Rialto
Repertorio informatizzato dell’antica letteratura trobadorica e occitana
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Peire Guillem de Luzerna
No·m fai chantar amors ni drudaria
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Peire Guillem de Luzerna
No·m fai chantar amors ni drudaria
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Peire Guillem de Luzerna
Testo

Edizione e note: Luca Morlino. – Rialto 10.xii.2005.

Mss.

C 42v, Da 193r, Dc 259r, E 27r, F 58r, G 106r, I 110r, K 95r, P 65v, R 17v, c 82v.

Edizioni critiche / Altre edizioni

Edizioni critiche: Karl Bartsch, Peire Vidals Lieder, Berlin 1857, p. 65 (basata sui mss. CDcEFGIR); Pier Enea Guarnerio, Pietro Guglielmo di Luserna trovatore italiano del sec. XIII, Genova 1896, p. 34 (basata sui mss. CDaDcEFGIPRc); Giulio Bertoni, I trovatori d’Italia, Modena 1915, p. 278 (basata sui mss. CDaDcEFGIPRc).

Edizioni diplomatiche: Carl August Friedrich Mahn, Gedichte der Troubadours in provenzalischer Sprache, 4 voll.,  Berlin 1856-1873, vol. I, p. 44; Edmund Stengel, «Die provenzalische Liederhandschrift Cod. 42 der Laurenzianischen Bibliothek in Florenz», Archiv für das Studium der neuren Sprachen und Literaturen, 50, 1872, p. 282; Edmund Stengel, Die provenzalische Blumenlese der Chigiana, Marburg 1878, p. 59; Mario Pelaez, «Il canzoniere provenzale c (Laurenziano, Pl. 90 Inf. 26)», Studj di filologia romanza, 7, 1899, p. 383; Henry Teulié e Giorgio Rossi, «L’anthologie provençale de maître Ferrari de Ferrare», Annales du Midi, 14, 1902, p. 529; Giulio Bertoni, Il canzoniere provenzale della Biblioteca Ambrosiana R. 71. sup., Dresden 1912, p. 344.

Altre edizioni: François Juste Marie Raynouard, Choix des poésies originales des Troubadours, 6 voll., Paris 1816-1821, vol. V, p. 315 (solo la prima cobla); Celestino Cavedoni, «Delle accoglienze e degli onori ch’ebbero i trovatori provenzali alla corte dei marchesi d’Este nel secolo XIII», Memorie della Reale Accademia di Modena, 2, 1858, p. 309, n. 57 (solo la seconda cobla); Carl August Friedrich Mahn, Die Werke der Troubadours in provenzalischer Sprache mit einer Grammatik und einem Wörterbuch, 4 voll., Berlin 1846-1886, vol. III, p. 344 (solo la prima cobla).

Metrica e musica

Metrica: a10’ b10 a10’ b10 b10 a10’ b10 (Frank 301:4). Sei coblas doblas di sette versi ciascuna, in cui si possono individuare tre piedi formati da due decasillabi, il primo femminile e il secondo maschile, a rime alternate. I primi due costituiscono la fronte, mentre il terzo la sirma. Fra di essi s’inserisce un verso di legatura (diesi) corrispondente al decasillabo maschile del piede. La fisionomia della sesta cobla è il risultato di una congettura volta a sanare la probabile irregolarità del testo rispetto alla consueta struttura delle coblas doblas: così com’è tràdita, la quinta cobla è isolata. Essendo però seguita da una tornada di tre versi nei soli mss. CER, si suppone che questi fossero i versi finali di una cobla regolare. In altra sede si procederà a una verifica della plausibilità di quest’ipotesi di lavoro sugli altri testi caratterizzati da tale anomalia, che corrispondono a poco più del dieci per cento sul totale dei componimenti in coblas doblas.

Informazioni generali

Sirventese didattico-morale indatabile su base interna. – La struttura del testo richiama, nella loro alternanza, i sottogeneri opposti del desplazer e del plazer. Gli incipit antifrastici delle coblas e le successive riprese all’interno di queste non costituiscono però una mera serie esornativa, ma rappresentano l’ossatura di un discorso etico: servendosi dell’enumerazione, il poeta riassume la propria morale, caratterizzata in particolare dall’elogio della liberalità e dalla critica dell’avarizia. Nella quinta cobla, il tono cortese si evolve poi in senso antimondano e  religioso. – Per l’estraneità allo stile di Peire Guillem, che predilige rime piane e diffuse, si segnala la rima difficile in -ondre, probabilmente ripresa da Guilhem de Saint Gregori (BdT 233.4).

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