I.
II.
III.
IV.
V.
VI.
Edizione: Martín de Riquer 1996; note: Sara Centili. – Rialto 30.vii.2003.
A 202r, C 211v (con ordine delle strofe diverso, come R), D 86v, F 103 (solo vv. 25-32), G 78r, I 194r, K 180r, M 23v (riporta i vv. 39-40 in coda, a guisa di tornada), Mh2 63r, R 28v (con ordine delle strofe diverso, come C), T 168r, a1 431 (con ordine delle strofe diverso, non molto dissimile da quello di CR), e 140 142, ω 65 60. I due versi incipitari aprono la Passio amoris secundum Ovidium di Jordi de Sant Jordi.
Edizioni critiche: Martín de Riquer, Guillem de Berguedà, 2 voll., Abadía de Poblet 1971, vol. II, p. 219 (base A); Les poesies del trobador Guillem de Berguedà, text, traducció, introducció i notes per Martí de Riquer, Barcelona 1996, p. 329 (riprende senza variazioni rilevanti il testo dell’edizione del 1971).
Altre edizioni: Adelbert Keller, Lieder Guillems von Berguedan, Mitau-Leipzig 1849, p. 42; Manuel Milá y Fontanals, De los trovadores en España, Barcelona 1861, p. 266; Carl August Friedrich Mahn, Gedichte der Troubadours in provenzalischer Sprache, 4 voll., Berlin 1846-1853, vol. I, p. 99 (diplomatica di I) e vol. III, p. 228 (diplomatica di R); Giulio Bertoni, Il canzoniere di Bernart Amoros, Fribourg 1905, p. 247 (diplomatica di a1).
Si tratta della poesia con maggior numero di testimoni (ben 14) all’interno del corpus di Guillem de Berguedan, che presenta inoltre una tradizione leggermente anomala e, evidentemente, almeno in parte indipendente rispetto alle altre; unica poesia del nostro trovatore tràdita da F e G (ed anche, sostanzialmente, da M, in cui però compare anche BdT 10.19 = 210.10 nella sezione delle tenzoni), isolata in D (mentre il grosso del corpus tradito si trova ad una quarantina di fogli di distanza), in fine di sezione in IK, in principio di sezione in Mh2a1e; Riquer segnala una tradizione complessa anche a livello testuale, caratterizzata da contaminazioni diffuse (Riquer, Guillem, II, pp. 23-25).
Metrica: a10 b10 a10 b10 b10 c10’ b10 c10’ (Frank 323:3); sei coblas unissonans. Di questa poesia sono conservati due contrafacta, identici nello schema metrico e nelle rime: le due tenzoni (di cui la seconda fittizia) BdT 82.13 e 441.1 = 51.1.
Canzone (o meglio cansoneta, come specifica l’ultima strofa di invio, v. 41) d’argomento amoroso, assolutamente priva di riferimenti d’occasione e quindi indatabile.