Rialto
Repertorio informatizzato dell’antica letteratura trobadorica e occitana
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Guillem de Berguedan
Bernarz diz de Baseill
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Guillem de Berguedan
Bernarz diz de Baseill
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Testo

Testo: Riquer 1996 (XIX). – Rialto 30.vii.2003.

Mss.

D 127v, H 55v, I 193r, K 178v.

Edizioni critiche / Altre edizioni

Edizioni critiche: Adolf Kolsen, Trobadorgedichte. Dreissig Stücke altprovenzalischer Lyrik zum ersten Male kritisch bearbeitet, Halle 1925, (Sammlung romanischer Übungstexte), p. 36 (adotta H come base); Martín de Riquer, «El trovador Guilhem de Berguedán y las luchas feudales de su tiempo», Boletín de la Sociedad Castellonense de Cultura, 29, 1953, pp. 218-271, a p. 266; Martín de Riquer, Guillem de Berguedà, 2 voll., Abadía de Poblet 1971, vol. II, p. 167 (base D); Les poesies del trobador Guillem de Berguedà, text, traducció, introducció i notes per Martí de Riquer, Barcelona 1996, p. 265 (riprende con piccole variazioni il testo dell’edizione del 1971).

Altre edizioni: Adelbert Keller, Lieder Guillems von Berguedan, Mitau-Leipzig 1849, p. 25 (testo di I); Manuel Milá y Fontanals, De los trovadores en España, Barcelona 1861, p. 307 (testo di D); Carl August Friedrich Mahn, Gedichte der Troubadours in provenzalischer Sprache, 4 voll., Berlin 1856-1873, vol. I, p. 96 (diplomatica di I); Louis Gauchat - Heinrich Kehrli, «Il canzoniere provenzale H», Studi di filologia romanza, 5, 1891, pp. 341-568 (diplomatica di H).  

Nota filologica

La tradizione è bipartita: ai manoscritti DIK si oppone infatti H, portatore di una nutrita serie di varianti anche significative; il ramo DIK si caratterizza per la tendenza a fare del secondo e quarto verso di ogni strofa un esasillabo femminile (p. es. v. 26 e prenez e per corsa, o v. 13 per mi nebot ni fraire); H non sarebbe quindi un cattivo manoscritto su cui basare l’edizione, ma Riquer, che accorda normalmente ad A maggiore affidabilità, preferisce in mancanza di questo codice utilizzare D, che è il manoscritto generalmente più simile ad A nella tradizione di Guillem de Berguedan; probabilmente, come nota Riquer, questa poesia non è stata copiata in A per semplice dimenticanza (per la breve discussione stemmatica di questo sirventese: Riquer, Guillem, II, pp. 19-20). 

Metrica e musica

Metrica: a6 b5’ a6 b5’ 7c 7c 3c d7’ d7’ e7 e7 (Frank 374:2); tre coblas doblas. Lo stesso schema rimico (ma su struttura metrica differente) è stato adottato da Bertolome Zorzi per la canzone religiosa BdT 74.6.

Informazioni generali

Sirventese riferito a eventi per noi sconosciuti intercorsi tra Bernart de Baseill e Berenguer de Montclar; personaggi con questo nome sono attestati nei documenti catalani dell’epoca (cf. Riquer, Guillem, I, pp. 126-128), ciononostante appare impossibile tentare una datazione del componimento. 

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