3r
3v
4r
4v
5r
5v
6r
6v
8r
8v
9r
9v
10r
10v
11r
11v
12r
12v
13r
13v
14r
14v
15r
15v
16r
16v
17r
17v
18r
18v
19r
19vA
19vB
20rA
20rB
20vA
20vB
21rA
21rB
21vA
21vB
23r
23v
24r
24v
25r
25rA
25rB
25vA
25vB
26rA
26rB
26vA
26vB
27rA
27rB
27v
28r
28v
28vA
28vB
29rA
29rB
29vA
29vB
30rA
30rB
30r
30v
31r
31v
32r
32v
33r
33v
34r
34v
35r
35v
36r
36v
37r
37v
39r
39v
40r
40v
41r
41v
42r
42v
43r
43v
44r
44v
45r
46r
46v
47r
47v
48r
48v
49r
49v
50r
50v
51r
51v
52r
52v
53r
53v
54r
54v
55r
55v
56r
57r
57v
58r
59r
59v
60r
60v
61r
61v
62r
62v
63r
63v
64r
64v
65r
65v
66r
66v
67r
67v
68r
68v
69r
69v
70r
70v
71r
71v
72r
72v
73r
73v
74r
74v
75r
75v
76r
76v
77v
78r
78v
79r
79v
80r
80v
81r
81v
82r
82v
83r
84r
84v
85r
86r
86v
87r
88r
88v
89r
89v
90r
90v
91r
138v
3r
3v
4r
4v
5r
5v
6r
6v
8r
8v
9r
9v
10r
10v
11r
11v
12r
12v
13r
13v
14r
14v
15r
15v
16r
16v
17r
17v
18r
18v
19r
19vA
19vB
20rA
20rB
20vA
20vB
21rA
21rB
21vA
21vB
23r
23v
24r
24v
25r
25rA
25rB
25vA
25vB
26rA
26rB
26vA
26vB
27rA
27rB
27v
28r
28v
28vA
28vB
29rA
29rB
29vA
29vB
30rA
30rB
30r
30v
31r
31v
32r
32v
33r
33v
34r
34v
35r
35v
36r
36v
37r
37v
39r
39v
40r
40v
41r
41v
42r
42v
43r
43v
44r
44v
45r
46r
46v
47r
47v
48r
48v
49r
49v
50r
50v
51r
51v
52r
52v
53r
53v
54r
54v
55r
55v
56r
57r
57v
58r
59r
59v
60r
60v
61r
61v
62r
62v
63r
63v
64r
64v
65r
65v
66r
66v
67r
67v
68r
68v
69r
69v
70r
70v
71r
71v
72r
72v
73r
73v
74r
74v
75r
75v
76r
76v
77v
78r
78v
79r
79v
80r
80v
81r
81v
82r
82v
83r
84r
84v
85r
86r
86v
87r
88r
88v
89r
89v
90r
90v
91r
138v
c. 3r1-1: sopra lo specchio di scrittura, di mano più tarda: Caroli strotij. Sulla r. 2, distribuito a sinistra e a destra della rubrica Girald de burnell, c’era il nome del primo possessore, Benedetto Varchi («Di Benedetto Varchi» recitava la nota di proprietà). Potrebbe essere stato lui a cancellare tutta la riga di scrittura assegnando la proprietà del codice all’amico Carlo Strozzi, del quale sempre lui potrebbe aver scritto il nome. 🔗
c. 3r2: la doppia l finale della rubrica è tagliata da un tratto orizzontale puramente esornativo (solo una volta, all’interno di parola a c. 43v, r. 8, abbrevia la e nel nome Guillem). Quanto al codice, risale alla fine del CV secolo se non, forse più probabilmente, ai primi del XVI. La scrittura non è propriamente umanistica: lo scriba cerca di imitare (come testimoniano le numerose correzioni di grafie e addirittura la sostituzione frequentissima di s tonda con s diritta, specie in fine di parola) la littera textualis moderna delle sue fonti antiche (perdute). Sta approntando, in più tempi, una copia tendenzialmente “fotografica”, che rimane incompiuta. 🔗
c. 3r3: tra la letterina e la prima parola del testo c’è un punto non metrico, che serviva forse a delimitare lo spazio in cui tracciare l’iniziale decorata, non realizzata (compare quasi sempre, all’inizio dei testi); sul margine destro, di mano più tarda: 1. 🔗
c. 3r13: h di deshonors in interlinea di mano del copista. 🔗
c. 3r21: chanzios: z corretta su c. 🔗
c. 3v3: la prima a di amars pare ripassata. Sul margine sinistro, di mano più tarda: 2. 🔗
c. 3v8: graçis corretto su graçit. 🔗
c. 3v10: forse la parola finale sarebbe da trascrivere en[-]manz, perché a fine riga pare ci sia un trattino simile a quelli usati per segnalare che bisogna riunire l’ultimo segmento di parola sulla riga sopra con col primo sulla riga sotto; non è comunque certo, anche perché è più distante del solito. 🔗
c. 3v27: in interlinea sopra amors: al(iter) acors, di mano del copista, in inchiostro più chiaro. 🔗
c. 4r9: pais da plais con l erasa. 🔗
c. 4r15: sul margine destro, di mano più tarda: 3, con un segno a forma di croce sotto. 🔗
c. 4v16: sul margine sinistro, di mano più tarda: 4. 🔗
c. 4v26: so(n): trattino d’abbreviazione più corto e più curvo degli altri. 🔗
c. 5r1: macchia accidentale o forse voluta (anche all’inizio della strofa seguente). 🔗
c. 5v6: sul margine sinistro, di mano più tarda: 5. 🔗
c. 5v9: h di chabar in interlinea. 🔗
c. 5v14: su estanz segno accidentale in inchiostro nero diverso da quello del testo. 🔗
c. 5v15: c’è forse un leggero segno obliquo di biffatura sul secondo na di malanananz. 🔗
c. 5v20: chi più sottile, forse su rasura, ma di mano del copista. 🔗
c. 5v23: s di es su correzione (forse s diritta su s tonda). 🔗
c. 6r6: sul margine destro, di mano più tarda: 6. 🔗
c. 6r22: sul margine destro: al(iter) guirenz, di mano del copista, in inchiostro più chiaro, con segno di richiamo in interlinea su ualenz. 🔗
c. 6r23: sul margine destro, su due righe: al(iter) Qeu ren | non pois, di mano del copista, in inchiostro più chiaro (alternativa corrispondente all’intero verso) con segno di richiamo in interlinea su Qe. 🔗
c. 6v12: umilitaz da umiltaz, con seconda i in interlinea. Le ultime sei righe della carta 6v sono bianche, con rigatura. 🔗
c. 7r: contiene l’ultima canzone della sezione di Giraut de Borneill, trascritta in inchiostro più chiaro delle precedenti; seguono la c. 7v bianca e poi Folchet de marseilla in inchiostro più scuro anche della canzone 6 di Giraut de Borneill (trascrizioni effettuate dalla stessa mano in tre momenti diversi). 🔗
c. 7r2: sul margine destro, di mano più tarda: 7. 🔗
c. 7r11: fais con f ripassata (forse da altra mano). 🔗
c. 7r17: lacuna di un verso segnalata da 5 puntini. 🔗
c. 7r22: la trascrizione si interrompe all’inizio della sestultima riga (trascritta la sola prima sillaba del verso); il resto della pagina è bianco; segue c. 7v bianca con rigatura, prima che inizi la sezione di Folchetto di Marsiglia a c. 8r. 🔗
c. 8r1: sul margine destro, di mano più tarda: 1. 🔗
c. 8r10: v (non u) di valor corretta su lettera non più riconoscibile, forse m. 🔗
c. 8r11: z di faiz corretta su t. 🔗
c. 8r14: s di qes su correzione (forse s diritta su s tonda). 🔗
c. 8r22: g di mages corretta su q con inchiostro più scuro, forse da altra mano. 🔗
c. 8v6: fan aggiunto sul margine sinistro, con segno di richiamo dopo semblant. 🔗
c. 8v9: s di qis su correzione; sul margine sinistro, di mano più tarda: 2. 🔗
c. 8v10: z di uenz su correzione. 🔗
c. 8v11: ges corretto su qes. 🔗
c. 8v17: s diritta di si corretta su s rotonda. 🔗
c. 8v20: s finale diritta di sabeis corretta su s rotonda. 🔗
c. 8v27: semblansa appare in inchiostro un po’ più scuro (forse correzione o integrazione successiva, ma di mano del copista). 🔗
c. 9r8: sul margine destro, su due righe: al(iter) Mas eu tenc ben | p(er) probat ço qom ue, con segno di richiamo nel testo sopra Mas, di mano del copista, con inchiostro diverso. 🔗
c. 9r12: sul margine destro, di mano più tarda: 3. 🔗
c. 9r14: s diritta finale di eus su correzione. 🔗
c. 9r20: s diritta finale di pens su correzione. 🔗
c. 9v8: s finale diritta di es corretta su s rotonda. 🔗
c. 9v14: retendrai: prima r corretta forse su n. 🔗
c. 9v21: sul margine sinistro, di mano più tarda: 4. 🔗
c. 10r17: s diritta di qes su correzione (forse su s tonda). 🔗
c. 10r24: sul margine destro, di mano più tarda: 5. 🔗
c. 10v11: escien scritto sconfinando sul margine destro (incidente non abituale, che si ripete alla r. 16 e in qualche altra pagina); s diritta corretta su s tonda. 🔗
c. 10v15: sbarretta verticale in interlinea a indicare la separazione da effettuare fra nom e naire (ce ne sono diverse nel codice, aggiunte posteriormente forse dal copista o, forse più probabilmente, da un lettore successivo). 🔗
c. 11r4: maltraids: sul terzo tratto della m c’è un puntino; il copista di c non usa mettere i puntini sulle i; dunque, se non è accidentale e c’è una correzione incongrua della lezione giusta maltraids, è forse da attribuire a un lettore-revisore; un puntino sulla i è a c. 90v, nella prima riga della seconda strofa di Peirol 6, e sette sono nei due sonetti di Dante da Maiano a c. 138v; le cc. 90v-91r sono le ultime scritte prima delle 94 pagine bianche con sola rigatura che precedono i sonetti di Dante da Maiano a c. 138v. 🔗
c. 11r2: sul margine destro, di mano più tarda: 6. 🔗
c. 11r19: segno verticale (i? segno accidentale?) sulla c di che, probabilmente lasciato da un lettor posteriore. 🔗
c. 11r22: manca un verso a fine strofa, segnalato da puntini. 🔗
c. 11r26: la e di malenansa è di lettura difficoltosa a causa di una macchiolina d’inchiostro. 🔗
c. 11v1: sul margine sinistro, di mano più tarda: 7. 🔗
c. 11v17: sul margine sinistro, con segno di richiamo sopra mon: al(iter) se el nomen · | Li dolçesgard qim fan | semblan paruen · . 🔗
c. 11v22: segno d’inchiostro nero accidentale sopra lais. 🔗
c. 11v25: 2 righe bianche alla fine della c. 11v e una riga bianca all’inizio di c. 12r (forse lasciata per l’unica rubrica mancante di tutto il manoscritto). 🔗
c. 12r1: sul margine destro, di mano più tarda: 8. 🔗
c. 12r8: sul margine sinistro: al(iter) crezensa, con segno di richiamo su pliuensa. 🔗
c. 12r11: s diritta di pos corretta su s tonda. 🔗
c. 12r17: conusc di lettura non certissima (comisc?). 🔗
c. 12r18: su miels, in interlinea, di mano del copista: al(iter) mais. 🔗
c. 12r26: sul margine destro, di mano più tarda: 9. 🔗
c. 12v5: su tanz, in interlinea, di mano del copista: al(iter) cenz. 🔗
c. 12v8: su pres, in interlinea, di mano del copista: al(iter) tes. 🔗
c. 12v9: trop madirat da trop nadirat, con n cancellata e m inserita nello spazio fra le due parole; su Qar, in interlinea, di mano del copista: al(iter) qant. 🔗
c. 12v17: su dinz, in interlinea, di mano del copista: al(iter) en sui. 🔗
c. 12v21: su captel, in interlinea, di mano del copista: al(iter) çab del. 🔗
c. 12v24: su trop, in interlinea, di mano del copista: al(iter) mal. 🔗
c. 12v25: merces sconfina sul margine destro, di mano del copista. 🔗
c. 13r2: sul margine destro, di mano più tarda: 10. 🔗
c. 13r8: l’asta della q di relinqis prosegue leggermente verso sinistra (il copista stava per scrivere g, ma si è accorto in tempo dell’errore). 🔗
c. 13r25: amar da amare con e biffata (forse non dal copista). 🔗
c. 13v2: sul margine sinistro, di mano più tarda: 11. 🔗
c. 13v11: aissa di Laissal in inchiostro più scuro, su rasura, di mano del copista. 🔗
c. 13v12: segno in interlinea sopra la e di deue, ma pare accidentale. 🔗
c. 13v22: ma da mia, con i espunta. 🔗
c. 13v24: dopo cansons il resto della riga e la riga seguente sono vuote; poi c’è la rubrica Folchet, poi l’ultima riga è vuota. 🔗
c. 14r1: sul margine destro, di mano più tarda: 12. 🔗
c. 14r9: su fermaz, in interlinea: al(iter) pausaz. 🔗
c. 14r23: sul margine destro, di mano più tarda: 13. 🔗
c. 14v4: ritoccata la seconda e di ueers; poghes pare su rasura. 🔗
c. 14v13: sulla nota tironiana per la congiunzione e pare ci sia un tentativo di correzione, non molto chiaro e probabilmente di mano di un lettore posteriore (per arrivare a ni?). 🔗
c. 14v23: sul margine sinistro, di mano più tarda: 14. 🔗
c. 15r7: s tonda di son corretta in s diritta; a qeu segue s erasa. 🔗
c. 15r13: s tonda di rics corretta in s diritta. 🔗
c. 15r24: sulla a di mais sbaffo accidentale d’inchiostro più scuro. 🔗
c. 15r27: riga vuota a fine pagina con segno ondulato al centro. 🔗
c. 15v1: sul margine sinistro, di mano più tarda: 15. 🔗
c. 15v8: s diritta di Qes corretta su s tonda. 🔗
c. 15v10: in interlinea su s(er)uidor: al(iter) sufridor. 🔗
c. 15v22: in interlinea su recressuz: al(iter) retenguz. 🔗
c. 16r8: sul margine destro, di mano più tarda: 16. 🔗
c. 16r19: qe mapoderera di mano più tarda, in inchiostro più scuro su una lacuna segnalata da puntini; cfr. F. Feriozzi, «La mano di Giovanni Maria Barbieri nel canzoniere provenzale c (Biblioteca Medicea Laurenziana, Plutei 90 inf. 26)», Cultura Neolatina, LXXXIII, 2023, pp. 61-68; sul margine destro, di mano del copista, su due righe: ço apoderera | qeil mapodera. 🔗
c. 16r22: ire di mano più tarda (la stessa della riga 19) in inchiostro più scuro su una lacuna segnalata da puntini; di mano del copista sul margine destro, su due righe: Qina | Ire. 🔗
c. 16v15: sul margine sinistro, di mano più tarda: 1. 🔗
c. 16v20: eslaissaz da eslailassaz, con la cancellato. 🔗
c. 17r15: ms. lvçenç. 🔗
c. 17r16: sul margine destro, di mano più tarda: 2. 🔗
c. 17r17: segno di richiamo dopo gentz, ma non è stato riportato nulla sui margini. 🔗
c. 17r24: eus forse completato posteriormente (la e di solito non ha il terzo tratto che risale e l’inchiostro pare più chiaro). 🔗
c. 17r27: la z di plaçenz pare ripassata. 🔗
c. 17v2: la s di rens pare corretta su c dal copista. 🔗
c. 17v6: ge(n)çer qes forse integrato da altra mano (l’occhiello della g è diverso e l’inchiostro un po’ più scuro). 🔗
c. 17v17: sul margine sinistro, di mano più tarda: 3. 🔗
c. 18r12: sul margine destro, di mano più tarda: 4. 🔗
c. 18r22: traior corretto su rasura. 🔗
c. 18v6: in interlinea su uenc: al(iter) uolc. 🔗
c. 18v13: N di Ni forse ripassata su altra lettera. 🔗
c. 18v24: sul margine sinistro, di mano più tarda: 5. 🔗
c. 19r11: a fine riga c’è un trattino obliquo identico a quelli usati per unire le parole spezzate dall’andata a capo. 🔗
c. 19r25: a fine componimento tre righe vuote con piccoli tratti di penna a mo’ di fregio (per indicare la fine del testo; aggiunti presumibilmente da un lettore e non dal copista, come tutti i segni che marcano la fine dei componimenti anche quando questi non sarebbero conclusi). A c. 19v l’impaginazione è a due colonne. 🔗
c. 19vA3: sul margine sinistro, di mano più tarda: 6. 🔗
c. 19vA17: Aueç mon cor laçat (e) pres è un verso aggiunto sul margine sinistro dal copista, con linea che indica dove si deve collocare nella colonna. 🔗
c. 19vA26: eu in interlinea, di mano del copista. 🔗
c. 19vB21: trattino su i di guarir. 🔗
c. 19vB24: trattino su i di qi. 🔗
c. 20rA25: inuera per muera. 🔗
c. 20vA6: u di esguardaz in interlinea, di mano del copista. 🔗
c. 21rB2: h di eschapa in interlinea di mano del copista. 🔗
c. 21vB21: seguono un fregio di fine componimento a fine riga 21 e al centro della riga 22 della colonna B (tratto ondulato con punto sopra e sotto, aggiunti presumibilmente da un lettore) e 5 righe bianche; poi sono bianche le cc. 22rv. A c. 23r Lensegnament darnald de miroill è trascritto a tutta pagina, coi vv. scritti di seguito e separati da un punto. Da c. 23v diventa regolare la distribuzione di tre vv. interi per riga. 🔗
c. 23r4: sul margine destro, di mano più tarda: 1. 🔗
c. 23r5: uirgili ha i trattini sulle i (il primo malfatto, forse accidentale). 🔗
c. 23r12: uns preceduto da rasura. 🔗
c. 23r19: ces è di lettura malcerta; non è ço come legge Pelaez 1899 (E s(i)o es non es guaire Stengel 1899). Le abbreviazioni si riferiscono a M. Pelaez, «Il canzoniere provenzale c (Laurenziano Pl. 90 Inf. 26)», Studj di filologia romanza, 7, 1899, pp. 244-401 e a E. Stengel, Die altprovenzalische Liedersammlung c der Laurenziana in Florenz. Nach einer in seinem Besitz befindlichen alten Abschrift, Greifswald 1899. 🔗
c. 23r24: a qi uol va a capo ed era prevista una letterina decorata. 🔗
c. 23v5: in interlinea sopra les leiz: al(iter) es leç, di mano del copista. 🔗
c. 23v8: s di es corretta su i. 🔗
c. 23v14: all’inizio della riga era prevista una letterina decorata. 🔗
c. 23v16: q di requer corretta su altra lettera, forse i. 🔗
c. 23v24: qui il copista va a capo ed era prevista una letterina decorata. 🔗
c. 23v27: dopo ben c’è un segnetto in interlinea, probabilmente di separazione delle parole (forse del copista, forse di un lettore posteriore). 🔗
c. 24r17: sz di a qesz ripassate su tz. 🔗
c. 24r21: rasura dopo ab. 🔗
c. 24v4: qui il copista va a capo ed era prevista una letterina decorata. 🔗
c. 24v9: dreiturer da dreuturer corretto mediante rasura. 🔗
c. 24v10: qui il copista va a capo ed era prevista una letterina decorata. 🔗
c. 24v15: qui il copista va a capo ed era prevista una letterina decorata. 🔗
c. 24v18: ni a: lettura di Stengel 1899 (ma Pelaez 1899). 🔗
c. 25r13: dopo il salto di una riga e la rubrica, il testo seguente è scritto su due colonne andando a capo alla fine di ogni verso. 🔗
c. 25r16: sul margine destro, di mano più tarda: 2. 🔗
c. 25rA21: rasura di una s dopo podeç. 🔗
c. 25vA9: in interlinea su (et) auinenz: al(iter) conoisenz. 🔗
c. 25vA15: e la: sembra che il copista abbia scritto e, modificando poi la lettera in nota tironiana. 🔗
c. 25vB23: fra qeu e sai c’è forse una piccola sbarretta per dividere le parole, se non è un’erronea l su cui è stata tracciata la s. 🔗
c. 26rA9: su dautrafar un lettore forse posteriore ha messo una sbarretta (apostrofo?) fra r e a per dividere le parole. 🔗
c. 26rB6: l di bel ripassata su i. 🔗
c. 26rB18: i di compaignon in interlinea. 🔗
c. 26rB20: dopo me di metorn c’è in interlinea una piccola sbarretta, forse di separazione in me torn (ma forse è il prolungamento dell’ultimo tratto della e, come a c. 29rA, r. 2, a c. 29rB, r. 25, a c. 29vA, r. 18 etc.). 🔗
c. 26rB21: su sospir: al(iter) consir. 🔗
c. 26vA1: pro in interlinea di mano del copista; a di trab ripassata su e; dopo la prima a c’è un segno verticale in interlinea come se un lettore avesse voluto dividere la parola (erroneamente) dopo tra. 🔗
c. 26vA3: in interlinea di mano del copista sopra chaira: al(iter) faç. 🔗
c. 26vA18: rasura dopo ai. 🔗
c. 26vA20: faç corretto su fas. 🔗
c. 26vB22: e erasa dopo torn. 🔗
c. 27r19: ultima parola del componimento al centro della riga, subito sopra la rubrica del testo che segue, scritto a tutta pagina e tre versi per riga (ma il copista non riesce a mantenere la divisione netta dei versi nelle pagine seguenti), salvo le prime tre righe che lasciano lo spazio per l’iniziale decorata mai eseguita e hanno solo due versi ciascuna. 🔗
c. 27r22: sul margine destro, di mano più tarda: 3. 🔗
c. 27rA8: bel ripetuto (cancellato il primo). 🔗
c. 27rA10: plueia su rasura. 🔗
c. 27rB15: salf su rasura. 🔗
c. 27r26: s di uerais in interlinea di mano del copista. 🔗
c. 27v1: ms. vbs. 🔗
c. 27v11: segno verticale fra a e u di dautra (probabilmente accidentale, o forse l integrata fuori posto per arrivare ad aultra). 🔗
c. 27v15: be sel corretto su rasura. 🔗
c. 27v17: s diritta di ius corretta su s tonda. 🔗
c. 28r21: i di leandier in interlinea. 🔗
c. 28vA15: Il testo è su due colonne, andando a capo alla fine di ogni verso (il primo è spezzato in due per far posto all’iniziale decorata non eseguita). Sul margine sinistro, di mano più tarda: 4. 🔗
c. 28vB22: aculliir su rasura (correzione maldestra per acuillir, cui si cerca di rimediare mettendo un trattino a metà dell’asta della prima l). 🔗
c. 29rA2: do(m)na aggiunto in interlinea, di mano del copista. 🔗
c. 29rA3: lhes risultato (di lettura malcerta) di una correzione. 🔗
c. 29rA7: i erasa dopo sab. 🔗
c. 29rA14: il secondo qe è su rasura. 🔗
c. 29rA21: pesar corretto su rasura. 🔗
c. 29rA26: b di sab corretta su rasura. 🔗
c. 29vA19: lettera erasa dopo drei. 🔗
c. 30rA3: erasa t fra grat e ab. 🔗
c. 30rA12: calfar corretto su rasura. 🔗
c. 30rA14: lettera erasa dopo de di de streiches. 🔗
c. 30rB17: riga senza testo, dopo la quale c’è la rubrica (r. 18) e il copista ricomincia a scrivere, dalla r. 19, a tutta pagina con più versi per riga. 🔗
c. 30r20: sul margine destro, di mano più tarda: 5. 🔗
c. 30v7: ch di Paubrenrichir ripassato. 🔗
c. 30v24: sul margine sinistro di mano più tarda: 6. 🔗
c. 31r26: sul margine destro, di mano più tarda: 7. 🔗
c. 31v23: sul margine sinistro di mano più tarda: 8. 🔗
c. 31v24: sul margine sinistro di mano del copista, con richiamo a inizio v.: al(iter) mandet. 🔗
c. 32r7: x di rix corretta su lettera non distinguibile (c? r?). 🔗
c. 32r19: sul margine destro, di mano più tarda: 9. 🔗
c. 32r22: b di troba corretta su u. 🔗
c. 32v18: sul margine sinistro di mano più tarda: 10. 🔗
c. 32v25: pois corretto forse su pecs, marcando con un lungo trattino la i. 🔗
c. 33r6: s di podes corretta su r. 🔗
c. 33r7: u di mausaz ripassata 🔗
c. 33r8: d di ueder ripassata forse su altra lettera. 🔗
c. 33r12: in interlinea, sopra semblan: al(iter) esgard. 🔗
c. 33r13: in interlinea sopra E faz qe fol: al(iter) esi follei. 🔗
c. 33r18: sul margine destro, di mano più tarda: 11. 🔗
c. 33r19: h di enseinhamen in interlinea con richiamo. 🔗
c. 33v5: denian ricavato da deman aggiungendo un trattino sul terzo tratto della m. 🔗
c. 33v6: spazio bianco corrispondente a circa 4 lettere dopo segno. 🔗
c. 33v13: car corretto su qualcosa di non distinguibile, forse da altra mano. 🔗
c. 33v22: sul margine sinistro di mano più tarda: 12. 🔗
c. 34r8: me di ame ripassato. 🔗
c. 34v7: sul margine sinistro di mano più tarda: 13. 🔗
c. 35r7: sul margine destro di mano più tarda: 14. 🔗
c. 35r20: quattro puntini segnalano la lacuna fra re ed (e). 🔗
c. 35v2: ms. çoi, con una piccola a in interlinea sopra la o. 🔗
c. 35v9: sul margine sinistro di mano più tarda: 15. 🔗
c. 35v13: forse sotto la r di esgar c’è una d erasa. 🔗
c. 35v15: s di plaser corretta forse su r. 🔗
c. 35v20: don e amor separati da un trattino verticale aggiunto posteriormente in interlinea (le parole sono unite nel ms.); l di aultra aggiunta posteriormente. 🔗
c. 35v25: tra c ed a di Doncai è stato posteriormente aggiunto un trattino verticale di separazione. 🔗
c. 36r6: u di guadaing in interlinea. 🔗
c. 36r8: i di deignaz in interlinea e z corretta su r. 🔗
c. 36r11: lettera erasa dopo la seconda n di uNn. Fra la letterina per l’iniziale decorata (non realizzata) e la prima n si vede anche un punto, forse preceduto da un’altra lettera erasa. Sul margine destro, di mano più tarda: 16. 🔗
c. 36r12: ns di Plangenser su correzione. 🔗
c. 36r19: seguono tre righe bianche ( = una strofa). 🔗
c. 36r23: a capd segue uno spazio bianco per 4-5 lettere. 🔗
c. 36v6: sul margine sinistro di mano più tarda: 17. 🔗
c. 36v13: t di pretz corretta forse su c; su enqisa: al(iter) conqisa. 🔗
c. 36v17: seconda i di p(ri)miers aggiunta in interlinea. 🔗
c. 37r8: sul margine destro di mano più tarda: 18. 🔗
c. 37r10: seconda d di da(m)pnadge aggiunta in interlinea. 🔗
c. 37r21: congiunzione e corretta in nota tironiana. 🔗
c. 37v3: sul margine sinistro di mano più tarda: 19. 🔗
c. 37v17: Q maiuscola di Qar corretta su q minuscola. 🔗
c. 38v17: seguono 9 righe e 2 pagine bianche (cc. 38r e 38v) prima di Arnaut Daniel, BdT 29.17. 🔗
c. 39r3: donar donar, con primo donar espunto. Sul margine destro, di mano più tarda: 1. 🔗
c. 39v10: sul margine sinistro di mano più tarda: 2. 🔗
c. 39v24: seguono tre righe bianche e 14 righe bianche all’inizio di c. 40r. 🔗
c. 40r16: sul margine destro di mano più tarda: 3. 🔗
c. 40v4: lacuna dopo uo segnalata da quattro puntini. 🔗
c. 40v14: trattino aggiunto forse posteriormente sulla seconda i di cuiiois. 🔗
c. 40v17: sul margine sinistro di mano più tarda: 4. 🔗
c. 40v22: segno in interlinea dopo a di abar, forse una b aggiunta posteriormente (correzione superflua poi cancellata). 🔗
c. 41r18: tra a e r di ar segno simile a una i, d’altra mano. Sul margine destro, di mano più tarda: 5. 🔗
c. 41v2: in interlinea su reguart: al(iter) mesgart. 🔗
c. 41v22: sul margine sinistro di mano più tarda: 6. 🔗
c. 42r10: i di dieus in interlinea con segno di richiamo. 🔗
c. 42r24: sul margine destro di mano più tarda: 7. 🔗
c. 42v3: salto di un verso segnalato con sette puntini. 🔗
c. 42v16: ni su rasura di circa quattro lettere. 🔗
c. 42v25: sul margine sinistro di mano più tarda: 8. 🔗
c. 43r18: segue una strofa trascritta dal copista sul margine destro, con segno di richiamo sul margine sinistro fra la strofa precedente e la tornada. 🔗
c. 43r23: sul margine destro di mano più tarda: 9. 🔗
c. 43v8: guill(e)m abbreviato guillm con tratto che taglia orizzontalmente le ll. 🔗
c. 43v9: n di can su correzione. 🔗
c. 43v18: qen forse corretto da qeu. 🔗
c. 43v21: h di deschauçic in interlinea. 🔗
c. 44r2: sul margine destro di mano più tarda: 10. 🔗
c. 44r4: lacuna dopo lor segnalata da quattro punti. 🔗
c. 44r12: a ric seguono puntini, con integrazione sul margine destro, di mano del copista, della parte mancante. 🔗
c. 44r21: Qio ui su rasura. 🔗
c. 44v3: sul margine sinistro di mano più tarda: 1. 🔗
c. 44v16: can su rasura. 🔗
c. 45r12: bianche le restanti 15 righe di c. 45r e l’intera c. 45v. 🔗
c. 46r3: sul margine destro di mano più tarda: 1. 🔗
c. 46r9: ç di çascun corretta su s. 🔗
c. 46r17: ç di pieç forse corretta su altra lettera. 🔗
c. 46r23: mi in interlinea (la i ha il trattino, forse aggiunto posteriormente). 🔗
c. 46v5: sul margine sinistro di mano più tarda: 2. 🔗
c. 47r3: sul margine destro di mano più tarda: 3. 🔗
c. 47r11: en aggiunto in interlinea di mano del copista. 🔗
c. 47r18: tra que e ui piccoli segni in inchiostro più scuro, accidentali. 🔗
c. 47v8: sul margine sinistro di mano più tarda: 4. 🔗
c. 48r8: tot su correzione, che pare di mano del copista, benché Pelaez 1899 ne dubiti. 🔗
c. 48r13: sul margine destro di mano più tarda: 5. 🔗
c. 48r16: tot su rasura. 🔗
c. 48v2: la i e la e di traien appaiono legate in modo inusitato. 🔗
c. 48v6: s di bels aggiunta dopo dal copista in inchiostro più chiaro. 🔗
c. 48v16: sul margine sinistro di mano più tarda: 6. 🔗
c. 48v21: h di eschapei in interlinea aggiunta dal copista. 🔗
c. 49r1: aillor da allor con i aggiunta posteriormente fra a e l sulla stessa riga. 🔗
c. 49r11: nota tironiana sovrapposta a e. 🔗
c. 49r19: sul margine destro di mano più tarda: 7. 🔗
c. 49r26: auna corretto su qualcosa di non decifrabile. 🔗
c. 49v15: difficile decidere se sia da leggere noil o sia un erroneo uoil. 🔗
c. 49v22: sul margine sinistro di mano più tarda: 8. 🔗
c. 50r1-2: lacuna di un verso segnalata da una decina di puntini distribuiti sulle prime due righe. 🔗
c. 50r24: sul margine destro di mano più tarda: 9. 🔗
c. 50v18: -s di ses su correzione. 🔗
c. 50v26: sul margine sinistro di mano più tarda: 10. 🔗
c. 51r4: picolo trattino verticale in interlinea dopo la r in dautramansa (aggiunto posteriormente per separare le parole). 🔗
c. 51r21: sul margine destro di mano più tarda: 11. 🔗
c. 51v13: prima s di senssal tonda e seconda dritta. 🔗
c. 51v17: sul margine sinistro di mano più tarda: 12. 🔗
c. 51v26: rasura dopo il secondo de. 🔗
c. 52r16: sul margine destro di mano più tarda: 13. 🔗
c. 52r20: r di fermad in interlinea, di mano del copista. 🔗
c. 52v13: sul margine sinistro di mano più tarda: 14. 🔗
c. 52v17: beutatz corretto su beutaz. 🔗
c. 53r11: sul margine destro di mano più tarda: 15. 🔗
c. 53v15: sul margine sinistro di mano più tarda: 16. 🔗
c. 54r17: sul margine destro di mano più tarda: 17. 🔗
c. 54r21: z di diz ripassata; da questa riga a quattro righe sotto la pagina è un po’ sporca d’inchiostro. 🔗
c. 54r24: qal sel pare lezione originaria; forse lo stesso copista ha corretto la s in c, biffando la s e aggiungendo c in basso dopo qal; 5 righe di questa sezione della pagina sono comunque un po’ sporcate da uno sbaffo d’inchiostro (anche cuiauan che precede sulla stessa riga si decifra con difficoltà). 🔗
c. 54v10: dopo per spazio vuoto con due puntini. 🔗
c. 54v24: dat, che è la lezione buona, è in interlinea sopra donat, sotto la cui a e la cui t si vedono due puntini d’espunzione (ma c’è una traccia di sottolineatura sotto tutta la parola). Sul margine sinistro, di mano più tarda: 18. 🔗
c. 55v7: prima n di longnans su correzione, sempre che sia una n e non una i preceduta da una lettera cancellata. 🔗
c. 55r21: sul margine destro di mano più tarda: 19. 🔗
c. 56r3: sul margine destro di mano più tarda: 20. 🔗
c. 56r11: lacuna di un verso e mezzo segnalata da mezza riga bianca con 8 puntini. 🔗
c. 56r24: seguono tre righe bianche e c. 56v bianca con rigatura (fine della sezione di Aimeric de Peguillan e inizio della sezione di Aimeric de Belenoi). 🔗
c. 57r2: sul margine destro di mano più tarda: 1. 🔗
c. 57r17: sul margine destro, con richiamo sopra tem: al(iter) enten mal reso ·. 🔗
c. 57v3: sul margine sinistro di mano più tarda: 2. 🔗
c. 57v4: rasura dopo non a partire già dalla seconda n, su correzione (parrebbe su un abbozzo di s). 🔗
c. 57v6: uei su correzione 🔗
c. 57v18: in sieu (incerto su sieu o sien Pelaez 1899, ma pare sieu) l’ultima lettera pare aggiunta dopo che era già stato scritto lesgard. 🔗
c. 57v25: sul margine sinistro di mano più tarda: 3. 🔗
c. 58r24: bianche ultime 3 righe (con fregio forse aggiunto posteriormente tra la prima e la seconda riga) e c. 58v bianca, con rigatura (fine sezione Aimeric de Belenoi e inizio sezione Peire Vidal). 🔗
c. 59r3: sul margine destro di mano più tarda: 1. 🔗
c. 59v6: il tratto della l di uidal risale molto e il punto è all’interno dell’occhiello; lo stesso a c. 60r. 🔗
c. 59v7: sul margine sinistro di mano più tarda: 2. 🔗
c. 60r7: sul margine destro di mano più tarda: 3. 🔗
c. 60r17: seconda i di humilitat aggiunta posteriormente, dalla stessa mano. 🔗
c. 60v7: sul margine sinistro, di mano più tarda: 4. 🔗
c. 60v8: u di conques in interlinea. 🔗
c. 60v10: la s di Qes sembra aggiunta dopo nello spazio fra un originario Qe e fers. 🔗
c. 61r1: sopra qui a: al(iter) qaia. 🔗
c. 61r2: sul margine destro, con segno di richiamo su Deu: al(iter) dun sap gadaing | dira afrenar. 🔗
c. 61r9: sul margine destro di mano più tarda: 5. 🔗
c. 61r12: a fine riga c’è il trattino usato di solito per segnalare le parole spezzate fra le due righe (dunque il copista leggeva o intendeva perço, non per ço). 🔗
c. 61r14: in interlinea su en iug: al(iter) ira. 🔗
c. 61v5: sul margine sinistro, di mano più tarda: 6. 🔗
c. 61v8: lacuna di un verso e mezzo segnalata da 6 puntini (fino a fine riga). 🔗
c. 61v12: lacuna di una parola segnalata da 4 puntini. 🔗
c. 61v17: lacuna di una parola segnalata da 5 puntini. 🔗
c. 61v24: bianche le ultime tre righe, con fregi al centro (forse aggiunti posteriormente) per segnalare la conclusione de componimento. 🔗
c. 62r3: sul margine destro, di mano più tarda: 7. 🔗
c. 62r21: da qui alla fine (r. 23) si tratta in realtà probabilmente di una cobla parodica saldatasi al testo di Peire Vidal in parte della tradizione; cfr. la scheda BEdT 461.175a. 🔗
c. 62r26: sul margine destro, di mano più tarda: 8. 🔗
c. 62v3: h di fah aggiunta posteriormente dal copista, con inchiostro più chiaro. 🔗
c. 62v25: sul margine sinistro, di mano più tarda: 9. 🔗
c. 63r10: seconda u di uulh su correzione. 🔗
c. 63r21: sul margine destro, di mano più tarda: 10. 🔗
c. 63v1-2: n, unica lettera della parola sulla r. 1, collegata a ualhos con trattino obliquo. 🔗
c. 63v6: s di auols erasa (correzione incongrua). 🔗
c. 63v9: donrad su correzione. 🔗
c. 63v14: prima e di enemics aggiunta in interlinea dal copista. 🔗
c. 64r2: riga bianca, fra l’ultima riga del testo di BdT 364.39 e la rubrica di BdT 364.004. 🔗
c. 64r4: sul margine destro, di mano più tarda: 11. 🔗
c. 64v2: la preposizione a è su correzione. 🔗
c. 64v9: u di queil su correzione (da qeieil, si direbbe). 🔗
c. 64v16: sul margine sinistro, di mano più tarda: 12. 🔗
c. 65r21: sul margine destro, di mano più tarda: 13. 🔗
c. 66r3: sul margine destro, di mano più tarda: 14. 🔗
c. 66v12: sul margine sinistro, di mano più tarda: 15. 🔗
c. 67v3: sul margine sinistro, di mano più tarda: 16. 🔗
c. 67v19: Qe ma con ma fuori dal margine destro di r. 17 in inchiostro più chiaro, della stessa mano. 🔗
c. 67v26: sul margine sinistro, subito prima di ricor, sembra ci sia una a biffata. 🔗
c. 68r6: sul margine destro, di mano più tarda: 17. 🔗
c. 68v15: sul margine sinistro, di mano più tarda: 18. 🔗
c. 69r17: sul margine destro, di mano più tarda: 19. 🔗
c. 69r26: seconda r di berard su correzione. 🔗
c. 69v8: r di tengra in interlinea. 🔗
c. 69v20: sul margine sinistro, di mano più tarda: 20. 🔗
c. 70r2: d di lombards ripassata. 🔗
c. 70r11: u di co(n)quisa in interlinea in inchiostro più chiaro. 🔗
c. 70r23: sul margine destro, di mano più tarda: 21. 🔗
c. 70v16: prima m di mamor in interlinea. 🔗
c. 71r4: morir corretto su moirr (ed.: li dis: “Per que morir no·t gics?”); manca il verso seguente, senza che la lacuna sia segnalata. 🔗
c. 71r13: sul margine destro, di mano più tarda: 22. 🔗
c. 71v23: sul margine sinistro, di mano più tarda: 23. 🔗
c. 72r11: l di daultres aggiunta in interlinea, in inchiostro più chiaro. 🔗
c. 72r25: manca l’ultima tornada di un verso, ma avrebbe potuto essere aggiunta nella prima delle due righe vuote a fine pagina. 🔗
c. 72v3: sul margine sinistro, di mano più tarda: 24. 🔗
c. 72v15: meils con trattino sulla i, forse aggiunto posteriormente. 🔗
c. 72v25: lacuna di un verso segnalata da 8 puntini equamente distribuiti fra la r. 24 e la r. 25. 🔗
c. 73r3: sul margine destro, di mano più tarda: 25. 🔗
c. 73r18: lacuna tra ditz e laus segnalata da 5 puntini. 🔗
c. 73v11: sul margine sinistro, di mano più tarda: 26. 🔗
c. 73v18: ni er ni sembra aggiunto dal copista in un secondo momento coin inchiostro più chiaro su uno spazio lasciato bianco. 🔗
c. 73v20: lacuna della parola rima segnalata da 4 puntini. 🔗
c. 74r13: sul margine destro, di mano più tarda: 27. 🔗
c. 74r18: lacuna segnalata da 4 puntini. 🔗
c. 74r22: in interlinea su com: al(iter) qant. 🔗
c. 74v4: e minuscola rifatta su e da inizio verso erasa. 🔗
c. 74v8: t di qaital aggiunta dopo dal copista. 🔗
c. 74v25: sul margine sinistro, di mano più tarda: 28. 🔗
c. 75r1: t di çentacabar aggiunta dopo in inchiostro più chiaro. 🔗
c. 75r17: il resto della c. 75r è lasciato in bianco, con rigatura (10 righe). La canzone finisce con un semplice punto e non col segno che si incontra di frequente a marcare la fine dei componimenti (·:~), che è tuttavia stato aggiunto, forse, posteriormente da un lettore e non dal copista. 🔗
c. 75v3: ai corretto su ac (trattino sulla i, solitamente assente, molto grande). Sul margine sinistro, di mano più tarda: 29. 🔗
c. 75v4: lacuna di un v. segnalata con mezza riga di puntini nel ms. 🔗
c. 75v5: e minuscola di eram su e maiuscola (usata per marcare l’inizio dei vv.) erasa. 🔗
c. 75v9: h di Vinch aggiunta con tratto più sottile e inchiostro più chiaro. 🔗
c. 75v16: s di fis su rasura. 🔗
c. 76r3: sul margine destro, di mano più tarda: 30. 🔗
c. 76r16: u di Quer in interlinea. 🔗
c. 76r17: lacuna di un verso (che in realtà manca dopo trichairitz) segnalata con mezza riga di puntini. 🔗
c. 76r19: lacuna di tre versi segnalata da due mezze righe di puntini. 🔗
c. 76v10: sul margine sinistro, di mano più tarda: 31. 🔗
c. 76v21: ab aggiunto in interlinea. 🔗
c. 76v24: seguono tre righe bianche e l’intera c. 77r bianca con rigatura (fine della sezione di Peire Vidal e inizio di quella di Peire Raimon de Tolosa). 🔗
c. 77v3: sul margine sinistro, di mano più tarda: 1. 🔗
c. 77v16: h di richor corretta su b. 🔗
c. 77v21: uas mis de in grafia molto più tarda e malcerta su rasura (attribuita a Giovanni Maria Barbieri; cfr. la nota a c. 16r, r. 18). 🔗
c. 78r11: sul margine destro, di mano più tarda: 2. 🔗
c. 78r16: n di mantas su correzione. 🔗
c. 78v9: sul margine sinistro, di mano più tarda: 3. 🔗
c. 79r2: qui, come sporadicamente altrove, c’è una i del tutto decontestualizzata (qui prima di fort) che è verosimilmente un segno di riempimento a fine riga del modello, scritto in littera textualis moderna e decisamente più antico di c. 🔗
c. 79r15: sul margine destro, di mano più tarda: 4. 🔗
c. 79r17: lacuna di due parole segnalata da 5 puntini. 🔗
c. 79r18: prima e corretta in nota tironiana. 🔗
c. 79v11: sul margine sinistro, di mano più tarda: 5. 🔗
c. 80r6: sul margine destro, di mano più tarda: 6. 🔗
c. 80r22: la seconda s di adeseslai sembra aggiunta dopo dal copista. 🔗
c. 80v2: rubrica in inchiostro leggermente più chiaro rispetto al testo, ma della stessa mano; lo stesso vale per il testo dalla r. 18 in poi. 🔗
c. 80v3: sul margine sinistro, di mano più tarda: 7. 🔗
c. 80v8: mais (e) corretti su rasura. 🔗
c. 81r7: sul margine destro, di mano più tarda: 8. 🔗
c. 81v14: sul margine sinistro, di mano più tarda: 9. Sens allegrage (BdT 205.5) è della stessa mano del testo che precede nella stessa pagina, ma l’inchiostro è un po’ più scuro. 🔗
c. 81v15: la t di chant è stata integrata dopo. 🔗
c. 82r4: -s di torçes aggiunta posteriormente dal copista in interlinea. – -s di mais aggiunta dal copista in interlinea. 🔗
c. 82r15: le rimanenti dodici righe della pagina sono bianche 🔗
c. 82v2: pare che il copista abbia iniziato a scrivere fra, ma abbia corretto sovrapponendo il primo tratto della c di cha(n)tar alla seconda asta della n, ottenendo fai. Sul margine sinistro, di mano più tarda: 1. 🔗
c. 82v23: alla fine del testo seguono tre righe vuote (manca la tornada di 3 vv. dell’ed. Bertoni 1915). 🔗
c. 83r3: sul margine destro, di mano più tarda: 2. 🔗
c. 83r24: seguono tre righe vuote e l’intera c. 83v vuota con rigatura. 🔗
c. 84r3: sul margine destro, di mano più tarda: 1. 🔗
c. 84r8: : qeiel con prima e forse su correzione (per que·l). 🔗
c. 84r20: sul margine destro, di mano più tarda: 2. 🔗
c. 84r21: la i di uoil ha il trattino aggiunto forse posteriormente. 🔗
c. 84r22: nol poirai su rasura. 🔗
c. 84v10: sul margine sinistro, di mano più tarda: 3. 🔗
c. 84v22: l di merauilhar aggiunta dopo, pare su rasura. 🔗
c. 85r5: sul margine destro, di mano più tarda: 4. 🔗
c. 85r22: seguono quattro righe vuote e c. 85v vuota con rigatura (fine della sezione di Peire Bremon e inizio della sezione di Peire Rogier). 🔗
c. 85v12: trauelha sembra ottenuto per correzione a partire da traue ha (inserendo la l e allungando l’asta della h). 🔗
c. 86r3: sul margine destro, di mano più tarda: 1. 🔗
c. 86v12: il testo di Peire Rogier BdT 356.2, del quale c è l’unico manoscritto superstite, è interrotto al primo verso della str. VII; seguono 10 righe bianche e poi, nella stessa c. 86v, un altro testo di Peire Rogier. 🔗
c. 86v24: sul margine sinistro, di mano più tarda: 3. 🔗
c. 87r20: seguono 7 righe bianche e la c. 87v interamente bianca, con rigatura (fine della sezione di Peire Rogier e inizio di quella di Peirol). 🔗
c. 88r3: sul margine destro, di mano più tarda: 1. 🔗
c. 88v3: sul margine sinistro, di mano più tarda: 2. 🔗
c. 89r3: sul margine destro, di mano più tarda: 3. 🔗
c. 89r7: in interlinea su ui: al(iter) no(n). 🔗
c. 89r14: sul margine destro, con richiamo su Qe: al(iter) Don ben sui fol qar | lam pois a lei pesa · 🔗
c. 89v10: sul margine sinistro, di mano più tarda: 4. 🔗
c. 90r5: la prima n di iornnoit pare aggiunta posteriormente fra ior e noit, con trattino in interlinea per separare le due parole; a meno che la correzione, vista la dislocazione del trattino verticale sul primo tratto della seconda n, non volesse arrivare a jorn ni noit (e in questo caso non sarebbe forse del copista). 🔗
c. 90r7: seconda d di da(m)pnadge aggiunta in interlinea dal copista. 🔗
c. 90r9: -s di naturals aggiunta posteriormente dal copista. 🔗
c. 90r13: fra a e Ora c’è un punto, forse per segnalare dove avrebbe dovuto arrivare l’iniziale decorata. Sul margine destro, di mano più tarda: 5. 🔗
c. 90r15: i di tagnia aggiunta in interlinea. 🔗
c. 90r16: è uno dei rarissimi casi in cui manca nel codice la letterina per l’iniziale decorata (non eseguita). 🔗
c. 90v6: l’inchiostro e l’aspetto della scrittura differiscono al punto da far sospettare un cambio di mano, ma è più probabile che sia la stessa dopo molto tempo, che scrive con minor cura (si osservano delle costanti, come l’identità delle forme di lettera più complesse o di alcuni loro segmenti: la coda di g e la sua relazione col corpo; l’andamento della cedilla di ç e la scelta, come variante di posizione, di z in fine di parola; la forma di s in fine di parola, con la curva inferiore che si prolunga al di sotto della lettera precedente). 🔗
c. 90v8: sul margine sinistro, di mano più tarda: 6. 🔗
c. 90v9: in interlinea su pres: al(iter) chan. 🔗
c. 90v20: ms. ferm mon coradge, con mon espunto. 🔗
c. 90v21: vo di voladge su rasura; sotto si intravedono tre lettere: sal (per anticipo dalla strofa successiva?). 🔗
c. 91r3: sul margine destro, di mano più tarda: 7. 🔗
c. 91r18: in interlinea su Sai chantar: al(iter) voil iugar. 🔗
c. 91r25: bianche l’ultima riga di c. 91r e 94 faciate fra c. 91v e c. 138r. 🔗
c. 138v4: coragge corretto su coradge. 🔗
c. 138v7: Qe corretto su ch. 🔗
c. 138v12: i due trattini obliqui alla fine del rigo a c. 91r significano inequivocabilmente che bisogna unire il segmento di parola a fine riga col segmento all’inizio della riga seguente (così alle righe 8, 11, 19 e 23; nelle prime 90 carte, invece, il trattino è singolo, non doppio); dunque qui il modello avrà avuto ecortesia. 🔗
c. 138v20: nel ms. dopo la letterina q sul margine sinistro, c’era Qel sel, con Qel s eraso. 🔗
c. 138v27: piccolo fregio al centro della riga (fine testo, ma può essere stato aggiunto da un successivo lettore). 🔗
3r
3v
4r
4v
5r
5v
6r
6v
8r
8v
9r
9v
10r
10v
11r
11v
12r
12v
13r
13v
14r
14v
15r
15v
16r
16v
17r
17v
18r
18v
19r
19vA
19vB
20rA
20rB
20vA
20vB
21rA
21rB
21vA
21vB
23r
23v
24r
24v
25r
25rA
25rB
25vA
25vB
26rA
26rB
26vA
26vB
27rA
27rB
27v
28r
28v
28vA
28vB
29rA
29rB
29vA
29vB
30rA
30rB
30r
30v
31r
31v
32r
32v
33r
33v
34r
34v
35r
35v
36r
36v
37r
37v
39r
39v
40r
40v
41r
41v
42r
42v
43r
43v
44r
44v
45r
46r
46v
47r
47v
48r
48v
49r
49v
50r
50v
51r
51v
52r
52v
53r
53v
54r
54v
55r
55v
56r
57r
57v
58r
59r
59v
60r
60v
61r
61v
62r
62v
63r
63v
64r
64v
65r
65v
66r
66v
67r
67v
68r
68v
69r
69v
70r
70v
71r
71v
72r
72v
73r
73v
74r
74v
75r
75v
76r
76v
77v
78r
78v
79r
79v
80r
80v
81r
81v
82r
82v
83r
84r
84v
85r
86r
86v
87r
88r
88v
89r
89v
90r
90v
91r
138v