Rialto
Repertorio informatizzato dell’antica letteratura trobadorica e occitana
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Guilhem d’Anduza
Sens ditz que·m lais de chantar e d’amor
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Guilhem d’Anduza
Sens ditz que·m lais de chantar e d’amor
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Testo

Edizione e note: Saverio Guida. – Rialto 24.iii.2002.

Mss.

E 147r.

Edizioni critiche / Altre edizioni

Edizione critica: Saverio Guida, Trovatori minori, Modena 2002 (Subsidia al Corpus des troubadours, III), p. 300.

Altre edizioni: Camille Chabaneau, «Poésies inédites de divers troubadours», Revue des langues romanes, 33, 1889, p. 106; Carl Appel, Provenzalische Inedita aus Pariser Handschriften, Leipzig 1892, p. 121; Maurizio Perugi, Trovatori a Valchiusa, Padova 1985, p. 192.

Metrica e musica

Metrica: a10 b10’ b10’ a10 c10 d10’ d10’ c10 (Frank 624:38). Cinque coblas unissonans di otto versi ciascuna.

Informazioni generali

Per la figura storica dell’autore, per l’inclinazione alla poesia e alla ‘bella vita’ della sua famiglia, per la data di composizione della lirica, per l’esclusione dal corpus poetico attribuibile a Guilhem del discordo Per solatz e per deport, per i multipli livelli nei quali si muove la canzone e per i rapporti intercorrenti con altri affini elaborati rimici si rimanda a Guida, Trovatori minori, pp. 283-298.

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