Rialto
Repertorio informatizzato dell’antica letteratura trobadorica e occitana
154.
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Folquet de Lunel
Domna bona, bel’e plazens
Folquet de Lunel
Domna bona, bel’e plazens
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Folquet de Lunel
Trad. it.
Note

I. Signora buona, bella e indulgente, per voi fine gioia mi nasce in canto entro il mio cuore, quando penso a quali affanni avete per le nostre mancanze; madre di Dio, vergine e casta e pia, molti peccatori e molte peccatrici si attendono gioia, che mai venga meno per le vostre preghiere, santa vergine Maria.

II. Signora, voi siete salvaguardia delle nostre anime, dinanzi a Dio, più di ogni altra cosa esistente, affinché negli orrori non cadano dei tormenti infernali; e voi siete fiore e frutto, di dove nasce la pietosa .  .  . che si diffonde in  .  .  alle nostre morti per le vostre preghiere, santa vergine Maria.

III. Signora  .  .  .  .  di salvazione  .  .  nacque il  .  .  essere infernale (?) .  .  .  .  .  .  .  .  .  .   .  .  che le porte aprite a peccatori, per le vostre preghiere, santa vergine Maria.

IV. Signora, quando ci fu la nascita del vostro figlio prezioso, nulla vi franse più che franga la vetrata il raggio del sole, che all’interno rifulge; per cui folle è colui che non si umilia a voi che nutrite il più bello e il più nobile frutto mai esistito, grazie al quale molte anime avete accolto per le vostre preghiere, santa vergine Maria.

V. Ora preghiamo Colui che gli elementi ha creato e tutto quanto esiste, che ci consenta di sgravarci, ciascuno, del greve fardello che è la perdizione delle anime; ché siamo così pieni d’orgoglio e di falsità che il mondo sarebbe ben degno di perirne, madre di Dio, se Egli non si assoggettasse alle vostre preziose preghiere, santa vergine Maria.

VI. Il vostro merito, signora, non potrebbe enunciarlo nessun uomo mortale, tanto è fine il vostro pregio, salvo Dio o voi stessa, santa vergine Maria.

VII. Va’, canzone, dal mio signore, che è conte di Rodes, presso il quale si ha cura di fine pregio, e digli di pentirsi, se ha detto male della mia [dama] più gentile, che è la vergine Maria.

17-22. Risultano gravemente mutilati a causa dell’asportazione, dal verso della carta, di un capolettera.

45, tey:  e per estensione tiei, è registrata come forma della terza persona singolare del presente di  tener, tenir, accanto a ten, da Giovan Battista Pellegrini, Appunti di Grammatica Storica del Provenzale, Pisa 1965, p. 241.

Testo

Edizione e traduzione: Giuseppe Tavani 2004, con modifiche; note: Giuseppe Tavani. – Rialto 26.xii.2007.

Mss.

C 325 r.

Edizioni critiche / Altre edizioni

Edizioni critiche: Franz Eichelkraut, Der Troubadour Folquet de Lunel, Berlin 1872 (rist. anast. Genève 1975), p. 24 (VII); Francisco J. Oroz Arizcuren, La lírica religiosa en la literatura provenzal antigua, Pamplona 1972, p. 126; Federica Bianchi, BdT 154.2, Rialto 2003; Giuseppe Tavani, Folquet de Lunel, Le poesie e il Romanzo della vita mondana, Alessandria 2004, p. 76.

Metrica e musica

Metrica: a8 b8 b8 a8 c10’ d10 d10 c10’ (Frank 624:48). Cinque strofe unissonanti di otto versi (l’ultimo verso di ogni strofe fa da refrain) e due tornadas rispettivamente di tre e quattro versi (sintagma rimante nell’ultimo verso).

Informazioni generali

Canzone religiosa (autodefinizione chanson al v. 45). 

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