Rialto
Repertorio informatizzato dell’antica letteratura trobadorica e occitana
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Guillem de la Tor
Qui sap, sofrent, esperar
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Guillem de la Tor
Qui sap, sofrent, esperar
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Testo

Edizione: Antonella Negri 2006; note: Antonella Negri, Stefania Romualdi. – Rialto 27.i.2007 (rev. 28.i.08).

Mss.

Da 187v, G 111v, I 132v, K 118r, L 38r, N 246v.

Edizioni critiche / Altre edizioni

Edizioni diplomatiche: Giulio Bertoni, Il canzoniere provenzale della Biblioteca Ambrosiana R. 71. sup., Dresden 1912, p. 359; Mario Pelaez, «Il canzoniere provenzale L (cod. Vaticano 3206)», Studi romanzi, XVI, 1921, pp. 5-206, a p. 67; Francesco Carapezza, Il canzoniere occitano G (Ambrosiano R 71 sup.), Napoli 2004, p. 522.

Edizioni critiche: Ferruccio Blasi, Le poesie di Guilhem de la Tor, Genève - Firenze 1934, V, p. 17 (mancano KN); Antonella Negri, Le liriche del trovatore Guilhem de la Tor, Soveria Mannelli 2006, p. 153.

Altra edizione: Carl August Friedrich Mahn, Die Werke der Troubadours in provenzalischer Sprache, 4 voll., Berlin 1886, vol. III, p. 249.

Metrica e musica

Metrica: a7 b7 b7 a7 a3 c7 c7 c3 d7 d7 (Frank 500:1). Sei coblas unissonans di dieci versi e una tornada di cinque versi.

Informazioni generali

Canzone di argomento cortese incentrata sul motivo del servizio d’amore, che continua a mostrare una sua persistenza nell’àmbito tematico delle liriche di Guillem de la Tor (cfr. BdT 236.2, 236.4, 236.6). All’interno di tale problematica non viene mai a mancare la costante e motivata richiesta di reciprocità che il poeta desidera in ogni occasione puntualizzare e che rivendica come condizione imprescindibile per un servizio amoroso che sia giusto. Altro tema di risalto della lirica, e che fa parte della più affermata tradizione trobadorica, è quello del potere di vita e di morte che la donna può avere sull’uomo e che può provocare un’ingiusta sofferenza all’amante.

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