Rialto
Repertorio informatizzato dell’antica letteratura trobadorica e occitana
Gavaudan
Dezamparatz, ses companho
174.
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Gavaudan
Dezamparatz, ses companho
174.
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Testo

Edizione: Saverio Guida 1979; note: Saverio Guida. – Rialto 15.xi.2002.

Mss.

C 319; R 98.

Edizioni critiche / Altre edizioni

Edizioni critiche: Alfred Jeanroy, «Poésies du troubadour Gavaudan», Romania, 34, 1905, pp. 497-539, a p. 510; Saverio Guida, Il trovatore Gavaudan, Modena 1979 (Subsidia al Corpus des Troubadours, VI), p. 158.

Nota filologica

Ed. 1979: 47 a ssemblan.

Metrica e musica

Metrica: a9 b9 a9 b9 c9 d9 e9 e9 c9 (Frank 433:1). Otto cobbole unisonanti di nove versi ciascuna più due tornate di tre. Unicum tra le liriche occitaniche pervenute.

Informazioni generali

Prima di una coppia di pastorelle (cfr. 174.6) formanti una sola, omogenea e consequenziaria storia e primo caso nella letteratura occitanica di una trama poetica svolgentesi in forma ciclica, per ‘capitoli’ ed episodi. La composizione può farsi risalire alla fine del XII o agli inizi del secolo XIII.

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