Rialto
Repertorio informatizzato dell’antica letteratura trobadorica e occitana
Vida del Monge de Montaudon
Vida del Monge de Montaudon
Vida del Monge de Montaudon
Vida del Monge de Montaudon
Vida del Monge de Montaudon
Vida del Monge de Montaudon
Vida del Monge de Montaudon
Vida del Monge de Montaudon
Testo

Testo: Routledge 1997. – Rialto 12.viii.2007.

Mss.

A 112v; B 71r; E 198v; I 135r; K 120v; P 52r; R 2v.

Edizioni critiche / Altre edizioni

Edizioni critiche: Otto Klein, Die Dichtungen des Mönchs von Montaudon, Marburg 1885, p. 5;  Guido Favati, Le biografie trovadoriche. Testi provenzali dei secc. XIII e XIV, Bologna 1961, p. 209; Jean Boutière e Alexander H. Schutz, Biographies des troubadours, Paris 19733, p. 307; Michael J. Routledge, Les poèsies du Moine de Montaudon, Montpellier 1977, p. 11.

Altre edizioni: Camille Chabaneau, Les biographies des troubadours en langue provençale, Toulouse 1885, p. 269; Francesco Piccolo, Primavera e fiore della lirica provenzale, Città di Castello 1948, p. 124; Bruno Panvini, Le biografie provenzali. Valore e attendibilità, Firenze 1952, p. 110; Martín de Riquer, Los trovadores, Barcelona 1975, II, p. 1027; Mariantonia Liborio, Storie di dame e trovatori di Provenza, Milano 1982, p. 56;  Margarita Egan, Les vies des troubadours, Paris 1985, p. 132;  Martín de Riquer, Vidas y retratos de trovadores, Barcelona 1995, p. 163.

Informazioni generali

La vida del Monaco di Montaudon è, a parere unanime, in parte attendibile, anche se alcune informazioni provengono dall’opera stessa del trovatore, come quelle relative all’origine alverniate, all’episodio della donazione dei beni al priorato e alla protezione che godette da parte di non precisati baroni. Non desunti dai componimenti del Monaco sono i riferimenti a Vic (probabilmente Vic-sur-Cère), ad Aurillac (nel dipartimento del Cantal) e a Vilafranca (luogo non ben individuabile della Spagna). Liborio (Storie di dame, p. 238) ha visto nell’espressione fo faichs morgues un’allusione alla costrizione da parte della famiglia del trovatore alla monacazione, il che spiegherebbe anche la scelta successiva di diventare monaco laico. Non è in alcun modo comprovabile che il poeta finì i suoi giorni in Spagna anche se in L’autrier fui en paradis (BdT 305. 12) egli progetta di recarvisi.

[ts]
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