I.
II.
III.
IV.
V.
VI.
Edizione e note: Federica Bianchi. – Rialto 15.ii.2003.
C 324r-v, R 97rB 821.
Edizione critica: Franz Eichelkraut, Der Troubadour Folquet de Lunel, Berlin 1872 (rist. anast. Gèneve 1975), p. 19 (IV).
Altra edizione: Carl August Friedrich Mahn, Gedichte der Troubadours in provenzalischer Sprache, 4 voll., Berlin 1856-1873, vol. III, n. 1074.
Metrica: a8 b7’ a8 b7’ c8 c8 d8’ d8’ (Frank 382:91). Cinque coblas unissonans di otto versi più due tornadas di quattro versi.
Canzone. Il componimento potrebbe risalire agli anni attorno al 1284, data della stesura del Roman de mondana vida scritto dall’autore a Lunel, sua città natale (a meno che non si voglia dar credito alla II tavola del manoscritto C che attribuisce un suo componimento, BdT 154.6, ad un non altrimenti identificato Folquet de Limos, con Limos individuabile come Limoux nell’Aude), dove Folquet dichiara di trovarsi anche al momento della composizione di questa canzone (v. 45). Il pro comte de Rodes al quale è dedicata la prima tornada potrebbe verisimilmente essere Enrico II (successo al padre nel 1274) e il senhor lial et adreg del v. 46 Rousselin, ultimo signore di Lunel, morto senza eredi nel 1295 e che nel 1284 doveva aver probabilmente già preso il posto di suo padre Raimond Gaucelin, del quale (secondo l’Histoire générale de Languedoc avec des notes et les pièces justificatives par Dom Cl. Devic & Dom J. Vaissete, 16 voll., Toulouse 1872-1904, vol. VI, p. 869, an 1260) si hanno notizie certe fino al 1269.