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VI.
Edizione: Margherita Beretta Spampinato 1978; note: Antonio Petrossi. – Rialto 12.xii.2006.
C 207v, E 95r, R 37-311r.
Edizioni critiche: Carl Appel, Provenzalische Inedita aus Pariser Handschriften, Leipzig 1890, p. 16; Alfred Jeanroy-Pierre Aubry, «Huit chansons de Berenguer de Palazol», Anuari del Institut d’Estudis Catalans, 1908, 2, pp. 520-540, a p. 532; Terence H. Newcombe, «The trouvadour Berenguer de Palazol», Nottingham Mediaeval Studies, 15, 1971, pp. 54-95, p. 61; Margherita Beretta Spampinato, Berenguer de Palol, Modena 1978, p. 127.
Metrica: a7’ b7 b7 a7’ c7 c7 a7’ d7 d7 a7’ (Frank 555:1). Cinque coblas unissonans di dieci versi e una tornada di quattro. Schema unico.
Melodia: R 37b [ETM 27*], oda cum iteratione.
L’ineluttabilità dell’amore è il tema di questa delicata canzone, in cui, contrariamente al suo stile poetico, l’autore riesce a dare ai termini-chiave presenti nel testo tutta la loro carica espressiva. Anche in questo componimento, la descrizione delle doti morali e intellettuali della dama è seguita da una descrizione fisica intessuta di lodi generiche. La descrizione è caratterizzata da formule ripetute in cui la variazione è data solo dalla diversa collocazione degli aggettivi.