Rialto
Repertorio informatizzato dell’antica letteratura trobadorica e occitana
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Peire d’Alvernhe
En estiu, qan crida·l iais
Peire d’Alvernhe
En estiu, qan crida·l iais
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Peire d’Alvernhe
Testo

Edizione: Aniello Fratta 1996; note: Aniello Fratta. – Rialto 20.vi.2003.

Mss.

A 9r, B 33v, D 1v, E 47r, I 12r, K 2r, N 255r, a1 296, z 1r.

Edizioni critiche / Altre edizioni

Edizioni critiche: Rudolf Zenker, Die Lieder Peires von Auvergne, Erlangen 1900, p. 98; Peire d’Alvernha, Liriche, a cura di Alberto Del Monte, Torino 1955, p. 88; Peire d’Alvernhe, Poesie, a cura di Aniello Fratta, Manziana 1996 (Filologia, 1), p. 112. 

Altre edizioni: François Just-Marie Raynouard, Choix des poésies originales des troubadours, 6 voll., Paris 1816-1821, vol. III, p. 327; Carl August Friedrich Mahn, Die Werke der Troubadours in provenzalischer Sprache, 4 voll., Berlin 1846-1853, vol. I, p. 92.

Metrica e musica

a7 a7 a7 a7 b7 b7 (Frank 27:4). Otto coblas doblas di sei versi (nella redazione di C anche una tornada di due).

Informazioni generali

Nel quadro della tradizione manoscritta di questo componimento, il testo offerto da C presenta divergenze redazionali dal resto dei testimoni così organiche e così bene organizzabili in un disegno «ideologico» compiuto, da ritenerlo molto verisimilmente effetto della volontà dell’autore. – In estrema sintesi si può affermare che la redazione principale, che qui si presenta, potrebbe configurarsi come una risposta indiretta a Bernart Marti, Companho, per companhia (BdT 63.5) in quanto punta estrema della linea dell’ «opportunismo erotico», mentre la redazione di C costituirebbe una sua palinodia, con la quale in pratica Peire aderirebbe alla linea «opportunistica».

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