Rialto
Repertorio informatizzato dell’antica letteratura trobadorica e occitana
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Guillem de Berguedan
Joglars, no·t desconortz
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Guillem de Berguedan
Joglars, no·t desconortz
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Testo

Edizione: Martín de Riquer 1996; note: Sara Centili. – Rialto 30.vii.2003.

Mss.

A 201r, C 211v, D 129r, I 193v, K 179v, R 22v, ω 60 65.

Edizioni critiche / Altre edizioni

Edizioni critiche: Martín de Riquer, Guillem de Berguedà, 2 voll., Abadía de Poblet 1971, vol. II, p. 55 (base A); Les poesies del trobador Guillem de Berguedà, text, traducció, introducció i notes per Martí de Riquer, Barcelona 1996, p. 118 (riprende con minime variazioni il testo dell’edizione del 1971).

Altre edizioni: Adelbert Keller, Lieder Guillems von Berguedan, Mitau-Leipzig 1849, p. 36 (testo di I); Manuel Milá y Fontanals, De los trovadores en España, Barcelona 1861, p. 299 (solo le prime tre strofe); Carl August Friedrich Mahn, Gedichte der Troubadours in provenzalischer Sprache, 4 voll., Berlin 1856-1873, vol. III, p. 229 (diplomatiche di A e di R) e vol. I, p. 98 (diplomatica di I); Francesco Ugolini, «Poesie di Guilhem de Berguedà in un codice catalano», Archivum Romanicum, 23, 1939, pp. 22-51, a p. 26 (testo delle prime quattro strofe); Martín de Riquer, Los trovadores. Historia literaria y textos, Barcelona 1975, p. 527 (riprende l’edizione del 1971).

Metrica e musica

Metrica: a6 b6 a6 b6 b6 a6 b6 (Frank 301:7); cinque coblas doblas. Si tratta dell’unico componimento trobadorico composto di sette esasillabi maschili.

Informazioni generali

Componimento scritto in prigione per chiedere al re Alfonso d’Aragona di potersi difendere in tribunale. La terza strofa indica i nemici di sempre, immaginati al processo tutti in fila di fronte al poeta: Pons de Mataplana (Mon Marques), Guillem de Claramunt (citato anche in BdT 210.1, v. 22 e BdT 210.5, v. 2), il visconte di Cardona (probabilmente Ramon Folc, assassinato nel 1175 dallo stesso trovatore) ed un quarto non specificato, forse il vescovo d’Urgell (Ugolini, «Poesie», p. 27, nn. 2 e 3 ) o piuttosto Pere de Berga (Riquer, Guillem, I, p. 61). Se effettivamente il visconte di Cardona citato è Ramon Folc e non il suo successore, come crede Riquer, questa poesia deve essere attribuita ad anni precedenti al 1175.

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