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Edizione: Martín de Riquer 1996; note: Sara Centili. – Rialto 30.vii.2003.
A 202v, C 385v (anonimo e privo dei vv. 29-39), D 127r, Da 179r, I 192v, K 178r, Sg 124v, ω 56 45.
Edizioni critiche: Martín de Riquer, «Las poesías de Guilhem de Berguedán contra Pere de Berga», Boletín de la Real Academia de Buenas Letras de Barcelona, 25, 1953, pp. 247-271, p. 262; Martín de Riquer, Guillem de Berguedà, 2 voll., Abadía de Poblet 1971, vol. II, p. 47 (edizione sinottica del testo di Sg e di quello del resto della tradizione basato su A); Les poesies del trobador Guillem de Berguedà, text, traducció, introducció i notes per Martí de Riquer, Barcelona 1996, p. 106 (riprende il testo del 1971 sulla base di A con minime varianti, ma presenta solo in seconda battuta, a p. 116, la versione di Sg, senza traduzione).
Altre edizioni: Adelbert Keller, Lieder Guillems von Berguedan, Mitau-Leipzig 1849, p. 22 (testo di I); Manuel Milá y Fontanals, De los trovadores en España, Barcelona 1861, p. 308 (riproduce il testo di Keller omettendo alcuni versi); Carl August Friedrich Mahn, Gedichte der Troubadours in provenzalischer Sprache, 4 voll., Berlin 1856-1873, vol. I, p. 96 (diplomatica di I) e vol. III, p. 229 (diplomatica di A); Francesco Ugolini, «Poesie di Guilhem de Berguedà in un codice catalano», Archivum Romanicum, 23, 1939, pp. 22-51, a p. 43 (testo di Sg con varianti di D e Da).
Lo statuto delle due versioni, quella di ACDDaIK e quella di Sg, è discusso: nel 1971 Riquer proponeva di vedervi due diverse redazioni, possibilmente entrambe autoriali (Riquer, Guillem, II, pp. 22-23) e segnalava la superiorità di alcune lezioni di Sg su quelle concorrenti del resto della tradizione in blocco. L’edizione del 1996 (Riquer, Les poesies, p. 106) suggerisce ancora la possibilità di due redazioni d’autore, rimarcando però che le differenze sono piuttosto di forma che di contenuto e che la principale ragione per non tentare un’edizione unica è che «és molt arriscat fixar un text únic a base de les dues versions, i per això dono el de Sg en apèndix». Ricketts dal suo canto ha invece sostenuto che entrambi i rami della tradizione rimontino ad un’unica redazione d’autore che è possibile ricostruire attraverso il confronto delle due versioni (Peter T. Ricketts, «Le troubadour Guillem de Bergueda [à propos de l’édition de Martin de Riquer]», in Mélanges offerts à Charles Rostaing, 2 voll., Liège 1974, vol. II, pp. 883-894, alle pp. 885-887).
Metrica: a8 a8 b8 b8 a8 a8 b8 (Frank 133:7); sette coblas alternadas e capcaudadas seguite da due tornadas di due versi nella versione della maggior parte della tradizione, ma da una sola tornada di quattro versi nella versione di Sg. Lo stesso schema metrico si trova in altri otto componimenti (Frank 133:2-10), tra cui si noti la serie dei sirventesi responsivi BdT 448.1, 119.1, 448.1a, ugualmente in coblas capcaudadas; tra questi il primo (BdT 448.1) è anche in coblas alternadas.
Componimento del ciclo diretto a Pere de Berga (Mos Sogre) e a sua moglie Estefania (Ma Sogra), di cui fanno parte anche BdT 210.11 e BdT 210.19, e databile secondo Riquer agli anni 1170-75 (Riquer, Guillem, I, pp. 48-49); come negli altri componimenti del piccolo ciclo, si affiancano in questa poesia le ingiurie a Pere e le dichiarazioni d’amore per sua moglie (ragion per cui questo testo viene etichettato da Pillet e da Frank come sirventés-chanson).