tarda: 13. 🔗
c. 14v4: ritoccata la seconda e di ueers; poghes pare su rasura. 🔗
c. 14v13: sulla nota tironiana per la congiunzione e pare ci sia un tentativo di correzione, non molto chiaro e probabilmente di mano di un lettore posteriore (per arrivare a ni?). 🔗
c. 14v23: sul margine sinistro, di mano più tarda: 14. 🔗
c. 15r7: s tonda di son corretta in s diritta; a qeu segue s erasa. 🔗
c. 15r13: s tonda di rics corretta in s diritta. 🔗
c. 15r24: sulla a di mais sbaffo accidentale d’inchiostro più scuro. 🔗
c. 15r27: riga vuota a fine pagina con segno ondulato al centro. 🔗
c. 15v1: sul margine sinistro, di mano più tarda: 15. 🔗
c. 15v8: s diritta di Qes corretta su s tonda. 🔗
c. 15v10: in interlinea su s(er)uidor: al(iter) sufridor. 🔗
c. 15v22: in interlinea su recressuz: al(iter) retenguz. 🔗
c. 16r8: sul margine destro, di mano più tarda: 16. 🔗
c. 16r19: qe mapoderera di mano più tarda, in inchiostro più scuro su una lacuna segnalata da puntini; cfr. F. Feriozzi, «La mano di Giovanni Maria Barbieri nel canzoniere provenzale c (Biblioteca Medicea Laurenziana, Plutei 90 inf. 26)», Cultura Neolatina, LXXXIII, 2023, pp. 61-68; sul margine destro, di mano del copista, su due righe: ço apoderera | qeil mapodera. 🔗
c. 16r22: ire di mano più tarda (la stessa della riga 19) in inchiostro più scuro su una lacuna segnalata da puntini; di mano del copista sul margine destro, su due righe: Qina | Ire. 🔗
c. 16v15: sul margine sinistro, di mano più tarda: 1. 🔗
c. 16v20: eslaissaz da eslailassaz, con la cancellato. 🔗
c. 17r15: ms. lvçenç. 🔗
c. 17r16: sul margine destro, di mano più tarda: 2. 🔗
c. 17r17: segno di richiamo dopo gentz, ma non è stato riportato nulla sui margini. 🔗
c. 17r24: eus forse completato posteriormente (la e di solito non ha il terzo tratto che risale e l’inchiostro pare più chiaro). 🔗
c. 17r27: la z di plaçenz pare ripassata. 🔗
c. 17v2: la s di rens pare corretta su c dal copista. 🔗
c. 17v6: ge(n)çer qes forse integrato da altra mano (l’occhiello della g è diverso e l’inchiostro un po’ più scuro). 🔗
c. 17v17: sul margine sinistro, di mano più tarda: 3. 🔗
c. 18r12: sul margine destro, di mano più tarda: 4. 🔗
c. 18r22: traior corretto su rasura. 🔗
c. 18v6: in interlinea su uenc: al(iter) uolc. 🔗
c. 18v13: N di Ni forse ripassata su altra lettera. 🔗
c. 18v24: sul margine sinistro, di mano più tarda: 5. 🔗
c. 19r11: a fine riga c’è un trattino obliquo identico a quelli usati per unire le parole spezzate dall’andata a capo. 🔗
c. 19r25: a fine componimento tre righe vuote con piccoli tratti di penna a mo’ di fregio (per indicare la fine del testo; aggiunti presumibilmente da un lettore e non dal copista, come tutti i segni che marcano la fine dei componimenti anche quando questi non sarebbero conclusi). A c. 19v l’impaginazione è a due colonne. 🔗
c. 19vA3: sul margine sinistro, di mano più tarda: 6. 🔗
c. 19vA17: Aueç mon cor laçat (e) pres è un verso aggiunto sul margine sinistro dal copista, con linea che indica dove si deve collocare nella colonna. 🔗
c. 19vA26: eu in interlinea, di mano del copista. 🔗
c. 19vB21: trattino su i di guarir. 🔗
c. 19vB24: trattino su i di qi. 🔗
c. 20rA25: inuera per muera. 🔗
c. 20vA6: u di esguardaz in interlinea, di mano del copista. 🔗
c. 21rB2: h di eschapa in interlinea di mano del copista. 🔗
c. 21vB21: seguono un fregio di fine componimento a fine riga 21 e al centro della riga 22 della colonna B (tratto ondulato con punto sopra e sotto, aggiunti presumibilmente da un lettore) e 5 righe bianche; poi sono bianche le cc. 22rv. A c. 23r Lensegnament darnald de miroill è trascritto a tutta pagina, coi vv. scritti di seguito e separati da un punto. Da c. 23v diventa regolare la distribuzione di tre vv. interi per riga. 🔗
c. 23r4: sul margine destro, di mano più tarda: 1. 🔗
c. 23r5: uirgili ha i trattini sulle i (il primo malfatto, forse accidentale). 🔗
c. 23r12: uns preceduto da rasura. 🔗
c. 23r19: ces è di lettura malcerta; non è ço come legge Pelaez 1899 (E s(i)o es non es guaire Stengel 1899). Le abbreviazioni si riferiscono a M. Pelaez, «Il canzoniere provenzale c (Laurenziano Pl. 90 Inf. 26)», Studj di filologia romanza, 7, 1899, pp. 244-401 e a E. Stengel, Die altprovenzalische Liedersammlung c der Laurenziana in Florenz. Nach einer in seinem Besitz befindlichen alten Abschrift, Greifswald 1899. 🔗
c. 23r24: a qi uol va a capo ed era prevista una letterina decorata. 🔗
c. 23v5: in interlinea sopra les leiz: al(iter) es leç, di mano del copista. 🔗
c. 23v8: s di es corretta su i. 🔗
c. 23v14: all’inizio della riga era prevista una letterina decorata. 🔗
c. 23v16: q di requer corretta su altra lettera, forse i. 🔗
c. 23v24: qui il copista va a capo ed era prevista una letterina decorata. 🔗
c. 23v27: dopo ben c’è un segnetto in interlinea, probabilmente di separazione delle parole (forse del copista, forse di un lettore posteriore). 🔗
c. 24r17: sz di a qesz ripassate su tz. 🔗
c. 24r21: rasura dopo ab. 🔗
c. 24v4: qui il copista va a capo ed era prevista una letterina decorata. 🔗
c. 24v9: dreiturer da dreuturer corretto mediante rasura. 🔗
c. 24v10: qui il copista va a capo ed era prevista una letterina decorata. 🔗
c. 24v15: qui il copista va a capo ed era prevista una letterina decorata. 🔗
c. 24v18: ni a: lettura di Stengel 1899 (ma Pelaez 1899). 🔗
c. 25r13: dopo il salto di una riga e la rubrica, il testo seguente è scritto su due colonne andando a capo alla fine di ogni verso. 🔗
c. 25r16: sul margine destro, di mano più tarda: 2. 🔗
c. 25rA21: rasura di una s dopo podeç. 🔗
c. 25vA9: in interlinea su (et) auinenz: al(iter) conoisenz. 🔗
c. 25vA15: e la: sembra che il copista abbia scritto e, modificando poi la lettera in nota tironiana. 🔗
c. 25vB23: fra qeu e sai c’è forse una piccola sbarretta per dividere le parole, se non è un’erronea l su cui è stata tracciata la s. 🔗
c. 26rA9: su dautrafar un lettore forse posteriore ha messo una sbarretta (apostrofo?) fra r e a per dividere le parole. 🔗
c. 26rB6: l di bel ripassata su i. 🔗
c. 26rB18: i di compaignon in interlinea. 🔗
c. 26rB20: dopo me di metorn c’è in interlinea una piccola sbarretta, forse di separazione in me torn (ma forse è il prolungamento dell’ultimo tratto della e, come a c. 29rA, r. 2, a c. 29rB, r. 25, a c. 29vA, r. 18 etc.). 🔗
c. 26rB21: su sospir: al(iter) consir. 🔗
c. 26vA1: pro in interlinea di mano del copista; a di trab ripassata su e; dopo la prima a c’è un segno verticale in interlinea come se un lettore avesse voluto dividere la parola (erroneamente) dopo tra. 🔗
c. 26vA3: in interlinea di mano del copista sopra chaira: al(iter) faç. 🔗
c. 26vA18: rasura dopo ai. 🔗
c. 26vA20: faç corretto su fas. 🔗
c. 26vB22: e erasa dopo torn. 🔗
c. 27r19: ultima parola del componimento al centro della riga, subito sopra la rubrica del testo che segue, scritto a tutta pagina e tre versi per riga (ma il copista non riesce a mantenere la divisione netta dei versi nelle pagine seguenti), salvo le prime tre righe che lasciano lo spazio per l’iniziale decorata mai eseguita e hanno solo due versi ciascuna. 🔗
c. 27r22: sul margine destro, di mano più tarda: 3. 🔗
c. 27rA8: bel ripetuto (cancellato il primo). 🔗
c. 27rA10: plueia su rasura. 🔗
c. 27rB15: salf su rasura. 🔗
c. 27r26: s di uerais in interlinea di mano del copista. 🔗
c. 27v1: ms. vbs. 🔗
c. 27v11: segno verticale fra a e u di dautra (probabilmente accidentale, o forse l integrata fuori posto per arrivare ad aultra). 🔗
c. 27v15: be sel corretto su rasura. 🔗
c. 27v17: s diritta di ius corretta su s tonda. 🔗
c. 28r21: i di leandier in interlinea. 🔗
c. 28vA15: Il testo è su due colonne, andando a capo alla fine di ogni verso (il primo è spezzato in due per far posto all’iniziale decorata non eseguita). Sul margine sinistro, di mano più tarda: 4. 🔗
c. 28vB22: aculliir su rasura (correzione maldestra per acuillir, cui si cerca di rimediare mettendo un trattino a metà dell’asta della prima l). 🔗
c. 29rA2: do(m)na aggiunto in interlinea, di mano del copista. 🔗
c. 29rA3: lhes risultato (di lettura malcerta) di una correzione. 🔗
c. 29rA7: i erasa dopo sab. 🔗
c. 29rA14: il secondo qe è su rasura. 🔗
c. 29rA21: pesar corretto su rasura. 🔗
c. 29rA26: b di sab corretta su rasura. 🔗
c. 29vA19: lettera erasa dopo drei. 🔗
c. 30rA3: erasa t fra grat e ab. 🔗
c. 30rA12: calfar corretto su rasura. 🔗
c. 30rA14: lettera erasa dopo de di de streiches. 🔗
c. 30rB17: riga senza testo, dopo la quale c’è la rubrica (r. 18) e il copista ricomincia a scrivere, dalla r. 19, a tutta pagina con più versi per riga. 🔗
c. 30r20: sul margine destro, di mano più tarda: 5. 🔗
c. 30v7: ch di Paubrenrichir ripassato. 🔗
c. 30v24: sul margine sinistro di mano più tarda: 6. 🔗
c. 31r26: sul margine destro, di mano più tarda: 7. 🔗
c. 31v23: sul margine sinistro di mano più tarda: 8. 🔗
c. 31v24: sul margine sinistro di mano del copista, con richiamo a inizio v.: al(iter) mandet. 🔗
c. 32r7: x di rix corretta su lettera non distinguibile (c? r?). 🔗
c. 32r19: sul margine destro, di mano più tarda: 9. 🔗
c. 32r22: b di troba corretta su u. 🔗
c. 32v18: sul margine sinistro di mano più tarda: 10. 🔗
c. 32v25: pois corretto forse su pecs, marcando con un lungo trattino la i. 🔗
c. 33r6: s di podes corretta su r. 🔗
c. 33r7: u di mausaz ripassata 🔗
c. 33r8: d di ueder ripassata forse su altra lettera. 🔗
c. 33r12: in interlinea, sopra semblan: al(iter) esgard. 🔗
c. 33r13: in interlinea sopra E faz qe fol: al(iter) esi follei. 🔗
c. 33r18: sul margine destro, di mano più tarda: 11. 🔗
c. 33r19: h di enseinhamen in interlinea con richiamo. 🔗
c. 33v5: denian ricavato da deman aggiungendo un trattino sul terzo tratto della m. 🔗
c. 33v6: spazio bianco corrispondente a circa 4 lettere dopo segno. 🔗
c. 33v13: car corretto su qualcosa di non distinguibile, forse da altra mano. 🔗
c. 33v22: sul margine sinistro di mano più tarda: 12. 🔗
c. 34r8: me di ame ripassato. 🔗
c. 34v7: sul margine sinistro di mano più tarda: 13. 🔗
c. 35r7: sul margine destro di mano più tarda: 14. 🔗
c. 35r20: quattro puntini segnalano la lacuna fra re ed (e). 🔗
c. 35v2: ms. çoi, con una piccola a in interlinea sopra la o. 🔗
c. 35v9: sul margine sinistro di mano più tarda: 15. 🔗
c. 35v13: forse sotto la r di esgar c’è una d erasa. 🔗
c. 35v15: s di plaser corretta forse su r. 🔗
c. 35v20: don e amor separati da un trattino verticale aggiunto posteriormente in interlinea (le parole sono unite nel ms.); l di aultra aggiunta posteriormente. 🔗
c. 35v25: tra c ed a di Doncai è stato posteriormente aggiunto un trattino verticale di separazione. 🔗
c. 36r6: u di guadaing in interlinea. 🔗
c. 36r8: i di deignaz in interlinea e z corretta su r. 🔗
c. 36r11: lettera erasa dopo la seconda n di uNn. Fra la letterina per l’iniziale decorata (non realizzata) e la prima n si vede anche un punto, forse preceduto da un’altra lettera erasa. Sul margine destro, di mano più tarda: 16. 🔗
c. 36r12: ns di Plangenser su correzione. 🔗
c. 36r19: seguono tre righe bianche ( = una strofa). 🔗
c. 36r23: a capd segue uno spazio bianco per 4-5 lettere. 🔗
c. 36v6: sul margine sinistro di mano più tarda: 17. 🔗
c. 36v13: t di pretz corretta forse su c; su enqisa: al(iter) conqisa. 🔗
c. 36v17: seconda i di p(ri)miers aggiunta in interlinea. 🔗
c. 37r8: sul margine destro di mano più tarda: 18. 🔗
c. 37r10: seconda d di da(m)pnadge aggiunta in interlinea. 🔗
c. 37r21: congiunzione e corretta in nota tironiana. 🔗
c. 37v3: sul margine sinistro di mano più tarda: 19. 🔗
c. 37v17: Q maiuscola di Qar corretta su q minuscola. 🔗
c. 38v17: seguono 9 righe e 2 pagine bianche (cc. 38r e 38v) prima di Arnaut Daniel, BdT 29.17. 🔗
c. 39r3: donar donar, con primo donar espunto. Sul margine destro, di mano più tarda: 1. 🔗
c. 39v10: sul margine sinistro di mano più tarda: 2. 🔗
c. 39v24: seguono tre righe bianche e 14 righe bianche all’inizio di c. 40r. 🔗
c. 40r16: sul margine destro di mano più tarda: 3. 🔗
c. 40v4: lacuna dopo uo segnalata da quattro puntini. 🔗
c. 40v14: trattino aggiunto forse posteriormente sulla seconda i di cuiiois. 🔗
c. 40v17: sul margine sinistro di mano più tarda: 4. 🔗
c. 40v22: segno in interlinea dopo a di abar, forse una b aggiunta posteriormente (correzione superflua poi cancellata). 🔗
c. 41r18: tra a e r di ar segno simile a una i, d’altra mano. Sul margine destro, di mano più tarda: 5. 🔗
c. 41v2: in interlinea su reguart: al(iter) mesgart. 🔗
c. 41v22: sul margine sinistro di mano più tarda: 6. 🔗
c. 42r10: i di dieus in interlinea con segno di richiamo. 🔗
c. 42r24: sul margine destro di mano più tarda: 7. 🔗
c. 42v3: salto di un verso segnalato con sette puntini. 🔗
c. 42v16: ni su rasura di circa quattro lettere. 🔗
c. 42v25: sul margine sinistro di mano più tarda: 8. 🔗
c. 43r18: segue una strofa trascritta dal copista sul margine destro, con segno di richiamo sul margine sinistro fra la strofa precedente e la tornada. 🔗
c. 43r23: sul margine destro di mano più tarda: 9. 🔗
c. 43v8: guill(e)m abbreviato guillm con tratto che taglia orizzontalmente le ll. 🔗
c. 43v9: n di can su correzione. 🔗
c. 43v18: qen forse corretto da qeu. 🔗
c. 43v21: h di deschauçic in interlinea. 🔗
c. 44r2: sul margine destro di mano più tarda: 10. 🔗
c. 44r4: lacuna dopo lor segnalata da quattro punti. 🔗
c. 44r12: a ric seguono puntini, con integrazione sul margine destro, di mano del copista, della parte mancante. 🔗
c. 44r21: Qio ui su rasura. 🔗
c. 44v3: sul margine sinistro di mano più tarda: 1. 🔗
c. 44v16: can su rasura. 🔗
c. 45r12: bianche le restanti 15 righe di c. 45r e l’intera c. 45v. 🔗
c. 46r3: sul margine destro di mano più tarda: 1. 🔗
c. 46r9: ç di çascun corretta su s. 🔗
c. 46r17: ç di pieç forse corretta su altra lettera. 🔗
c. 46r23: mi in interlinea (la i ha il trattino, forse aggiunto posteriormente). 🔗
c. 46v5: sul margine sinistro di mano più tarda: 2. 🔗
c. 47r3: sul margine destro di mano più tarda: 3. 🔗
c. 47r11: en aggiunto in interlinea di mano del copista. 🔗
c. 47r18: tra que e ui piccoli segni in inchiostro più scuro, accidentali. 🔗
c. 47v8: sul margine sinistro di mano più tarda: 4. 🔗
c. 48r8: tot su correzione, che pare di mano del copista, benché Pelaez 1899 ne dubiti. 🔗
c. 48r13: sul margine destro di mano più tarda: 5. 🔗
c. 48r16: tot su rasura. 🔗
c. 48v2: la i e la e di traien appaiono legate in modo inusitato. 🔗
c. 48v6: s di bels aggiunta dopo dal copista in inchiostro più chiaro. 🔗
c. 48v16: sul margine sinistro di mano più tarda: 6. 🔗
c. 48v21: h di eschapei in interlinea aggiunta dal copista. 🔗
c. 49r1: aillor da allor con i aggiunta posteriormente fra a e l sulla stessa riga. 🔗
c. 49r11: nota tironiana sovrapposta a e. 🔗
c. 49r19: sul margine destro di mano più tarda: 7. 🔗
c. 49r26: auna corretto su qualcosa di non decifrabile. 🔗
c. 49v15: difficile decidere se sia da leggere noil o sia un erroneo uoil. 🔗
c. 49v22: sul margine sinistro di mano più tarda: 8. 🔗
c. 50r1-2: lacuna di un verso segnalata da una decina di puntini distribuiti sulle prime due righe. 🔗
c. 50r24: sul margine destro di mano più tarda: 9. 🔗
c. 50v18: -s di ses su correzione. 🔗
c. 50v26: sul margine sinistro di mano più tarda: 10. 🔗
c. 51r4: picolo trattino verticale in interlinea dopo la r in dautramansa (aggiunto posteriormente per separare le parole). 🔗
c. 51r21: sul margine destro di mano più tarda: 11. 🔗
c. 51v13: prima s di senssal tonda e seconda dritta. 🔗
c. 51v17: sul margine sinistro di mano più tarda: 12. 🔗
c. 51v26: rasura dopo il secondo de. 🔗
c. 52r16: sul margine destro di mano più tarda: 13. 🔗
c. 52r20: r di fermad in interlinea, di mano del copista. 🔗
c. 52v13: sul margine sinistro di mano più tarda: 14. 🔗
c. 52v17: beutatz corretto su beutaz. 🔗
c. 53r11: sul margine destro di mano più tarda: 15. 🔗
c. 53v15: sul margine sinistro di mano più tarda: 16. 🔗
c. 54r17: sul margine destro di mano più tarda: 17. 🔗
c. 54r21: z di diz ripassata; da questa riga a quattro righe sotto la pagina è un po’ sporca d’inchiostro. 🔗
c. 54r24: qal sel pare lezione originaria; forse lo stesso copista ha corretto la s in c, biffando la s e aggiungendo c in basso dopo qal; 5 righe di questa sezione della pagina sono comunque un po’ sporcate da uno sbaffo d’inchiostro (anche cuiauan che precede sulla stessa riga si decifra con difficoltà). 🔗
c. 54v10: dopo per spazio vuoto con due puntini. 🔗
c. 54v24: dat, che è la lezione buona, è in interlinea sopra donat, sotto la cui a e la cui t si vedono due puntini d’espunzione (ma c’è una traccia di sottolineatura sotto tutta la parola). Sul margine sinistro, di mano più tarda: 18. 🔗
c. 55v7: prima n di longnans su correzione, sempre che sia una n e non una i preceduta da una lettera cancellata. 🔗
c. 55r21: sul margine destro di mano più tarda: 19. 🔗
c. 56r3: sul margine destro di mano più tarda: 20. 🔗
c. 56r11: lacuna di un verso e mezzo segnalata da mezza riga bianca con 8 puntini. 🔗
c. 56r24: seguono tre righe bianche e c. 56v bianca con rigatura (fine della sezione di Aimeric de Peguillan e inizio della sezione di Aimeric de Belenoi). 🔗
c. 57r2: sul margine destro di mano più tarda: 1. 🔗
c. 57r17: sul margine destro, con richiamo sopra tem: al(iter) enten mal reso ·. 🔗
c. 57v3: sul margine sinistro di mano più tarda: 2. 🔗
c. 57v4: rasura dopo non a partire già dalla seconda n, su correzione (parrebbe su un abbozzo di s). 🔗
c. 57v6: uei su correzione 🔗
c. 57v18: in sieu (incerto su sieu o sien Pelaez 1899, ma pare sieu) l’ultima lettera pare aggiunta dopo che era già stato scritto lesgard. 🔗
c. 57v25: sul margine sinistro di mano più tarda: 3. 🔗
c. 58r24: bianche ultime 3 righe (con fregio forse aggiunto posteriormente tra la prima e la seconda riga) e c. 58v bianca, con rigatura (fine sezione Aimeric de Belenoi e inizio sezione Peire Vidal). 🔗
c. 59r3: sul margine destro di mano più tarda: 1. 🔗
c. 59v6: il tratto della l di uidal risale molto e il punto è all’interno dell’occhiello; lo stesso a c. 60r. 🔗
c. 59v7: sul margine sinistro di mano più tarda: 2. 🔗
c. 60r7: sul margine destro di mano più tarda: 3. 🔗
c. 60r17: seconda i di humilitat aggiunta posteriormente, dalla stessa mano. 🔗
c. 60v7: sul margine sinistro, di mano più tarda: 4. 🔗
c. 60v8: u di conques in interlinea. 🔗
c. 60v10: la s di Qes sembra aggiunta dopo nello spazio fra un originario Qe e fers. 🔗
c. 61r1: sopra qui a: al(iter) qaia. 🔗
c. 61r2: sul margine destro, con segno di richiamo su Deu: al(iter) dun sap gadaing | dira afrenar. 🔗
c. 61r9: sul margine destro di mano più tarda: 5. 🔗
c. 61r12: a fine riga c’è il trattino usato di solito per segnalare le parole spezzate fra le due righe (dunque il copista leggeva o intendeva perço, non per ço). 🔗
c. 61r14: in interlinea su en iug: al(iter) ira. 🔗
c. 61v5: sul margine sinistro, di mano più tarda: 6. 🔗
c. 61v8: lacuna di un verso e mezzo segnalata da 6 puntini (fino a fine riga). 🔗
c. 61v12: lacuna di una parola segnalata da 4 puntini. 🔗
c. 61v17: lacuna di una parola segnalata da 5 puntini. 🔗
c. 61v24: bianche le ultime tre righe, con fregi al centro (forse aggiunti posteriormente) per segnalare la conclusione de componimento. 🔗
c. 62r3: sul margine destro, di mano più tarda: 7. 🔗
c. 62r21: da qui alla fine (r. 23) si tratta in realtà probabilmente di una cobla parodica saldatasi al testo di Peire Vidal in parte della tradizione; cfr. la scheda BEdT 461.175a. 🔗
c. 62r26: sul margine destro, di mano più tarda: 8. 🔗
c. 62v3: h di fah aggiunta posteriormente dal copista, con inchiostro più chiaro. 🔗
c. 62v25: sul margine sinistro, di mano più tarda: 9. 🔗
c. 63r10: seconda u di uulh su correzione. 🔗
c. 63r21: sul margine destro, di mano più tarda: 10. 🔗
c. 63v1-2: n, unica lettera della parola sulla r. 1, collegata a ualhos con trattino obliquo. 🔗
c. 63v6: s di auols erasa (correzione incongrua). 🔗
c. 63v9: donrad su correzione. 🔗
c. 63v14: prima e di enemics aggiunta in interlinea dal copista. 🔗
c. 64r2: riga bianca, fra l’ultima riga del testo di BdT 364.39 e la rubrica di BdT 364.004. 🔗
c. 64r4: sul margine destro, di mano più tarda: 11. 🔗
c. 64v2: la preposizione a è su correzione. 🔗
c. 64v9: u di queil su correzione (da qeieil, si direbbe). 🔗
c. 64v16: sul margine sinistro, di mano più tarda: 12. 🔗
c. 65r21: sul margine destro, di mano più tarda: 13. 🔗
c. 66r3: sul margine destro, di mano più tarda: 14. 🔗
c. 66v12: sul margine sinistro, di mano più tarda: 15. 🔗
c. 67v3: sul margine sinistro, di mano più tarda: 16. 🔗
c. 67v19: Qe ma con ma fuori dal margine destro di r. 17 in inchiostro più chiaro, della stessa mano. 🔗
c. 67v26: sul margine sinistro, subito prima di ricor, sembra ci sia una a biffata. 🔗
c. 68r6: sul margine destro, di mano più tarda: 17. 🔗
c. 68v15: sul margine sinistro, di mano più tarda: 18. 🔗
c. 69r17: sul margine destro, di mano più tarda: 19. 🔗
c. 69r26: seconda r di berard su correzione. 🔗
c. 69v8: r di tengra in interlinea. 🔗
c. 69v20: sul margine sinistro, di mano più tarda: 20. 🔗
c. 70r2: d di lombards ripassata. 🔗
c. 70r11: u di co(n)quisa in interlinea in inchiostro più chiaro. 🔗
c. 70r23: sul margine destro, di mano più tarda: 21. 🔗
c. 70v16: prima m di mamor in interlinea. 🔗
c. 71r4: morir corretto su moirr (ed.: li dis: “Per que morir no·t gics?”); manca il verso seguente, senza che la lacuna sia segnalata. 🔗
c. 71r13: sul margine destro, di mano più tarda: 22. 🔗
c. 71v23: sul margine sinistro, di mano più tarda: 23. 🔗
c. 72r11: l di daultres aggiunta in interlinea, in inchiostro più chiaro. 🔗
c. 72r25: manca l’ultima tornada di un verso, ma avrebbe potuto essere aggiunta nella prima delle due righe vuote a fine pagina. 🔗
c. 72v3: sul margine sinistro, di mano più tarda: 24. 🔗
c. 72v15: meils con trattino sulla i, forse aggiunto posteriormente. 🔗
c. 72v25: lacuna di un verso segnalata da 8 puntini equamente distribuiti fra la r. 24 e la r. 25. 🔗
c. 73r3: sul margine destro, di mano più tarda: 25. 🔗
c. 73r18: lacuna tra ditz e laus segnalata da 5 puntini. 🔗
c. 73v11: sul margine sinistro, di mano più tarda: 26. 🔗
c. 73v18: ni er ni sembra aggiunto dal copista in un secondo momento coin inchiostro più chiaro su uno spazio lasciato bianco. 🔗
c. 73v20: lacuna della parola rima segnalata da 4 puntini. 🔗
c. 74r13: sul margine destro, di mano più tarda: 27. 🔗
c. 74r18: lacuna segnalata da 4 puntini. 🔗
c. 74r22: in interlinea su com: al(iter) qant. 🔗
c. 74v4: e minuscola rifatta su e da inizio verso erasa. 🔗
c. 74v8: t di qaital aggiunta dopo dal copista. 🔗
c. 74v25: sul margine sinistro, di mano più tarda: 28. 🔗
c. 75r1: t di çentacabar aggiunta dopo in inchiostro più chiaro. 🔗
c. 75r17: il resto della c. 75r è lasciato in bianco, con rigatura (10 righe). La canzone finisce con un semplice punto e non col segno che si incontra di frequente a marcare la fine dei componimenti (·:~), che è tuttavia stato aggiunto, forse, posteriormente da un lettore e non dal copista. 🔗
c. 75v3: ai corretto su ac (trattino sulla i, solitamente assente, molto grande). Sul margine sinistro, di mano più tarda: 29. 🔗
c. 75v4: lacuna di un v. segnalata con mezza riga di puntini nel ms. 🔗
c. 75v5: e minuscola di eram su e maiuscola (usata per marcare l’inizio dei vv.) erasa. 🔗
c. 75v9: h di Vinch aggiunta con tratto più sottile e inchiostro più chiaro. 🔗
c. 75v16: s di fis su rasura. 🔗
c. 76r3: sul margine destro, di mano più tarda: 30. 🔗
c. 76r16: u di Quer in interlinea. 🔗
c. 76r17: lacuna di un verso (che in realtà manca dopo trichairitz) segnalata con mezza riga di puntini. 🔗
c. 76r19: lacuna di tre versi segnalata da due mezze righe di puntini. 🔗
c. 76v10: sul margine sinistro, di mano più tarda: 31. 🔗
c. 76v21: ab aggiunto in interlinea. 🔗
c. 76v24: seguono tre righe bianche e l’intera c. 77r bianca con rigatura (fine della sezione di Peire Vidal e inizio di quella di Peire Raimon de Tolosa). 🔗
c. 77v3: sul margine sinistro, di mano più tarda: 1. 🔗
c. 77v16: h di richor corretta su b. 🔗
c. 77v21: uas mis de in grafia molto più tarda e malcerta su rasura (attribuita a Giovanni Maria Barbieri; cfr. la nota a c. 16r, r. 18). 🔗
c. 78r11: sul margine destro, di mano più tarda: 2. 🔗
c. 78r16: n di mantas su correzione. 🔗
c. 78v9: sul margine sinistro, di mano più tarda: 3. 🔗
c. 79r2: qui, come sporadicamente altrove, c’è una i del tutto decontestualizzata (qui prima di fort) che è verosimilmente un segno di riempimento a fine riga del modello, scritto in littera textualis moderna e decisamente più antico di c. 🔗
c. 79r15: sul margine destro, di mano più tarda: 4. 🔗
c. 79r17: lacuna di due parole segnalata da 5 puntini. 🔗
c. 79r18: prima e corretta in nota tironiana. 🔗
c. 79v11: sul margine sinistro, di mano più tarda: 5. 🔗
c. 80r6: sul margine destro, di mano più tarda: 6. 🔗
c. 80r22: la seconda s di adeseslai sembra aggiunta dopo dal copista. 🔗
c. 80v2: rubrica in inchiostro leggermente più chiaro rispetto al testo, ma della stessa mano; lo stesso vale per il testo dalla r. 18 in poi. 🔗
c. 80v3: sul margine sinistro, di mano più tarda: 7. 🔗
c. 80v8: mais (e) corretti su rasura. 🔗
c. 81r7: sul margine destro, di mano più tarda: 8. 🔗
c. 81v14: sul margine sinistro, di mano più tarda: 9. Sens allegrage (BdT 205.5) è della stessa mano del testo che precede nella stessa pagina, ma l’inchiostro è un po’ più scuro. 🔗
c. 81v15: la t di chant è stata integrata dopo. 🔗
c. 82r4: -s di torçes aggiunta posteriormente dal copista in interlinea. – -s di mais aggiunta dal copista in interlinea. 🔗
c. 82r15: le rimanenti dodici righe della pagina sono bianche 🔗
c. 82v2: pare che il copista abbia iniziato a scrivere fra, ma abbia corretto sovrapponendo il primo tratto della c di cha(n)tar alla seconda asta della n, ottenendo fai. Sul margine sinistro, di mano più tarda: 1. 🔗
c. 82v23: alla fine del testo seguono tre righe vuote (manca la tornada di 3 vv. dell’ed. Bertoni 1915). 🔗
c. 83r3: sul margine destro, di mano più tarda: 2. 🔗
c. 83r24: seguono tre righe vuote e l’intera c. 83v vuota con rigatura. 🔗
c. 84r3: sul margine destro, di mano più tarda: 1. 🔗
c. 84r8: : qeiel con prima e forse su correzione (per que·l). 🔗
c. 84r20: sul margine destro, di mano più tarda: 2. 🔗
c. 84r21: la i di uoil ha il trattino aggiunto forse posteriormente. 🔗
c. 84r22: nol poirai su rasura. 🔗
c. 84v10: sul margine sinistro, di mano più tarda: 3. 🔗
c. 84v22: l di merauilhar aggiunta dopo, pare su rasura. 🔗
c. 85r5: sul margine destro, di mano più tarda: 4. 🔗
c. 85r22: seguono quattro righe vuote e c. 85v vuota con rigatura (fine della sezione di Peire Bremon e inizio della sezione di Peire Rogier). 🔗
c. 85v12: trauelha sembra ottenuto per correzione a partire da traue ha (inserendo la l e allungando l’asta della h). 🔗
c. 86r3: sul margine destro, di mano più tarda: 1. 🔗
c. 86v12: il testo di Peire Rogier BdT 356.2, del quale c è l’unico manoscritto superstite, è interrotto al primo verso della str. VII; seguono 10 righe bianche e poi, nella stessa c. 86v, un altro testo di Peire Rogier. 🔗
c. 86v24: sul margine sinistro, di mano più tarda: 3. 🔗
c. 87r20: seguono 7 righe bianche e la c. 87v interamente bianca, con rigatura (fine della sezione di Peire Rogier e inizio di quella di Peirol). 🔗
c. 88r3: sul margine destro, di mano più tarda: 1. 🔗
c. 88v3: sul margine sinistro, di mano più tarda: 2. 🔗
c. 89r3: sul margine destro, di mano più tarda: 3. 🔗
c. 89r7: in interlinea su ui: al(iter) no(n). 🔗
c. 89r14: sul margine destro, con richiamo su Qe: al(iter) Don ben sui fol qar | lam pois a lei pesa · 🔗
c. 89v10: sul margine sinistro, di mano più tarda: 4. 🔗
c. 90r5: la prima n di iornnoit pare aggiunta posteriormente fra ior e noit, con trattino in interlinea per separare le due parole; a meno che la correzione, vista la dislocazione del trattino verticale sul primo tratto della seconda n, non volesse arrivare a jorn ni noit (e in questo caso non sarebbe forse del copista). 🔗
c. 90r7: seconda d di da(m)pnadge aggiunta in interlinea dal copista. 🔗
c. 90r9: -s di naturals aggiunta posteriormente dal copista. 🔗
c. 90r13: fra a e Ora c’è un punto, forse per segnalare dove avrebbe dovuto arrivare l’iniziale decorata. Sul margine destro, di mano più tarda: 5. 🔗
c. 90r15: i di tagnia aggiunta in interlinea. 🔗
c. 90r16: è uno dei rarissimi casi in cui manca nel codice la letterina per l’iniziale decorata (non eseguita). 🔗
c. 90v6: l’inchiostro e l’aspetto della scrittura differiscono al punto da far sospettare un cambio di mano, ma è più probabile che sia la stessa dopo molto tempo, che scrive con minor cura (si osservano delle costanti, come l’identità delle forme di lettera più complesse o di alcuni loro segmenti: la coda di g e la sua relazione col corpo; l’andamento della cedilla di ç e la scelta, come variante di posizione, di z in fine di parola; la forma di s in fine di parola, con la curva inferiore che si prolunga al di sotto della lettera precedente). 🔗
c. 90v8: sul margine sinistro, di mano più tarda: 6. 🔗
c. 90v9: in interlinea su pres: al(iter) chan. 🔗
c. 90v20: ms. ferm mon coradge, con mon espunto. 🔗
c. 90v21: vo di voladge su rasura; sotto si intravedono tre lettere: sal (per anticipo dalla strofa successiva?). 🔗
c. 91r3: sul margine destro, di mano più tarda: 7. 🔗
c. 91r18: in interlinea su Sai chantar: al(iter) voil iugar. 🔗
c. 91r25: bianche l’ultima riga di c. 91r e 94 faciate fra c. 91v e c. 138r. 🔗
c. 138v4: coragge corretto su coradge. 🔗
c. 138v7: Qe corretto su ch. 🔗
c. 138v12: i due trattini obliqui alla fine del rigo a c. 91r significano inequivocabilmente che bisogna unire il segmento di parola a fine riga col segmento all’inizio della riga seguente (così alle righe 8, 11, 19 e 23; nelle prime 90 carte, invece, il trattino è singolo, non doppio); dunque qui il modello avrà avuto ecortesia. 🔗
c. 138v20: nel ms. dopo la letterina q sul margine sinistro, c’era Qel sel, con Qel s eraso. 🔗
c. 138v27: piccolo fregio al centro della riga (fine testo, ma può essere stato aggiunto da un successivo lettore). 🔗