Rialto
Repertorio informatizzato dell’antica letteratura trobadorica e occitana
282.
1a
= 429.1
Lanfranc Cigala
·
· Rubaut
Amics Rubaut, de leis, q’am ses bauzia
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Lanfranc Cigala
·
· Rubaut
Amics Rubaut, de leis, q’am ses bauzia
282.
1a
= 429.1
Lanfranc Cigala
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Testo

Edizione: Francesco Branciforti 1954; note: Sara Centili. – Rialto 15.iv.2003 

Mss.

a1 580.

Edizioni critiche / Altre edizioni

Edizioni critiche: Giulio Bertoni , «Studi e ricerche sui trovatori minori di Genova », Giornale storico della letteratura italiana, 36, 1900, pp. 1-56, a p.  38; Giulio Bertoni, I trovatori minori di Genova, Dresden 1903, p. 19; Giulio Bertoni, I trovatori d’Italia, Modena 1915, p. 413; Francesco Branciforti, Il canzoniere di Lanfranco Cigala, Firenze 1954, (Biblioteca dell’Archivum romanicum: s. I vol. 37), p. 126.

Metrica e musica

Metrica: a10’ b6 a10’ b6 b8 (b)a4+ 6’ (se si considera b4 una rima interna) ovvero a10’ b6 a10’ b6 b8 b4 a6’ (Frank 302:5) ovvero a10’ b6 a10’ b6 b8 a10’ a10’ (Frank 293, nota = Maus, n. 278). L’editore, che riproduce lo schema di Maus, non segnala la rima interna all’ultimo verso di ogni stanza, che qui invece evidenziamo con uno spazio, lasciando pertanto invariato, rispetto all’edizione a stampa, il numero dei versi. Sei coblas doblas più due tornadas di tre versi (o di quattro, secondo il primo degli schemi di Frank). Una tenzone fra Guillem e Guillem Augier Novella (BdT 205.4 = 201.3, Frank 302:4) ha identico schema metrico. 

Informazioni generali

Tenzone sull’interpretazione del sorriso della donna amata. –  L’edizione di Branciforti segue da vicino il testo del testimone unico, fuorché in minime correzioni di evidenti errori di copia; soltanto al v. 13, sull’esempio di Bertoni, emenda la lezione tradita  trahi (ipermetro) con il verbo vicario fetz. Al v. 26, in cui ieu è oggetto di un intervento non trasparente del correttore di a1 (ieu espunto e ir aggiunto sul rigo), Branciforti conserva la lezione primitiva, mentre Bertoni ne I trovatori d’Italia corregge vos fai ien (= gen) ri. A questo proposito Lewent nota che ri non può essere sostantivo (RISUM > ris), ma obbligatoriamente verbo, così come faitz non può essere una prima persona singolare (fatz), cosicché il verso deve essere considerato corrotto: la sua proposta è di correggere in  ma pero qar vos fai e·us ri (Kurt Lewent, «On the Text of Lanfranc Cigala’s Poems», in Saggi e ricerche in memoria di Ettore Li Gotti [Centro di studi filologici e linguistici siciliani: bollettino 7], 3 voll., Palermo 1962, vol. II, pp. 171-192).   Analoga era stata già la proposta di Dejeanne nella sua recensione a Bertoni, I trovatori minori di Genova (Jean-Marie-Lucien Dejeanne, Annales du Midi, 17, 1905, pp. 266-267): per o qar (q'ab?) vos parle·us ri. Le osservazioni di Lewent sono pertinenti, ma è difficile immaginare come, a partire da una lezione vos fai e·us ri, potrebbe essersi verificato l’errore che ha portato alle due lezioni presenti nel testimone unico (faitz ieu ri corretto in faitz ir ri).

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