Rialto
Repertorio informatizzato dell’antica letteratura trobadorica e occitana
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Sordel
Tant m’abellis lo terminis novels
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Note

2. La dittologia chans e deportz torna con una certa frequenza nella lirica trobadorica: oltre all’occorrenza di Bernart de Ventadorn (Ges de chantar no·m pren talans, BdT 70.21, v. 27), citata anche da Boni (Boni, 1954, p. 63, n. 2), si ricorderà la canzone Mandat m’es que no·m recreia di Pons de la Guardia (BdT 377.4, v. 5). 

5. Il termine pan significa ‘pezzo, ritaglio’: il termine ricorre anche, all’interno di un’espressione fraseologica, nel sirventese Qui be·is membra (BdT 437.29, v. 34). 

9. Il termine mans, appartenente alla sfera del vassallaggio, rimanda specificamente al potere di comando della donna sul suo amante: con un’identica accezione il vocabolo compare anche nella canzone Dompna, meillz q’om pot pensar (BdT 437.12, v. 20).

15-17. Boni considera «per tal [...] que» una locuzione congiuntiva, e traduce: «però mi sta nel cuore un dardo [...] in maniera tale che mi fa cantare», notando tuttavia che in questo senso essa  regge comunemente il congiuntivo (p. 63, n. 15-16). Mi chiedo se in questo caso il tal non sia un semplice pronome che anticipa l’ingresso della donna (v. 23): «Tuttavia per una tale [donna] porto nel cuore un dardo...»; si confronti per questo uso dell’aggettivo la canzone di Gaucelm Faidit Anc no cugei qu’en sa preizo (BdT 167.5, v. 6: «[Amors] me dona liurazo / [...] / per tal on beutatz e jovens / [...] / es...»).

15-16. L’immagine deriva secondo Boni dalla canzone di Peire Vidal Tant ai ben dig del marques (BdT 364.47, vv. 21-24: «e·m fier al cor ses falhensa / ab un cairel de plazensa / fabregat el fuec d’amor, / temprat de dousa sabor»). – Boni ha difficoltà a rendere il significato dell’aggettivo enveios del v. 20, che traduce ‘che suscita desiderio (oppure che suscita l’emulazione)’ (p. 62), chiedendosi poi se «si p[ossa] addirittura arrivare a ‘che eccita l’invidia’» (Boni, 1954, p. 64, n. 20). De Lollis pone la virgola prima dell’aggettivo, ma non commenta il passo.

25-26. L’idea che soffrire presso la propria donna è comunque preferibile a gioire con un’altra è un motivo piuttosto diffuso: si confronti, all’interno del canzoniere di Sordello, la canzone Bel m’es ab motz leugiers a far (BdT 437.7, vv. 26-27).

33. Boni, come Wilhelm, mette a testo la lezione qe·l, tràdita da A: De Lollis sceglieva invece, con DIK, quels.

42. L’espressione al prim lans del v. 42 e del v. 71 vale ‘nel primo momento, di primo acchito’.

45-46. Boni si chiede se i versi costituiscano un velato riferimento alla dompn’ab cor camjan della canzone Si co·l malaus (BdT 437.31, v. 35) (p. 65 n. 45-46). 

59. L’espressione d’entre·ls dos portz è di interpretazione dubbia: è probabile che indichi genericamente la Francia meridionale, che si estende fra le Alpi e i Pirenei (per una sintesi della questione si legga la nota di Boni, p. 65, n. 59).

73-75. Per l’immagine di Amore che imprime nel cuore del poeta l’immagine della donna, De Lollis ricorda la canzone En chantan m’aven a membrar di Folchetto di Marsiglia (BdT 155.8, v. 9) e diversi componimenti italiani (De Lollis, 1896, p. 295).

Testo

Edizione: Marco Boni 1954; note: Elisa Guadagnini. – Rialto 31.vii.2006.

Mss.

A 125v, D 84r, I 123r, K 109r.

Edizioni critiche / Altre edizioni

Edizioni critiche: Cesare De Lollis, Vita e poesie di Sordello, Halle 1896, p. 203; Marco Boni, Sordello, le poesie, Bologna 1954, p. 59; James J. Wilhelm, The Poetry of Sordello, edited and translated, New York - London 1987, p. 42.

Nota filologica

La tradizione si presenta molto compatta: in particolare è possibile affermare, com’è usuale, una strettissima vicinanza fra IK. 

Metrica e musica

Metrica: a10 b10 b10 c10 c4 d6 d4 c6 c4 d6 c4 e6 e4 c6 (Frank 711:1). Cinque coblas unissonans di quattordici versi con una tornada di otto versi. Come segnala Frank, è possibile interpretare lo schema metrico, unico di questo componimento, come a10 b10 b10 c10 d10 c10 d10 e10 c10 (Frank 738a) con rima al mezzo negli ultimi cinque versi.

Informazioni generali

La canzone non presenta elementi datanti. Boni ipotizza con molta prudenza una composizione provenzale, forse all’indirizzo di Guida di Rodez: per le argomentazioni su cui poggia questa proposta si leggano le note a BdT 437.23.

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