I.
II.
III.
IV.
V.
VI.
VII.
Edizione: Giosué Lachin 2004; note: Oriana Scarpati. – Rialto 21.xi.2004.
A 51r, C 233r, Da 176v, E 128v, G 85v, H 32r, I 106bisc, K 92r, M 202v, N (263)266r, R3 33r, a1 20v.
Edizioni diplomatiche: Wilhelm Grüzmacher, «Bericht(e) an die Gesellschaft für das Studium der neuren Sprachen in Berlin über die in Italien befindlichen provençalischen Liederhandschriften», Archiv für das Studium der neueren Sprachen und Literaturen, 33, 1863, pp. 407-466, a p. 441 (ms. A); Arthur Pakscher e Cesare de Lollis, «Il canzoniere provenzale A (Codice Vaticano 5232)», Studj di filologia romanza, III, 1891, pp. j-xxxij e 1-670 (Pakscher trascrive solo i primi 95 pezzi del canzoniere), a p. 146 (ms. A); Louis Gauchat e Heinrich Kehrli, «Il canzoniere provenzale H (Cod. Vaticano 3207)», Studj di filologia romanza, 5, 1891, p. 454 (ms. H); Giulio Bertoni, Il Canzoniere provenzale di Bernart Amoros (Complemento Càmpori), Freiburg 1911, p. 36 (ms. a1); Giulio Bertoni, Il Canzoniere provenzale della Biblioteca Ambrosiana R. 71. supra, Dresden 1912, p. 264 (ms. G).
Edizioni critiche: René Lavaud, «Les trois troubadours de Sarlat: Aimeric, Giraut de Salignac, Elias Cairel; texte et traduction des 24 pièces conservées», Lou Bournat, IV, XXXIV, 1911, p. 543 (sulla diplomatica di de Lollis di A); Hilde Jaeschke, Der Trobador Elias Cairel, Berlin 1921, p. 194 (sulle diplomatiche di AGHa1 e sulla copia viennese di Da); Giosuè Lachin, Il trovatore Elias Cairel, Modena 2004, p. 297.
Metrica: a6 b6 b6 b6 c3 c3 c7 d3 d4 e3 e7 a4 f6’ (Frank 660:1, unicum). Sei coblas unissonans di tredici versi, ottenute dalla frammentazione di una forma enneastichica (abbbc; c; def), nella quale l’ultimo verso della prima parte è smezzato da rima identica interna (abbb‹c›c), la chiave c riprende l’ultima rima della prima parte e anticipa la misura eptasillabica del primo verso della seconda parte, che allinea un eptasillabo spezzato da rima identica interna in terza posizione (dd), un decasillabo maschile spezzato da rima interna, ancora identica e in terza posizione (ee), un decasillabo femminile di chiusura spezzato in quarta posizione dall’innesto della rima iniziale della strofe (af). Le tornadas, che non riprendono il verso chiave, confermano questa suddivisione.
Canzone composta in Spagna (presso la corte di Alfonso IX di León, 1188-1230), tra il 1214 e il 1219.