I.
II.
III.
IV.
Edizione: Francesco Branciforti 1954; note: Sara Centili. – Rialto 30.iv.2003
a1 581.
Edizioni critiche: Giulio Bertoni, «Studi e ricerche sui trovatori minori di Genova », Giornale storico della letteratura italiana, 36, 1900, pp. 1-56, a p. 37; Giulio Bertoni, I trovatori minori di Genova, Dresden 1903, p. 16; Giulio Bertoni, I trovatori d’Italia, Modena 1915, p. 390; Francesco Branciforti, Il canzoniere di Lanfranco Cigala, Firenze 1954, (Biblioteca dell’Archivum Romanicum: s. I vol. 37), p. 170.
La tradizione del manoscritto unico è molto corretta e richiede soltanto interventi minori.
Metrica: a12’ a12’ a12’ a12’ a12’ a12’ (Frank 3:7); quattro coblas doblas. Quattordici componimenti presentano identico schema metrico (Frank 3:1-14), tra cui il più antico è la canzone di Guillem de Saint Leidier BdT 234.16, probabile modello dell’intera serie. Il nostro componimento ha inoltre in comune con questa canzone le rime in -endre.
Melodia: è attestata la melodia di BdT 234.16, possibile modello: Gennrich, n. 94, van der Werf 159*.
Partimen di argomento scherzoso: qual è la peggior cosa al mondo?