Rialto
Repertorio informatizzato dell’antica letteratura trobadorica e occitana
Peire Guillem de Luzerna
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Peire Guillem de Luzerna
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344.
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Peire Guillem de Luzerna
Testo

Edizione e note: Luca Morlino. – Rialto 10.xii.2005.

Mss.

C 52r, Da 193r, Dc 259r, E 102v, F 58r, G 106v, I 110r, K 95r, c 83r.

Edizioni critiche / Altre edizioni

Edizioni critiche: Pier Enea Guarnerio, Pietro Guglielmo di Luserna trovatore italiano del sec. XIII, Genova 1896, pp. 31-33; Giulio Bertoni, I trovatori d’Italia, Modena 1915, pp. 270-273 (entrambe basate sui mss. CDaDcEFGIc).

Edizioni diplomatiche: Edmund Stengel, Die provenzalische Blumenlese der Chigiana, Marburg 1878, p. 59, Mario Pelaez, «Il canzoniere provenzale c (Laurenziano, Pl. 90 Inf. 26)», Studj di filologia romanza, 7, 1899, p. 384; Henry Teulié e Giorgio Rossi, «L’anthologie provençale de maître Ferrari de Ferrare», Annales du Midi, 14, 1902, p. 530; Giulio Bertoni, Il canzoniere provenzale della Biblioteca Ambrosiana R. 71. sup., Dresden 1912, pp. 345-346.

Altre edizioni: François Juste Marie Raynouard, Choix des poésies originales des Troubadours, 6 voll., Paris 1816-1821, vol. IV, pp. 139-141; Carl August Friedrich Mahn, Die Werke der Troubadours, in provenzalischer Sprache mit einer Grammatik und einem Wörterbuch, 4 voll., Berlin 1846-1886, vol. I, p. 25; Celestino Cavedoni, «Delle accoglienze e degli onori ch’ebbero i trovatori provenzali alla corte dei marchesi d’Este nel secolo XIII», Memorie della Reale Accademia di Modena, 2, 1858, p. 304; Vincenzo De Bartholomaeis, Poesie provenzali storiche relative all’Italia, 2 voll., Roma 1931, vol. II, p. 51.

Metrica e musica

Metrica: a8 b8 a8 b8 b8 c7’ c7’ c7’ b8 (Frank 331:2). Cinque coblas unissonans di nove versi ciascuna, con fronte di due piedi di ottosillabi maschili a rime alternate e una sirma di tre eptasillabi femminili a rima baciata: sia la fronte che la sirma sono poi chiuse da un ottosillabo maschile rimante con l’ultimo verso della fronte; una tornada di tre versi corrispondente agli ultimi tre dello schema.

Informazioni generali

Sirventese etico-politico databile tra il marzo 1226 (rinnovo della Lega Lombarda, cui il poeta allude con la sineddoche Meilan nella quarta cobla, ove si rivolge all’imperatore Federico II, esortandolo a dimostrare il proprio valore) e il novembre 1233 (morte di Giovanna d’Este, la domna celebrata nella quinta cobla e nella tornada). Poiché la celebrazione di Giovanna d’Este è di stampo prettamente cortese e priva di alcuna modulazione amorosa, è improprio parlare di sirventes-canso per questo testo, come dimostra anche il fatto che il suo schema metrico non è originale, bensì ripreso dal primo schema della tenzone tra Gui d’Uissel e il cugino Elias (BdT 194.18 = 136.6).

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