Rialto
Repertorio informatizzato dell’antica letteratura trobadorica e occitana
Viage al Purgatory
Viage al Purgatory
Viage al Purgatory
Note
  1. T: senher. Nel codice di Tolosa si riscontrano alcuni casi di mantenimento della declinazione bicasuale (senhor/senher e nel composto mossenhor/mossenher); nel testo dell’edizione si segue sempre il codice di Auch, nel quale è attestata sempre solo la forma senhor.
  2. Ms: ressitaray un preat q(ue) non cury com ieu no sia a la materia q(ue) ieu vuelh seguir nessesaria.
  3. Ms: lo.
  4. Ms: quar d’aquesta.
  5. Ms: plus grans e solemnes q(ue) […] es aquel en q(ue) es lo Purguatory.
  6. Ms: captivitat gamays; si espunge gamays perché ripetuto.
  7. A: p(er)sonas; T: per jorn;  si adotta la lezione di T.
  8. Da questo punto manca il f. xxix r-v; è interessante notare che la pagina mancante nel codice di Auch conteneva il riferimento al papa scismatico Benedetto XIII (come si evince dal testo corrispondente dell’incunabolo catalano). È stata strappata parzialmente anche la carta corrispondente nel codice di Tolosa.
  9. Ms: parte con segni di cancellatura.
  10. L’interpetazione di questo termine è controversa. Secondo Colon la forma deriverebbe dal verbo catalano despalagar ‘sbarcare’, di cui il copista provenzale dell’antigrafo non avrebbe compreso appieno il senso. Sulla questione di vedano: Colon 1974, p. 52, e Finazzi-Agrò 1974, pp. 172 e ss.
  11. Ms: a fanar.
  12. A: proprio, T: papa; incunabolo catalano: papa.
  13. T: seguitz.
  14. Ms: a.
  15. T: anada.
  16. A: fasthas.
  17. A: tro. Il senso del racconto spinge a pensare che il copista abbia abbreviato la parola troneyre con tro.
  18. T: fait.
  19. Ms: avista.
  20. A: re; T: redre.
  21. Probabile presenza di una lacuna in tutta la tradizione romanza rispetto alla fonte latina: sia in Auch e in Tolosa che nell’incunabolo catalano, infatti, i condannati a rimanere nei metalli fusi (sesta pianura) e quelli battuti dalla tempesta (settima pianura) risultano essere i medesimi. Nell’opera latina, invece, i peccatori e le due pene sono ben distinti.
  22. Ms: e nostra c(om)panhia car sapias q(ue) nos autres creysem e mermam cascun dia.
  23. In questo luogo entrambi i codici riportano lezioni errate (A: la cota ma(n)telea; T: costa mantela), frutto, presumibilmente, della confusione tra due leggende distinte del ciclo arturiano (la cote mal taillée e il mantel mautaillé o mantello di Caradoc). Per proporre la congettura (introdotta nella presente edizione in una grafia coerente agli usi del manoscritto di Auch) ci si è basati sulla lezione costa maltallada del testo catalano documentato da Pacheco.
Testo

Testo: Margherita Boretti 2010. – Rialto 7.vii.2010.

Mss.

Ms.: Auch, Archives Départementales du Gers, I, 4066 (proveniente dalla Bibliothèque du Grand Séminaire d’Auch, n. 12942).

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