Rialto
Repertorio informatizzato dell’antica letteratura trobadorica e occitana
133.
5
Elias Cairel
Lo rossinhols chanta tan dousamen
133.
5
Elias Cairel
Lo rossinhols chanta tan dousamen
133.
5
Testo

Edizione: Giosuè Lachin 2004; note: Oriana Scarpati. – Rialto 21.xi.2004.

Mss.

E 129b, a 64r (il testo è attribuito a En peire vidals).

Edizioni critiche / Altre edizioni

Edizione diplomatica: Edmund Stengel, «Le chansonnier de Bernart Amoros», Revue des langues romanes, XLIV, 1901, pp. 213-244, a p. 231 (con la revisione di Giulio Bertoni, Il Canzoniere provenzale di Bernart Amoros (Complemento Càmpori), Freiburg 1911, p. 55).

Edizioni critiche: Camille Chabaneau, «Poésies inédites des troubadours du Périgord», Revue des langues romanes, XXVII, 1885, pp. 157-161; René Lavaud, «Les trois troubadours de Sarlat: Aimeric, Giraut de Salignac, Elias Cairel; texte et traduction des 24 pièces conservées», Lou Bournat, IV, XXXI, p. 499; Hilde Jaeschke, Der Trobador Elias Cairel, Berlin 1921, p. 121; Giosuè Lachin, Il trovatore Elias Cairel, Modena 2004, p. 469.

Metrica e musica

Metrica: a10 a10 b10 c10 d10 d10 c10 (Frank 203:1, unicum). Canzone di sei coblas unissonans di sette decasillabi maschili e una tornada di due versi.

Informazioni generali

Il componimento è da considerarsi di attribuzione discutibile, poiché ricompare, oltre in E 129v che lo attribuisce ad Elias Cairel, soltanto in a 64r, attribuito a Peire Vidal, anche se per lo stile non stonerebbe nel repertorio tanto di Elias Cairel quanto di Peire Vidal. È proprio la levigatezza formale della canzone a renderne impossibile l’attribuzione per via stilistica, poiché mancano quegli elementi caratterizzanti che potrebbero assegnarla all’uno o all’altro dei due pretendenti, il cui stile è, nei pezzi di sicura attribuzione, certamente ben definito; nemmeno il breve intarsio dialogico (vv. 40-41) può aiutare, visto che tanto il Cairel quanto il Vidal hanno utilizzato simile artificio. Il ritmo lento e argomentativo dei decasillabi fa pensare alla lezione di un Folchetto di Marsiglia, mentre al Cairel (ma è debolissimo argomento) potrebbe rinviare l’enumerazione metaforica delle pertinenze giuridiche contenuta nei vv. 29-31. – Il testo, anche se lo stile lo colloca senz’altro nel primo terzo del XIII secolo, non contiene alcun elemento utile a una datazione.

[]
chevron-down-circle