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VIII.
Edizione: Maria Pia Betti 1998, con modifiche; note: Maria Pia Betti. – Rialto 10.iv.2002.
R 35r.
Edizioni critiche: Camille Chabaneau, «Cinq tensons de Guiraut Riquier», Revue des langues romanes, 32, 1888, pp. 109-127, a p. 117 (n. 5); Maria Pia Betti, «Le tenzoni del trovatore Guiraut Riquier», Studi mediolatini e volgari, 44, 1998, pp. 7-193, a p. 96.
Ed. 1998: 5 que·m ausi, 13 no·m estranya, 15 que·m er.
Metrica: a10 b10 b10 a10 c 6’ c10’ d10 d10 (Frank, 577:160 e 577:162). Ogni metà del componimento è costituita da due coblas unissonans di otto versi polimetrici e da due tornadas rispettivamente di quattro e due versi. Chabaneau, nella sua edizione, espunge sistematicamente la s della rima -en(s).
Questa volta è Guiraut a dover rispondere all’interrogativo postogli come richiesta di consiglio da Peire Torat; il tema dell’amar desamatz che caratterizza questo scambio di coblas a dittico, in forma epistolare, richiama il testo dialogato tra Aimeric de Pegulhan e Albertet (BdT 10.3), composto agli inizi del sec. XIII. – Ascrivibile all’ultimo periodo narbonese di Guiraut (Joseph Anglade, Le troubadour Guiraut Riquier. Étude sur la décadence de l’ancienne poésie provençale, Paris 1905, p. 102), cioè agli anni immediatamente precedenti il 1270, quella tra Guiraut e Peire è una tenso a distanza (vv. 1 e 23) probabilmente tra due persone che non si conoscono personalmente (v. 26, inserito, però, in una cobla lacunosa); si tratta di una specie di lettera in cui, senza alternanza, le due coblas e le due tornadas di Peire Torat sono seguite da quelle di Guiraut Riquier. Peire Torat non ci è altrimenti noto: Anglade (pp. 101-102) ipotizza che si tratti di un trovatore ospite di Jourdain IV, signore de l’Isle-Jourdain presso cui Guiraut aveva già soggiornato. – Alazais, citata in quanto amica di Dardasier (giudice nel partimen Guilhem Raynier, pus non puesc vezer vos, e sotto il cui nome, secondo Anglade, si nasconderebbe lo stesso Jourdain IV), è forse l’Alazais d’Assilhan che, come risulta dall’epistola Qui a sen et entendemen, vv. 120-121 (n. 1 dell’ed. Joseph Linskill, Les Épîtres de Guiraut Riquier, troubadour du XIIIe siècle, Liège 1985, p. 4), Guiraut visitò nel 1269. Per Anglade, invece, Alazais è un nome di fantasia e vuole soltanto indicare la contessa Vaqueira di Lautrec, amata da Jourdain IV, ipotesi che va nella stessa direzione dell’identificazione da lui proposta circa la figura di Dardasier.