Rialto
Repertorio informatizzato dell’antica letteratura trobadorica e occitana
Vida di Bertran de Born
Vida di Bertran de Born
Vida di Bertran de Born
Vida di Bertran de Born
Vida di Bertran de Born
Vida di Bertran de Born
Vida di Bertran de Born
Vida di Bertran de Born
Testo

Gouiran 1985. – Rialto 12.viii.2007.

Mss.
Versione A:

A 189r; B 113r; F 62v; I 174v; K 159v.

Versione B:

E 210v; R 2v.

Edizioni critiche / Altre edizioni
Versione A:

Edizioni critiche: Albert Stimming, Bertran von Born, zweite verbesserte Auflage, Halle 1913, p. 45;  Guido Favati, Le biografie trovadoriche. Testi provenzali dei secc. XIII e XIV, Bologna 1961, p. 147; Jean Boutière e Alexander H. Schutz, Biographies des troubadours, Paris 19733, p. 267, p. 65; Gérard Gouiran, L’amour et la guerre. L’oeuvre de Bertran de Born, 2 voll., Aix-en-Provence - Marseille 1985, vol. I, p. 1.

Altre edizioni: Camille Chabaneau, Les biographies des troubadours en langue provençale, Toulouse 1885, p. 224; Antoine Thomas, Poésies complètes de Bertran de Born, Toulouse 1888, p. LI; Vincenzo Crescini, Manuale per l’avviamento agli studi provenzali, Milano 1926, p. 333; Alfons Serra Baldó, Els trobadors. Text provençal i versió catalana, Barcelona 1934, p. 93; Alfredo Cavaliere, Cento liriche provenzali, Bologna 1938, p. 113; Martín de Riquer, La lírica de los trovadores, Barcelona 1948, p. 402; Luciana Cocito, Lirica trobadorica, Genova 1957, p. 76; Martin de Riquer, Los trovadores, Barcelona 1975, II, p. 687; Pierre Bec, Anthologie des troubadours, Paris 1979, p. 438; Mariantonia Liborio, Storie di dame e trovatori di Provenza, Milano 1982, p. 35; Margarita Egan, Les vies des troubadours, Paris 1985, p. 58.

Versione B:

Edizioni critiche: Albert Stimming, Bertran von Born, zweite verbesserte Auflage, Halle 1913, p. 105; Guido Favati, Le biografie trovadoriche. Testi provenzali dei secc. XIII e XIV, Bologna 1961, p. 147; Jean Boutière e Alexander H. Schutz, Biographies des troubadours, Paris 19733, p. 69; Gérard Gouiran, L’amour et la guerre. L’oeuvre de Bertran de Born, 2 voll., Aix-en-Provence - Marseille 1985, vol. I, p. 3.

Altre edizioni:  Camille Chabaneau, Les biographies des troubadours en langue provençale, Toulouse 1885, p. 224; Antoine Thomas, Poésies complètes de Bertran de Born, Toulouse 1888, p. LI; Erhard Lommatsch, Provenzalisches Liederbuch, Berlin 1917, p. 85; Alfons Serra Baldó, Els trobadors. Text provençal i versió catalana, Barcelona 1934, p. 94; Martín de Riquer, La lírica de los trovadores, Barcelona 1948, p. 403; Martín de Riquer, Los trovadores, Barcelona 1975, II, p. 688; Mariantonia Liborio, Storie di dame e trovatori di Provenza, Milano 1982, p. 35; Margarita Egan, Les vies des troubadours, Paris 1985, p. 58; Martín de Riquer, Vidas y retratos de los trovadores, Barcelona 1995, p. 33.

Informazioni generali
Versione A:

Sono esatte e documentate le notizie riguardanti il luogo di origine di Bertran probabilmente di  Born un comune del  Salagnac nel Peiregord e quelle relative al ceto sociale di castellano di Autafort (dato confermato dal Cartulario di Dalon).  Bertran de Born  è uno di quei trovatori su cui non mancano notizie vista la sua partecipazione attiva alle vicende storico-politiche del tempo (a tal riguardo sembra opportuno rimandare al minuzioso studio condotto da Gouiran nella sua edizione delle poesie del trovatore). Il carattere bellicoso (per cui Dante lo colloca nell’Inferno nel girone dei seminatori di discordia) descritto dalla biografia è confermato sia dalle sue poesie in cui ammette di preferire la guerra all’amore, sia dal fatto che testimonianze documentarie lo mostrano in aperto conflitto con il fratello Costantino per il possesso del castello di Autafort e poi invischiato nelle lotte interne alla famiglia reale Plantageneta.

Versione B:

Tra le due redazioni questa è ritenuta dagli studiosi la più fantasiosa e la «più attenta al fatto poetico e più vicina al gioco cortese» (Liborio, Storie di dame, p. 232).  Ad onor del vero questa vida appare come una fusione di elementi errati con alcuni veritieri, in parte omessi nell’altra redazione. All’inesattezza delle indicazioni sul luogo di nascita e sullo status sociale del trovatore si oppone il dato puntuale che Bertran avesse più di un fratello: il cartulario di Dalon riferisce, in effetti, che il padre del trovatore aveva tre figli, Bertran, Costantino e Itier. Non corrisponde alla realtà l’affermazione che  il trovatore avrebbe composto due sole canzoni dal momento che la tradizione manoscritta ne tramanda almeno otto (e una trentina di sirventesi). Il biografo sembra avere poca conoscenza anche dei personaggi  cui Bertran faceva allusione nei suoi componimenti: Rassa è infatti il senhal con cui in numerosi sirventesi Bertran designa Goffredo, figlio di Enrico II Plantageneto; dietro Oc-e-No non si nasconde Enrico II ma Riccardo Cuor di Leone e sia Boutière-Schutz sia Panvini sospettano che con Marinier non si possa indicare il Re Giovane perché il senhal appare anche in poesie sicuramente composte dopo la sua morte. Un ulteriore errore in cui  incorre il biografo consiste nel fatto che fu Goffredo a morire di una ferita di quadrello e non  Enrico il giovane che si spense, invece, a causa di una malattia. Un documento  dell’abbazia di Dalon del 1196 in cui compare come testimone il monaco Bertran de Born conferma la notizia che il biografo offre sul finire della redazione di questa vida. In base allo studio condotto da Saverio Guida (Primi approcci ad Uc de Saint Circ, Messina 1996, p. 109) sono da attribuire ad Uc de Saint Circ entrambe le biografie per le corrispondenze lessicali e sintagmatiche che le assimilano a quelle sicuramente redatte dal biografo caorsino, e perché Bertran doveva apparire al trovatore caorsino come «un campione [...] di qualità cavalleresche e cortesi, come un esempio concreto, da additare durante le lezioni impartite nelle aule signorili, di quelle virtù che stavano al vertice della scala di valori di un intellettuale conservatore quale era Uc de Saint Circ: la prodezza e la generosità» (p. 117) nonché, ancora, per un motivo che è stato rilevato da Valeria Bertolucci Pizzorusso («Osservazioni e proposte per la ricerca sui canzonieri individuali», in «Lyrique romane médiévale: la tradition des chansonniers. Actes du Colloque de Liège, 1989», Liège 1991, p. 283): l’interesse di Uc  per la poesia di Bertran de Born della quale peraltro il poeta caorsino ricalca in alcuni suoi componimenti lo schema metrico e rimico. ts

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