Rialto
Repertorio informatizzato dell’antica letteratura trobadorica e occitana
210.
17a
Guillem de Berguedan
Sirventes ab razon bona
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Guillem de Berguedan
Sirventes ab razon bona
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Testo

Edizione: Martín de Riquer 1996; note: Sara Centili. – Rialto 30.vii.2003.

Mss.

a1 434.

Edizioni critiche / Altre edizioni

Edizioni critiche: Giulio Bertoni «Rime provenzali inedite», Studi di filologia romanza, 8, 1901, pp. 421-484, a p. 432; Martín de Riquer, «El trovador Guilhem de Berguedán y las luchas feudales de su tiempo», Boletín de la Sociedad Castellonense de Cultura, 29, 1953, pp. 247-271, a p. 253;  Martín de Riquer, Guillem de Berguedà, 2 voll., Abadía de Poblet 1971, vol. II, p. 173; Les poesies del trobador Guillem de Berguedà, text, traducció, introducció i notes per Martí de Riquer, Barcelona 1996, p. 272 (riprende con minime variazioni il testo dell’edizione del 1971).

Altra edizione: Giulio Bertoni, Il canzoniere di Bernart Amoros, Fribourg 1911, p. 249.

Metrica e musica

Metrica: a7’ b7 a7’ b7 a7’ b7 a7’ b7 a7’ b7 (Frank 228:1); sei coblas doblas. La canzone di Peire Ramon de Toloza BdT 355.12 presenta delle analogie metriche con questo componimento, poiché è composta di sette coblas unissonans di sei versi che alternano, come questi, eptasillabi femminili e maschili, i cui primi quattro versi presentano, come qui nelle prime due strofe, le rime -ona -oill. L’analogia formale è rilevata sia da Riquer che da Marshall, che ne danno però interpretazioni differenti: secondo Riquer (Guillem, I, pp. 207 e 214; confermato in Riquer, Les poesies, pp. 272-273) Peire Ramon de Toloza imita Guillem de Berguedan, mentre secondo Marshall la derivazione è inversa (John H. Marshall, «Pour l’étude des contrafacta dans la poésie des troubadours», Romania, 101, 1980, pp. 289-335, alle pp. 297-300).

Informazioni generali

Riquer data questa poesia al 1187-1190 per l’allusione a Guizort (v. 25), secondo lui identificabile con Gisors, cittadina della Normandia contesa tra Riccardo Cuor di Leone e Luigi Filippo, più volte citata da Bertran de Born; secondo Riquer proprio la notorietà dei componimenti di Bertran de Born (che parla di Gisors in BdT 80.2, 80.29, 80.31 e 80.45, tutte databili agli anni 1187-1190) avrebbe permesso al trovatore catalano di riferirsi a battaglie così lontane dalla Catalogna (Riquer, Guillem, I, pp. 128-129); a Bertran de Born (Trista v. 57) è poi dedicato il componimento. Per gli altri luoghi e personaggi menzionati, cf. Riquer, Guillem, I, pp. 128-131.

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