Il testo è un torneyamen a quattro voci, anche se, come osserva Betti 1998, p. 106, e ancora Betti 2002, «la forma particolare di questo torneo (una sola cobla riservata ad ognuno dei partecipanti, più una tornada conclusiva dello sfidante Guiraut Riquier), unito alla proposta iniziale, già formulata in modo da non prevedere un dialogo tra i vari personaggi, lo rende molto simile ad uno scambio di coblas a quattro». Guiraut Riquier chiede a tre interlocutori di scegliere di andare a far visita a una sola tra due dame (nel caso di Jordan e Raimon Izarn) o a uno solo tra due re (nel caso di Paulet). La datazione del testo si basa sull’identificazione degli interlocutori e dei due sovrani dati come alternativa a Paulet: Jordan è «Jordan IV, signore dell’Isle-Jourdain (1240-1288), presso il quale Guiraut risiedeva nel 1264» (Betti 1998, p. 106); costui è scelto come giudice di un altro partimen di Guiraut Riquier (BdT 248.20). R. Izarn è «Raimon Izarn, signore di Launac e cugino germano di Jordan IV» (ibidem); infine Paulet è con ogni probabilità Paulet de Marselha, presente alla corte d’Aragona tra il 1262 e il 1267, allorché «became familiar with the Ghibelline propaganda [...] through Constance, daughter of Manfred and wife of the infant Peire» (Harvey - Paterson 2010, p. 816; cfr. anche Anglade 1905, pp. 88-96, che confuta le posizioni di Levy 1882, pp. 264-265, ancora soggiacenti a De Bartholomaeis 1931, vol. II, p. 188). Manfredi è alluso chiaramente nell’anticlericale rey cabalos / de Polha, que met jos falsa clersia (vv. 30-31), mentre la critica è per lo più concorde nell’identificare lo valen rey N’Anfos con Alfonso X di Castiglia (sulla fortuna di Manfredi presso i trovatori si veda Grimaldi 2011). Tali indicazioni impongono di dare al torneo poetico una data anteriore al 1266 (morte di Manfredi), ma Anglade 1905, pp. 95-96, argomenta che tra il 1265 e il 1266 Jordan IV si schierò al fianco di Carlo d’Angiò contro Manfredi, pertanto, poiché il torneo si svolse verosimilmente alla corte di Jordan, Paulet avrebbe difficilmente potuto dichiarare di favorire Manfredi nella propria scelta in tali circostanze: lo scambio poetico sarebbe dunque anteriore. Anglade propone il 1264, perché in quell’anno Guiraut Riquier non compose canzoni per il visconte di Narbona, «ce qui laisse supposer qu’il s’absenta» (Anglade 1905, p. 96, ripreso da Betti 1998, pp. 106-107 che tuttavia non rievoca quest’ultimo argomento). Harvey - Paterson 2010, vol. II, p. 816, si dichiarano più caute e datano il testo al «1262-66, perhaps 1264».
Anglade 1905
Joseph Anglade, Le troubadour Guiraut Riquier: étude sur la décadence de l’ancienne poésie provençale, Bordeaux-Paris 1905.
Betti 1998
Maria Pia Betti, «Le tenzoni del trovatore Guiraut Riquier», Studi mediolatini e volgari, 44, 1998, pp. 7-193, in part. pp. 103-110.
Betti 2002
Maria Pia Betti, Rialto 10.iv.2002.
De Bartholomaeis 1931
Vincenzo De Bartholomaeis, Poesie provenzali storiche relative all’Italia, 2 voll., Roma 1931.
De Riquer 1979-82
Isabel de Riquer, «Las poesias del trovador Paulet de Marselha», Boletín de la Real Academia de Buenas Letras de Barcelona, 38, 1979-82, pp. 133-205, in part. pp. 178-182.
De Riquer 1983
Isabel de Riquer, «Sobre un tornejamen provensal (319,7a)», Anuario de Filología, 9, 1983, pp. 335-341, in part. pp. 336-37.
Grimaldi 2011
Marco Grimaldi, «Svevi e angioini nel canzoniere di Bernart Amoros», Medioevo romanzo, 35, 2011, pp. 315-343.
Harvey - Paterson 2010
Ruth Harvey - Linda Paterson, The Troubadour “Tensos” and “Partimens”. A Critical Edition, 3 voll., Cambridge 2010.
Levy 1882
Emil Levy, «Le troubadour Paulet de Marselha», Revue des langues romanes, 21, 1882, pp. 261-89.