Rialto
Repertorio informatizzato dell’antica letteratura trobadorica e occitana
392.
26a
Raimbaut de Vaqueiras

(Raimbaut d’Aurenga?)

. . . [nu]ils hom tan . . . [n]on amet
392.
26a
Raimbaut de Vaqueiras

(Raimbaut d’Aurenga?)

. . . [nu]ils hom tan . . . [n]on amet
392.
26a

(Raimbaut d’Aurenga?)

Testo

Edizione: Costanzo Di Girolamo 2009; note: Costanzo Di Girolamo. – Rialto 2.1.2010.

Mss.

E 180v ([Raim]baut de [uaque]iras). L’asportazione della lettera ornata ha mutilato sia il nome dell’autore sia gran parte della prima strofe. Fa seguito a otto componimenti di Raimbaut d’Aurenga ed è collocato in apertura della serie di componimenti intestati a Raimbaut de Vaqueiras, ma separato dagli altri dalla lettera epica (BdT 392.I-III), che immediatamente lo segue.

Edizioni critiche / Altre edizioni

Edizioni critiche: Giuseppe Cusimano, «Una canzone inedita attribuita a Raimbaut de Vaqueiras», in Miscelânea de Estudos a Joaquim de Carvalho, Figueira da Foz 1959, pp. 155-157 (edizione anticipata due anni prima in un opuscolo fuori commercio: G. C., Saggio di edizione critica del canzoniere di Raimbaut de Vaqueiras, Palermo 1957); Joseph Linskill, The Poems of the Troubadour Raimbaut de Vaqueiras, The Hague 1964, p. 289 (XXXII), nella sezione «Poems of doubtful attribution»; Costanzo Di Girolamo, «Raimbaut d’Aurenga (?), ... [nu]ils hom tan ... [n]on amet (BdT 392.26a)», Lecturae tropatorum, 2, 2009, pp. 21. Le due ultime edizioni sono sostanzialmente identiche all’edizione Cusimano.

Metrica e musica

Metrica: a8 b8 c8 d8 e8 f10 g10’ (Frank 875:3bis). Cinque coblas unissonans a rims dissolutz con collegamento capfinit e una tornada di tre versi. Sono ipometri (ridotti a ottonari) i vv. 27 e 37; ipermetro (promosso a decenario, ma la glossa è facilmente isolabile) il v. 19.

Informazioni generali

Nel Grundriss zur Geschichte der provenzalischen Literatur, Eberfeld 1872 di Karl Bartsch (p. 125) e poi nella BdT la canzone è confusa con Anc mais hom tan be non amet di Daude de Pradas (BdT 124.3): l’errore fu segnalato dall’editore di quest’ultimo trovatore (Alexander Herman Schutz, Poésies de Daude de Pradas, Toulouse-Paris 1933, p. 6) e Frank nel 1957 integrò il componimento al corpus Pillet con le coordinate 392.26a, sulla base, non della segnalazione di Schutz, ma dell’edizione, la prima in assoluto, di Cusimano (Répertoire, vol. II, p. 167; schema metrico nelle «Errata du tome premier», p. 232). L’assegnazione del manoscritto a Raimbaut de Vaqueiras non è messa in discussione da Cusimano; Linskill avanza invece, dubitativamente, la paternità di Raimbaut d’Aurenga in base alla collocazione della canzone nel codice e a considerazioni di ordine stilistico. Dopo Linskill, Maurizio Perugi ha sostenuto che . . . [nu]ils hom sia opera di un «tardo seguace» di Arnaut Daniel (Trovatori a Valchiusa. Un frammento della cultura provenzale del Petrarca, Padova 1985, p. 31). Uno studio più approfondito dei rimanti e di luoghi paralleli condotto nella lettura di Di Girolamo rafforza l’ipotesi di attribuzione a Raimbaut d’Aurenga.

[]
chevron-down-circle