Edizione: Peter T. Ricketts 2000; note: Francesco Carapezza, Oriana Scarpati. – Rialto 10.x.2004.
N 50r.
Edizione critica: Peter T. Ricketts (ed.), Contributions à l’étude de l’ancien occitan: textes lyriques et non-lyriques en vers, Birmingham 2000 (AIEO, 9), p. 69.
Altra edizione: Carl August Friedrich Mahn, Gedichte der Troubadours in provenzalischer Sprache, 4 voll., Berlin 1856-1864, vol. I, p. 173 (n. 283).
Metrica: a7’ b7 a7’ b7 a7’ b7 a7’ b7 (4A), a5’ b6 a5’ b6 a5’ b6 a5’ b6 (4B), a5’ b6 a5’ b6 a5’ b6 a5’ b6 (4B), a7’ b6’ a7’ b6’ a7’ b6’ a7’ b6’ (4C), a7’ b5’ a7’ b5’ a7’ b5’ a7’ b5’ (4D), a7 b7 a7 b7 a7 b7 a7 b7 + a7 b7 (5E) (Frank, Descorts: 9; Paolo Canettieri, Descortz es dictatz mot divers: ricerche su un genere lirico romanzo del XIII secolo, Roma 1995, p. 377 [n. 2]). Componimento (discortz) di sei periodi metrici (non suddivisi nel manoscritto): i primi cinque sono composti da quattro moduli /a b/, mentre l’ultimo ne aggiunge uno; solo il secondo e il terzo periodo presentano lo stesso sillabismo.
L’autodesignazione discortz in apertura (v. 5) è giocosamente contraddetta nell’invio del componimento (v. 47): sulle relazioni poetiche fra acort e descort cfr. P. Canettieri, Descortz, pp. 47-55.