I.
II.
III.
IV.
V.
VI.
VII.
Edizione: Francesco Branciforti 1954; note: Sara Centili. – Rialto 30.iv.2003.
I 94r, K 77v, a1 395, d 296, ρ 21v.
Edizioni critiche: Giulio Bertoni, I trovatori d’Italia, Modena 1915, p. 355; Francesco Branciforti, Il canzoniere di Lanfranco Cigala, Firenze 1954, (Biblioteca dell’Archivum romanicum: s. I vol. 37), p. 209.
Altre edizioni: H.P. de Rochegude, Le parnasse occitanien, ou choix de poésies originales des troubadours, tirées des manuscrits nationaux, Toulouse 1819, p. 159 (sulla base di K); Carl August Friedrich Mahn, Die Werke der Troubadours in provenzalischer Sprache, 4 voll., Berlin 1846-1853, vol. III, p. 128 (vv. 1-40) e p. 380 (vv. 41-64).
Metrica: a8 b8 b8 a8 c10’ c10’ d10 d10 e10 e10 (Frank 592:13); cinque coblas unissonans e una tornada di quattro versi; identico schema metrico ed uguali timbri rimici presenta il partimen di Gaucelm e Peire de Mont Albert BdT 350.1 = 165.3. Poiché la canzone di crociata e il partimen possono avere tanto uno schema metrico originale quanto derivato e l’identità degli autori di BdT 350.1 = 165.3 è incerta, non è possibile indicare quale sia il modello e quale il contrafactum.
Canzone di incitamento alla crociata definita chantaret al v. 2 – Il chiaro riferimento alla prossima partenza per la Crociata del re di Francia (v. 45), permette di datare con buona certezza il componimento al 1247-48.