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II.
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V.
VI.
VII.
Edizione: Maria Pia Betti 1998; note: Maria Pia Betti. – Rialto 10.iv.2002.
R 76r.
Edizione critica: Maria Pia Betti, «Le tenzoni del trovatore Guiraut Riquier», Studi mediolatini e volgari, 44, 1998, pp. 7-193, a p. 118.
Altra edizione: S. L. H. Pfaff, «Guiraut Riquier», in Carl August Friedrich Mahn, Die Werke der Troubadours in provenzalisches Sprache, 4 voll., Berlin 1853-73, vol. IV (1853), p. 236.
Metrica: a10 b10 b10 a10 c10 c10 d10’ d10’ (Frank 577:71). Partimen composto da sei coblas unissonans di otto versi e da due tornadas di quattro.
Enveyos è, molto probabilmente, il soprannome di un giullare che purtroppo, alla pari di altri suoi colleghi di passaggio a Narbona (come il Codolet del partimen A·n Miquel de Castilho), non ci è altrimenti noto. Per Chabaneau (Camille Chabaneau, «Cinq tensons de Guiraut Riquier», Revue des langues romanes, 32, 1888, pp. 109-127, a p. 126), il giudice Peire de Fraisse è da identificarsi con il «Petrus de Fraxino jurisperitus» che figura come testimone in un omaggio reso nel 1272 al visconte di Narbona Aimeric. Anglade (Joseph Anglade, Le troubadour Guiraut Riquier. Étude sur la décadence de l’ancienne poésie provençale, Paris 1905, pp. 25-26) ci informa che si tratta di un personaggio autorevole della società narbonese, un rispettato uomo di legge citato in molti documenti (cfr. p. 26, n. 2) che, per un certo periodo, rivestì la carica di console della città. Quasi certamente, quindi, anche questo partimen risale al primo periodo della produzione riquieriana, precedente alla sua partenza per la Spagna (1270). – Alcuni elementi del componimento richiamano il partimen BdT 205.4 (che, per la vicinanza tematica, ricorda anche il torneyamen Senhe n’Enric, a vos don avantatje, n. 2 dell’ed. di Saverio Guida, «Jocs» poetici alla corte di Enrico II di Rodez, Modena 1983 [Subsidia al Corpus des Troubadours, 8], p. 105), Guillem, prims iest en trobar a ma guiza, svoltosi tra Guillem Augier Novella e Guillem (Monica Calzolari, Il trovatore Guillem Augier Novella, Modena 1986 [Subsidia al Corpus des Troubadours, 11], p. 115): 1) alla pari di Enveyos, anche in questo caso l’interpellato (Guillem), di fronte alla scelta tra la ricchezza e la scienza, opta per la seconda; 2) in entrambi i casi l’alternativa rifiutata viene accusata di mutevolezza ed inganno; 3) nella terza cobla, Guiraut paragona l’amore alla ricchezza («puesc far a tal dona amar / que·m fara ric»).