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V.
VI.
VII.
Edizione: Francesco Branciforti 1954; note: Sara Centili. – Rialto 15.iv.2003
Dc 258r (solo la prima strofa), F 51r (solo la prima strofa), I 94v, K 78r, U 134v, a1 398, d 297; in T 88r è una cobla composta di alcuni versi della poesia (vv. 1, 3, 10, 11, 12, 13, 15, 16 più o meno aderenti al testo degli altri testimoni) e due versi inediti.
Edizioni critiche: Vincenzo Crescini, Manualetto provenzale per uso degli alunni delle facoltà di lettere, Verona - Padova 1892, p. 140; Giulio Bertoni, I trovatori d’Italia, Modena 1915, p. 359; Francesco Ugolini, La poesia provenzale e l’Italia. Scelta di testi con introduzione e note, Modena 1939, p. 99; Francesco Branciforti, Il canzoniere di Lanfranco Cigala, Firenze 1954, (Biblioteca dell’Archivum Romanicum: s. I vol. 37), p. 204.
Edizioni diplomatiche: Carl August Friedrich Mahn, «Die provenzalische Liederhandschrift Plut. XLI cod. 43 der Laurenzianischen Bibliothek in Florenz», Archiv für das Studium des neueren Sprachen, 35, 1864, pp. 363-463, a p. 456 (diplomatica di U); Edmund Stengel, Die provenzalische Blumenlese der Chigiana, Marburg 1886, p. 50.
Altre edizioni: François Just-Marie Raynouard, Choix des poésies originales des troubadours, 6 voll., Paris 1816-1821, vol. IV, p. 210; Carl August Friedrich Mahn, Die Werke der Troubadours in provenzalischer Sprache, 4 voll., Berlin 1846-1853, vol. III, p. 122 (riproduce Raynouard); Ernesto Monaci, Testi antichi provenzali raccolti per un corso accademico nella reale università di Roma, Roma 1889, col. 92 (testo di Mahn); Vincenzo De Bartholomaeis, Poesie provenzali storiche relative all’Italia, 2 voll., Roma 1931, (Volumi per la storia d’Italia: 71-72), vol. II, p. 163; Raymond T. Hill - Thomas G. Bergin, Anthology of the Provençal Troubadours, 2 voll., New Haven - London 1973, vol. I, p. 229 (testo di Bertoni 1915).
La tradizione non è omogenea quanto al materiale tradito: soltanto U presenta un testo composto di cinque coblas e due tornadas, mentre ai testimoni principali dell’opera di Lanfranc Cigala IKa1 mancano, rispetto ad U ed al testo edito da Branciforti, la quarta strofa e la seconda tornada; per la prima strofa si aggiungono le testimonianza di Dc e di F (che formano gruppo), mentre T contiene una cobla posticcia composta di versi tratti dalla prima e dalla seconda strofa e di versi nuovi. Di fronte alla tradizione bipartita delle strofe II-III e V-VI-, l’edizione Branciforti oscilla tra le lezioni di IKa1 e quelle di U senza perfetta coerenza e, nella maggior parte dei casi, senza alcuna discussione rispetto alle scelte effettuate. Tra le correzioni ope ingenii si segnala quella del v. 23, con tutta l’apparenza della facilior (IKa1 E s’el annatz, U Mas pero s’il), mentre è rifiutata la lettura di Bertoni, approvata da Ugolini, E s’el a n’Atz poiché «questo personaggio resta sconosciuto alle cronache degli avvenimenti» (Branciforti, Il canzoniere, p. 207).
a10’ b10’ a10’ b10’ c10 c10 c10 b10’ (Frank 368:3); cinque coblas unissonans seguite da una tornada di quattro versi ed una di due. Ben dieci componimenti trobadorici presentano lo stesso schema metrico, nonché gli stessi timbri rimici, tra cui anche il partimen con Guillelma de Rosers dello stesso Lanfranc Cigala (BdT 282.14); secondo Marshall (John Marshall, «Pour l’étude des contrafacta dans la poésie des troubadours», Romania, 101, 1980, pp. 289-335) il modello metrico sarebbe il partimen di Guionet e Raimbaut BdT 238.2, mentre Asperti indica come precedente per l’intera serie la canzone di Gace Brulé RS 1536 (Stefano Asperti, «Contrafacta provenzali di modelli francesi», Messana, 8, 1991, pp. 5-49).
Siventese politico di invettiva contro il marchese Bonifacio II di Monferrato, oscillante tra il partito guelfo e quello imperiale, databile al luglio 1245.